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Flavio

Diario D'artista

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La Verità Nascosta dietro il Successo dei Grandi Artisti: L'Attribuzione
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Nell’arte, abbiamo due attori protagonisti: l’artista che, con la sua abilità, manifesta una opinione, un enigma, una disputa, una soluzione, una trama; e lo spettatore, che guarda, valuta, critica, adora e detesta.

Il legame tra questi due soggetti è incredibilmente avvincente. Durante il mio periodo di formazione presso la scuola del teatro di Genova, il mio mentore – uno dei migliori della sua generazione – Massimo Mesciulam, aveva l’abitudine di discorrere di “attribuzione“.

Mentre mi preparavo per recitare una scena, mi ribadiva l’importanza dell’attribuzione. Per illustrarlo, faceva riferimento alla scena dell’Agamennone di Eschilo.

L’entrata in scena del protagonista, figura di immenso prestigio e carisma, doveva rispecchiare la sua potenza, pressoché divina. Ma come può un attore “mostrare una forza quasi divina” senza diventare ridicolo? Ve lo dico io: non può. Perché anche una figura imponente come “The Rock”, muscoloso e coperto di tatuaggi, apparirebbe comica nello sforzarsi di mostrare potenza. Qui, l’attribuzione viene in nostro soccorso. In questo specifico contesto, significava trovare un modo per far sì che tutti attribuissero all’attore che interpretava Agamennone quella potenza divina. Così, il peso di quella presenza non risiedeva più nelle mani dell’attore, ma in quelle di tutti coloro che lo circondavano. In base al comportamento degli altri, lo spettatore avrebbe attribuito ad Agamennone tale forza. Perché se tutti evitano di guardarlo negli occhi, abbassano il capo e la voce diventa più flebile quando gli parlano, è evidente che quest’uomo, Agamennone, è un uomo da temere.

Una lezione simile l’ho appresa durante la mia esperienza come assistente alla regia con M. Langhoff, un rinomato regista tedesco. Mi illustrò che, nelle scene di combattimento, il lavoro più impegnativo non è di chi attacca, ma di chi viene colpito. Perché è la vittima a rendere la violenza “reale” nella sua finzione. Anche in questo caso, l’attribuzione della forza era nelle mani di un altro.

Ma la vera magia dell’attribuzione si verifica nella fantasia dello spettatore. L’arte è un dialogo tra l’artista e lo spettatore, dicevamo. Se l’artista espone tutto in modo esplicito, esibendo ogni piccolo dettaglio, ogni imperfezione, ogni desiderio, è come se stesse monopolizzando la conversazione. È come un monologo, un tedioso soliloquio in cui esalta se stesso… Ma se invece lascia un vuoto, un’apertura, cosa accade? Avviene quello che si verifica nei migliori libri, film e brani musicali. Lo spettatore, attraverso la propria immaginazione, utilizza questo spazio vuoto per proiettare sé stesso, per attribuire significati. In questo modo, lo spettatore si trasforma in un artista, e si innesta il meraviglioso processo dei neuroni specchio, della capacità di immedesimarsi in quel personaggio, in quelle parole, in quella melodia. È su questo confine, a mio avviso, che risiede l’arte. Siamo tutti discendenti degli stessi antenati, condividiamo molti aspetti, e al tempo stesso ne possediamo di unici e distintivi. Quando riusciamo a creare un dialogo tra anime che permette sia l’unione di ciò che ci accomuna sia l’evoluzione di ciò che ci rende unici, produciamo una conversazione che arricchisce il mondo dell’artista e quello dello spettatore.

Come affermava la mia direttrice della scuola: “la recitazione è relazione.” Io andrei oltre, affermando che l’arte, nella sua essenza, è relazione. E la bellezza è un territorio misterioso, dove l’unicità si lega all’archetipo. Dove l’inconscio collettivo si manifesta nell’individuo singolo, atipico, unico, imperfetto. Proprio come tutti i suoi simili.

Come dicono gli anglossassoni: “Beauty is in the eye of the beholder”.

Alla prossima pagina.

Flavio

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  1. Beautiful!!!!!👏👏💙💙😍😍✨✨

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    Assuntina de Cinti says:

    Grazie, è sempre un arricchimento personale leggerti. Complimenti, hai una sensibilità unica.❤️

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    Laura Compagnone says:

    Interessante quello che scrivi, complimenti

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    Annamaria Speciale says:

    Ho condiviso volentieri te l’ho meriti👏👏👏

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      Flavio Parenti says:

      Federica Glicine no, in questo momento costa 9,95 fino alla fine della settimana, poi prezzo pieno 16,95 (cartaceo) il valore che vedi è ipotetico, e riguarda una copia spedita da me, con dedica e autografo

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    Elisabetta Ruffolo says:

    la vera magia dell’attribuzione si verifica nella fantasia dello spettatore. L’arte è un dialogo tra l’artista e lo spettatore! Concordo pienamente!
    Buon pomeriggio!

