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Untold Games
ovvero come sono diventato creatore di videogiochi
Tutto comincia alle 02.00 di notte
Rappresentava un sogno che cullavo sin da quando ero ragazzo: La realtá virtuale. Dovete sapere che, essendo io del 79, sono cresciuto con l’amore per i videogiochi, Amiga, Pc, Super nintendo, Megadrive, Playstation, N64 etc… Monkey Island, Syberia, e tutte le avventure Sierra sono parte di me.
Realizzare un avventura in realtà virtuale.
Prima di studiare al teatro stabile di Genova, avevo fatto informatica, mio padre è un informatico. Sono cresciuto montando e smontando computer a casa, e fin da piccolo, il mio vero sogno nel cassetto è sempre stato quello di fare videogiochi e di un giorno partecipare all’E3 a Los Angeles.
Quindi perché no?
Non avevo la minima idea di come fare, allora faccio la cosa più sana che uno stolto può fare. Chiedo. Sulla mia pagina Facebook, a 150.000 fan: “Qualcuno conosce mica dei programmatori ai quali potrei esporre un progetto che ho in testa?”
Mi arrivano molte risposte, tutte però si rivelano essere un fallimento, contatto società di ogni grandezza e tutti mi guardano come un pazzo. La mia impresa stava fallendo miseramente.
Poi, un giorno, sempre alle 02.00 di notte, un mio amico delle elementari della scuola francese di Milano, Marco, mi dice che gioca online con un grafico di una società di videogiochi che stava a Genova, Daniele. Ci mette in contatto, vado a Genova, incontro i miei futuri soci, gli mostro la mia idea, e loro invece di pensare che fossi pazzo, decidono di rischiare con me.
Così comincia quella che sarebbe diventata una delle avventure più belle della mia vita.
Per farla breve, il gioco è un successo, lo mettiamo su Kickstarter e superiamo le aspettative.
E così, ho realizzato il mio sogno di bambino.
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