Oggi mi sono svegliato sul divano.
Ero così stanco, ieri, che non ho retto al film sul grande televisore del salone.
Ho sentito soltanto, verso notte inoltrata, una dolce coperta avvolgermi e una voce sussurrarmi la buonanotte con un bacio.
Mi sono svegliato verso le sette del mattino, la giornata era bella, già soleggiata di primo mattino.
In questi giorni mi sento più stanco del solito. Sarà per la cataratta.
Pensa te: ho 45 anni e ho la cataratta.
Non è rarissimo, ma normalmente arriva dopo i 60.
Che dire, mi piace essere in anticipo.
I miei occhi sono un macello, ci vedo molto poco.
Forse è per questo che ho così tanta immaginazione: il mondo, senza lenti, per me è tutto da immaginare (mi manca -5,25 e ora -7).
Insomma, dopo il risveglio e un caffè, ho passato una giornata splendida con amici e compagna, al lago di Bracciano.
Bello, vivo, con quel leggero ponentino che calma l’anima e la accende al contempo.
Abbiamo mangiato in riva al lago, tra risate, secondi di pesce (per me no, a me il pesce non piace) e contorni, crostata fatta in casa e un caffè.
Ho guidato anche al ritorno. Mi ha affaticato parecchio.
Con le mani sul volante pensavo al fatto che «oggi è uno di quei rari giorni in cui non ho acceso il computer».
Avevo bisogno di riposo.
Di tranquillità.
E quindi mi ero detto: «Oggi, non scrivo».
A fine pomeriggio siamo tornati verso Roma, con i finestrini aperti, tra le stradine statali, alberi, colline verdi e un miliardo di persone che avevano avuto la nostra stessa idea.
Arrivati tra le mura del focolaio domestico, la nonna ci ha riportato la bimba, e la famiglia si è riunita in un abbraccio, una serata, un dessert.
Che fortuna che ho, penso.
Che fortuna.
Ora sono le dieci di sera e già dormono tutti.
C’è silenzio in salotto.
Questa pagina la sto scrivendo seduto su una poltroncina, dal telefonino.
La aggiusterò domani sul computer.
Un flusso sincero, un getto di ricordi che voglio imprimere in parole.
Uno specchio che mi ricorda che, in fondo, sono un gran bugiardo.
Oggi, in realtà, ho scritto questo diario.
Alla prossima pagina.
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