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    Laura Aspromonte says:

    Flavio Parenti grazie alla prossima

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    Laura Aspromonte says:

    Sempre bello leggerti e ascoltare le tue esperienze complimenti

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  8. Sempre affascinante sapere qualcosa di te mediante queste pagine in cui metti il cuore 💓❤️

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  9. La sospensione del dubbio (o dell’incredulità) è un ingrediente importante dei romanzi. Ha per certi versi lo stesso significato dell’”attribuzione” da te nominata, la prima si estende a tutto il mondo racchiudo nel romanzo, la seconda (se non ho mal compreso) è riferita al personaggio in toto. Secondo me il fruitore dell’opera è creatore altrettanto quanto l’artista stesso perché non può esimersi dal partecipare al componimento. Non ha solo una partecipazione passiva o critica, ma attiva. I grandi scrittori lasciano sempre un “punto cieco”, qualcosa di incompleto, per fare in modo che il lettore entri a due piedi nella storia è la concluda nella sua mente. Cercas nel parla nel suo saggio “Il punto cieco” e trovo che sia magnifico pensare che un’opera d’arte debba essere in grado di generare più domande di quelle a cui risponde.
    Sulla comunicazione tra artista e fruitore credo sia avere due pareri tra di loro contrastanti. Se da una parte appoggio lo scambio di pareri, dall’altra vedo la scrittura è la lettura come momenti meditativi da trascorrere in solitudine. Ne verrò a capo. Oppure aggiungerò una terza opzione.

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  10. Sono d’accordo nel dire che l’arte è relazione, non sarebbe tale se non ci fosse..
    Grazie per questo articolo. È sempre un piacere leggerti. 😊

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    Laura Aspromonte says:

    interessante questa teoria dell’attribuzione e il concetto che la recitazione e relazione Hai avuto grandi insegnanti ti ringrazio per ciò che doni quando parli delle tue esperienze alla prossima Flavio

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    Psicologia e arte says:

    davvero bell’articolo c’è sempre qualcosa di interessante e profondo in cio’che scrivi nel diario di artista grazie come sempre Flavio

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  13. Ciao Flavio volevo complimentarmi con te, i tuoi articoli sono sempre molto interessanti e ci danno un nuovo punto di vista. Spero di leggere presto il tuo libro.

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        Quando lo presenterai alla stampa? says:

        Quando lo presenterai alla stampa e dove?

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          Flavio Parenti says:

          Ho appena preso un ufficio stampa per i “vecchi media”, con loro organizzerò quello che riesco, ma tendenzialmente penso che se ne parlerà dopo le grandi vacanze

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  14. Ciao Flavio, i tuoi articoli sono sempre belli e interessanti e sempre spunti di riflessioni personali.
    Questo sul successo dei grandi artisti, mi e’ piaciuto in modo particolare, perché mi ha fornito chiavi di lettura sulla recitazione e sull’arte in generale
    che da spettatrice non avevo mai colto
    ma che ora ho compreso. Grazie e buona giornata

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  15. Interessante visione dell’arte come relazione, che si stabilisce tra artista e spettatore. Infatti qualsiasi forma d’arte prende vita solo se c’è qualcuno che la osserva, contempla, ascolta, si immedesima, altrimenti resterebbe incompleta. Grazie Flavio. Buonanotte

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  16. Leggo con piacere i tuoi articoli , esperienze vissute e scritte con semplicità , l’ascolto della tua voce si completa … da spettatrice e ascoltatrice ci s’identifica nel personaggio vivendolo emotivamente , ci sono tante personalità nascoste in noi e nella vita quotidiana recitiamo consapevoli o no una parte, un ruolo a noi ambito per compiacere gli altri … “Essere o non essere, questo è il problema” … Ammiro la tua profondità , il desiderio di migliorare , sei un artista nel cuore e nell’anima … A presto !!

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  17. Grande, Flávio. Articolo non solo interessante, ma anche appassionato ed emozionante. Chapeau!

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    Maria Angela Cicchetti says:

    Molto interessante, formativo e coinvolgente. Grazie, Flavio. Sei generoso nell’ estenderci i tuo prezioso bagaglio di conoscenze specialistiche sul fare arte, arricchite della tua personale esperienza di « addetto ai lavori « , per me spunti di riflessione in merito, dal momento che si tratta di materia che mi ha sempre intrigato..
    Alla prossima pagina, allora… Buona serata.
    Mariangela

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  19. Grazie per il garbo, la semplicità e l’amore, che traspare in ogni singola parola, della tua meravigliosa spiegazione, davvero molto interessante.
    Ci tengo a dirti che quando ti ho incontrato su instagram, ho provato una strana avversione e non capivo il perché poi ho capito chi eri…Tancredi! Un esempio forse non proprio attinente che mostra quanto la relazione tra artista e fruitore è incredibilmente affascinante.

