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Flavio

Diario D'artista

Diario D'artista
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Infinite sfumature di grigio
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Questa è la cinquantesima pagina del mio Diario D’artista, che piano piano trova la sua voce e i suoi spettatori. Grazie per esserci.

Da giovane, ricordo che ero più simile ad un rivoluzionario. Mi piaceva andare contro il sistema, contro il pensiero unico. Infatti ero terribile a scuola, un vero piantagrane. Alcuni professori, forse quelli che si rivedevano nel mio essere così bastian contrario, mi prendevano in simpatia. Erano una minoranza, ma me li porto ancora nel cuore. Se non avessi avuto questo approccio così assoluto, così entusiasta, così rivoluzionario appunto, non sarei dove sono ora. La stoltezza del desiderio, che porta a varcare soglie che gli altri neanche immaginano, è pericolosa. Può portare in luoghi bui. Luoghi in cui sono stato per un periodo difficile della mia vita. Ma ne sono uscito, grazie all’amore dei miei genitori, grazie all’affetto di chi ho incontrato, e anche – devo ammetterlo – alla fortuna.

Una frase, nella “Divina Avventura”, ha colpito una lettrice:

“Tu esiti sempre, Kato,” disse lui con tono accusatorio. “Perché esiti sempre? Le cose nella vita sono chiare. O sono bianche o sono nere. Le sfumature sono solo incertezze mai chiarite.”

In questa battuta, vi sono le due visioni del mondo distinte di Kato e Overton. Essi sono ai poli opposti della percezione del mondo. Kato, è a un passo dalla trascendenza, Overton, alla base della sopravvivenza, negli “istinti della materia”.

Più cresciamo, più il mondo attorno a noi si tinge di grigio, si potrebbe dire. Ma non perché si rattrista, bensì perché le sfumature si fanno sempre più raffinate, i dettagli sempre più netti. La fotografia di questa vita, che era sfocata in gioventù, sembra, con il passare degli anni, farsi nitida, anche se nel frattempo perdiamo i nostri sensi, diventiamo noi stessi meno nitidi, meno definiti.

La realtà è colma di processi inversi, se ci pensate. Per esempio, si dice che l’universo tenda al caos, per via dell’entropia. È così. E gli esempi sono sotto i nostri occhi, il vetro, per esempio, non può tornare sabbia. Il processo di trasformazione è irreversibile. Eppure noi, la nostra anima, il nostro io, trovano, nel tempo, un equilibrio, una forma ben definita, un ordine.  

Ma c’è qualcosa, nella certezza del colore unico, della sicurezza assoluta, che ci affascina tutti. Ognuno di noi, ad un certo punto, ha ceduto al fascino della risposta facile. “Il mondo è così perché…” “Questa persona si comporta così perché…” “Questo popolo è così perché…” E così via fino alle tenebre dell’anima.

Overton, al momento dell’incontro con Kato, è ancora dominato da questo mostro dicotomico che tutto divide. Bianco e nero, nero e bianco. Ma il ragazzo è anche animato da qualcosa che a Kato ormai manca. La forza della giovinezza che sta, appunto, tra i contrasti netti, nelle scelte coraggiose – o stupide a seconda di chi le valuta. Overton, nel libro, avrà la forza di scegliere quello che Kato, ormai prosciugato dalla vita e dal tempo, non sceglierà.

E voi? Come vedete il mondo? Ci sono milioni di sfumature oppure siete come Overton? Convinti che in fondo il bene e il male esistano, e che tutto ciò che sta tra il bianco e il nero non sia altro che una scusa? Bella domanda…

Vi aspetto nei commenti.

Alla prossima pagina.

Flavio

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  1. Bellissima anche questa pagina.
    Proprio una bella domanda..

    Io credo che esistono tante sfumature e siamo noi che dobbiamo cercare di vederle, interpretarle, sceglierle…

    Grazie. 🦋

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    Giovita Antonella Piccillo says:

    Caro Flavio… colpisce l’incipit… quand’ero giovane…
    Ma sei ancora giovane!
    Il bianco ed il nero in netto contrasto era la mia scelta da giovanissima finché il mio Maestro mi indicò che esistono le gamme di grigio, i toni intermedi… utili per un quieto vivere sociale…

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    Doriana E Nando Mecchia says:

    Grazie di ❤️! Come sempre regali emozioni brividi gioia battiti a mille 🫶❤️

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    Sabrina Giordano says:

    Ciao Flavio stupenda questa pagina d’ artista.
    Commento l ultima domanda che ci hai fatto su come vediamo il mondo…
    Io credo che nella vita le sfumature siano essenziali è lì che la differenza la noti.
    Spesso per distorsioni cognitive siamo portati a credere che esista o un bianco o un nero, ma ahimè l ‘ esperienza ci insegna che non è prettamente così…..pensare o vivere in questi termini significa a priori precludere altre possibilità o vedere alternative..ļ
    E allora ci vogliono i colori, tutti i suoni e tutte le sfumature per vedere una vita a 360 gradi..e poi valutare se stare nel caos o scegliere una via.
    Ciao Flavio gustare in vacanza le pagine d’ artista è qualcosa di interessante, rilassante e piacevole.

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  5. Hai perfettamente descritto quelli che sono spesso i miei quesiti….ai quali purtroppo spesso non riesco a dare alcuna risposta…..rimanendo più spesso in uno stato di assoluta confusione e poca chiarezza……e con tanti perché ancora.
    Grazie mille i te Flavio

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  6. Ciao Flavio, credo che il mondo non possa essere solo bianco o nero, ma bisogna fare attenzione appunto alle sfumature, sono agli due capitoli del libro ormai.🙂

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  7. Ogni sfumatura è indice di confronto e di crescita. In ogni sfumatura ad ogni età si racchiude la evoluzione e il cambiamento di ogni individuo. Ognuna di esse va accettata e vista come momento positivo.

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  8. credo sia scontato che esistano mille sfumature. il bianco non è mai così bianco ed il nero mai così nero……dipende dal punto di vista

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      Flavio Parenti says:

      NOn è così scontato, perchè molti, per tutti, per un motivo o per un altro, siamo costretti a fare delle scelte. E per scegliere, devi inevitabilmente decidere bianco o nero… come la si metta, una scelta è proprio questo, per quante sfumature ci siano, la scelta va fatta.

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  9. Grazie a te,leggo e ascolto sempre con molto piacere,sto per iniziare il tuo libro “La divina avventura”.Buone vacanze 🎈

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      Flavio Parenti says:

      Buone vacanze e buona lettura anche a te 😉

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  10. Meravigliosa e affascinante anche questa pagina, grazie sempre di cuore caro Flavio,un saluto affettuoso

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  11. Eu acho que na vida, sempre podemosfazer nossas escolhas .sabe eu particularmente. Acho o mundo amargo demais ..mas se você vem de uma família que te ama , com certeza gara sempre escolhas certas .eu amo a vida!!!! .Mesmo neste amargo mundo tento adoçar com pouco de carinho e amor aos que estão próximos.feluz por voce flavio ter feito a escolha certa.e nos presentear com tantas escritas maravilhosas .🤗🌹🤗🤗🤗🌹🌹🌹🌹🌹🌹🥰❤️❤️😘❤️❤️

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  12. Bella domanda davvero!! Il bene e il male esistono, secondo me, ma non sono assoluti, bensì relativi ad ognuno di noi, alla percezione che noi ne abbiamo, infatti quante volte abbiamo sentito la frase ” lo ha fatto a fin di bene” rispetto a chi o a cosa? E se invece fosse male? Questo discorso ci porterebbe molto lontano, all’idea di coscienza e molto oltre….. grazie comunque sempre perché mi fai riflettere!!

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    Agnese Scunzani says:

    Molto interessante il tuo Diario d’artista !!!!Thanks 🤗

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  14. Bellissima questa 50esima pagina del tuo diario ✨👏💙🤩mi ha capito tantissimo questa riflessione sul bene e il male e alla visione della vita trasmessa anche dalla “Divina Avventura”….. Che dire?mistero della vita✨✨! Io mi sento più come Overton… E di solito vedo le cose o bianche o nere… Anche se a vte penso che cogliere le varie sfumature ci aiutano a riflettere meglio!!

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  15. Amo le sfumature, le sospensioni e il non definito. Amo la vita.

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  16. L’amore puoi graffiarlo, rinnegarlo,
    Strapparlo dal cuore, ma lui saprà sempre come trovarti.

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  17. In questo post mi vedo . Ai tempi della scuola ero un pochino rivoluzionaria..non mi piacevano,e non mi piacciono tutt’ora le mezze misure. Davvero bello diario d’artista,mi ci vedo riflessa.Grazie Flavio insuperabile!🤩

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  18. Il messaggio che il libro mi ha lasciato va nella direzione di un’accettazione della vita per quella che é, con i suoi limiti, le sue opacità. Ognuno di noi, il più rivoluzionario, non é mai nitido, definito. Quando si é giovani si fanno errori perché si é sicuri di sé, non ci si lascia condurre anche là dove non vorremmo. Ma in realtà poi ci porta la vita a certi nodi, ma per il nostro bene, e non possiamo certo sempre risolverli con l’arroganza e la falsa sicurezza di chi conta solo sulle proprie forze. La sapienza del cuore deve arrivare prima o poi, e ci insegna a trarre fuori dal nostro tesoro di vita cose antiche e cose nuove. Questo è l’equilibrio, auspicabile per tutti. Questo per me é il messaggio del libro.

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    Vincenzo Stefanelli says:

    Ti hanno mai proposto di campionare la voce per Siri, oppure VoiceOver? Sarebbe bello poter usare l’iPhone con la tua voce che legge le icone, i messaggi eccetera

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  20. Il bene ed il male esistono come principii. Le sfumature che ti permettono di apprezzare e meglio comprendere la vita si apprezzano con l’esperienza, che ti permette di fare scelte coraggiose più consapevoli, rispetto all’istinto che guida i più giovani. Il crescere dell’umanità è dovuto alle scelte coraggiose, sia se dettate dall’istinto che dall’esperienza

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      Flavio Parenti says:

      É vero. Penso che ci vogliano entrambe le anime, coraggiosa, ma saggia. Il coraggio senza saggezza rischia di essere più simile alla stupidità

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    Samantha Laducara says:

    Crescendo, si prende coscienza del fatto che forse ci sono le sfumature! 😂
    La vita stessa ti porta ad un osservazione più dettagliata, per questo non riesci più ad essere netto, facendoti incline talvolta al compromesso. Di sicuro ciò che l’età non fa variate è la propria indole, a me piace vedere il mondo con un’ottica positiva.

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      Flavio Parenti says:

      fai bene. Le sfumature ci sono sempre state, solo che a piccoli non le vedevamo

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    Laura Aspromonte says:

    il bianco e nero non è facile e non garantisce l’adattamento a nessuna età e nel nostro libro non aiuta Overton e neppure Kato a sfuggire ai dettami di Ks che esige una lealtà senza senso perchè è stato sempre così -Fuori dal mondo della fantasia andare controcorrente è non adattarsi ma è vero sempre? se fossimo rimasti fermi ad alcune credenze staremmo al medioevo e non ci sarebbe evoluzione scientifica necessaria alla medicina per curarci.ogni situazione che determina buoni risultati è conservata da natura e cultura e perfino il genoma e la genetica garantiscono caratteristiche fisiche e psicologiche che tutelano vita e sopravvivenza mi verrà in mente altro e forse scriverò perchè le tue riflessioni generano altri pensieri concatenati

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    Giuliana Barsanti says:

    Da giovane anch’io ero, non voglio dire proprio rivoluzionaria ma ricordo che la prima cosa che pensavo era “Cosa posso dire contro ? Dov’è l’appiglio per ribaltare questa visione ?” Così a volte ero geniale ma più spesso erano musate. Sono una persona matura, riferito all’età anagrafica, e ricordo che da giovane le scelte erano più nitide, coraggiose o stupide che fossero. Con il passare del tempo, è vero, le sfumature si fanno più raffinate, i dettagli assumono importanza, le scelte diventano più difficili e richiedono maggiore ponderatezza, anche perché non riguardano più solo noi stessi, quindi subentra l’esitare, anche se cerco di starci il meno possibile perché di una cosa sono certa, nell’incertezza non ci sono mai potuta stare. In quanto al raggiungimento di un equilibrio dell’anima, con il tempo, mah ! Non mi ci ritrovo mica tanto. Quindi, mi riconosco in Overton nella gioventù, ora ci sono milioni di sfumature, nell’incertezza non ci posso stare più di tanto, e l’equilibrio dell’anima ancora proprio non c’è. Non so se è una bella risposta Flavio, ma è molto spontanea.

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    Laura Aspromonte says:

    Pensandoci da giovani vediamo tutto bianco o tutto nero come Overton nella lotta con il suo antagonista ma poi con l’esperienza il ragazzo cambia e capisce che le sfumature e le vie di mezzo sono più adatte alla sopravvivenza e alla convivenza superando addirittura Kato che non ha forze per fronteggiare novità minacciose per la sua sopravvivenza come non seguire in modo rigido addirittura Ks anche se si è fatto sempre così a Baltica e nel mondo reale il nostro

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    Laura Aspromonte says:

    Pensandoci da giovani vediamo tutto bianco o tutto nero come Overton nella lotta con il suo antagonista ma poi con l’esperienza il ragazzo cambia e capisce che le sfumature e le vie di mezzo sono più adatte alla sopravvivenza e alla convivenza superando addirittura Kato che non ha forze per fronteggiare novità minacciose per la sua sopravvivenza come non seguire in modo rigido addirittura Ks anche se si è fatto sempre così a Baltica e nel mondo reale il nostro

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    Maria Rosa Fulco says:

    Il grigio viene associato alla tristezza, alla malinconia, alla noia e alla monotonia. La vecchiaia alla saggezza, e alla conoscenza del proprio io. kato e Overton hanno una visione completamente diversa della vita,Kato aspira all’Eden e Overton è molto più istintivo, alla fine scoprono entrambi il valore vero della vita è questo l insegnamento che vuole dare il libro ” La Divina Avventura” una volta ho letto cinquanta sfumature del grigio il comportamento del protagonista con le sue angoscie le riversa sulla sfera sesessule.Sinceramente preferisco il bianco, con la sua lucentezza senza nessuno equivoco. Buone vacanze

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    Laura Aspromonte says:

    Grazie davvero toccante e coinvolgente davvero bello diario artista ogni volta

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    Laura Aspromonte says:

    Sono grata ad ogni persona vicino a te per averti sostenuto 🙏

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    Laura Aspromonte says:

    Quando parli dei tuoi periodi bui ricordo anche i miei e ringrazio I tuoi cari sogni persona che ti aiutato a superare la fase delle scelte buie facendoti crescere e diventare la persona splendida che sei oggi un esempio per chi ti segue grazie per scrivere questo diario che permette uno splendido scambio di idee con te ❤️

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  30. Tendenzialmente non sono per le sfumature. O tutto o niente. Non mi piacciono i compromessi. Mi riescono bene le cose difficili, male quelle che per la maggior parte delle persone risultano semplici. Mi piacciono il mare e la montagna, non la campagna. In sintesi niente mezze misure. Tuttavia, da un paio d’anni in alcune situazioni ho dovuto accettare le posizioni intermedie, soprattutto in ambito lavorativo, nonostante la mia indole resti quella di sempre: o bianco o nero. Insomma tra Overton e Kato mi vedo più simile al primo anche se la maturità mi ha dato qualche sfumatura di grigio in tutti i sensi… 😁

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  31. Tendenzialmente non sono per le sfumature. O tutto o niente. Non mi piacciono i compromessi. Mi riescono bene le cose difficili, male quelle che per la maggior parte delle persone risultano semplici. Mi piacciono il mare e la montagna, non la campagna. In sintesi niente mezze misure. Tuttavia, da un paio d’anni in alcune situazioni ho dovuto accettare le posizioni intermedie, soprattutto in ambito lavorativo, nonostante la mia indole resti quella di sempre.

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    Laura Aspromonte says:

    Da giovani somigliamo di più a Overton e man mano che passa il tempo ci avviciniamo alla saggezza di Kato anche se è molto legato alle nostre esperienze di vita ❤️

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    CINZIA DELLO SPEDALE says:

    Ciao, Flavio.
    Io vedo il mondo un po’ come Kato e poco come Overton.
    Alla prossima,
    Cinzia

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