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      Flavio Parenti says:

      Eh si… anche Tancredi. Che poi in fondo è buono pure lui 🤣

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    Alberta Sorrentino says:

    Sempre interessanti gli argomenti che tratti.Ciao👋

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    Biancamaria Lepri says:

    Grazie Flavio ascoltarti e leggerti significa arricchirsi culturalmente e guardare l’arte in una prospettiva diversa, più consapevole

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    Provvidenza Barraco says:

    Un bellissimo articolo. Bravo.

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    Maria Rosa Fulco says:

    Hai una cultura immensa, non tutti la possiedono ( ho fatto la scuola magistrale) , non basta devo andare a spulciare Agamennone, so solo che divenne re di Micene

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  24. Quanto è vero quello che dici Flavio 😊.

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    Stefania Vaglica says:

    Ho commentato via mail comunque articolo molto interessante. Buona giornata Flavio

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  26. Buongiorno, articolo interessante, sicuramente lo spettatore e l’attore soprattutto in teatro entrano in relazione anzi direi in connessione mentale dove l’attore ha il compito di raccontare la storia in maniera più realistica possibile dall’altra parte lo spettatore deve seguire la storia fino a giungere al momento culminante di pathos che in lui susciti maggiori emozioni. Buona giornata.

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  27. Quello che scrivi é validissimo anche per quanto riguarda da il testo letterario. Iser, Ingarden affermo che la struttura letteraria si poggia su questo vuoto, su questa mancanza di, determinatezza, che differisce dagli aspetti reali e ideali. É La serie di Gestalten che emerge dal testo e si offre alle possibili concretizzazione che avvengono da parte del lettore. Quello che la letteratura, ma per esteso anche altre arti come dici, porta nel mondo può rivelarsi solo come negatività. Bravissimo a portare questo tratto della negatività!!!

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      Flavio Parenti says:

      Tratto fondamentale. Come la materia oscura, che rappresenta più del 70% dell’universo, ma che ci è del tutto invisibile

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      Flavio Parenti says:

      Eh siamo stati fortunati Max, a riceve l’educazione che abbiamo avuto.

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  28. C’è un’Eco di Umberto nel tuo testo👏

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      Flavio Parenti says:

      Ho riletto il nome della Rosa, pazzesco. Un filo ostico, ma pazzesco.

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    Leonardo Romano Lascala says:

    Complimenti sempre Flavio 👏👏

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  30. Credo sia, più o meno, la stessa ragione per cui ho sempre preferito fare regali che riceverli. Perché vedere l’emozione negli occhi di chi scarta un tuo dono è più forte dell’emozione che si prova nell’essere tu stesso a scartarlo. È sempre la reazione di chi riceve a sprigionare la vera potenza. Ed è quella potenza ad amplificare il valore dell’atto stesso e di colui/colei che lo ha compiuto. Wow, questa è fin qui la mia pagina di Dario d’Artista preferita!

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    Giuliana Barsanti says:

    Un articolo straordinario, che penso sia estensibile a qualsiasi forma di Arte, ma che ritengo particolarmente complesso nel rapporto tra attore e spettatore. Sei unico Flavio, grazie 👍

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    Lucy Di Giorgio says:

    Interessante, da approfondire.

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  33. Com certeza a beleza bem todos conseguem ver. As vezes se voce parar e olhar em volta até mesmo a folha que caiu de uma árvore pode tocar sua alma, ela pode trazer lembranças. Temos que ver beleza em tudo ,pois o mundo precisa de pessoas que encanta a não machuque outro ser. Parabéns meu idolo amei .😍😍😍😍😍😍😍❤❤❤❤❤❤❤❤❤🌸🌸🌸🌹🌹🌻🌼🌽🌷🌷

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    Maria Rosa Fulco says:

    Il successo dell’artista sta nella reciprocità dell’ emozioni che si trasmettono attore e spettatore

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  35. Bellissima complimenti Flavio 😘 Flavio Parenti

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  36. Buongiorno Flavio, per questo e tanto altro ti stimo e provo amore per te, un amore nel senso lato del termine, grazie infinite per questi doni🌹🙏 che sia una meravigliosa giornata 🙏

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    CINZIA DELLO SPEDALE says:

    Ciao, Flavio.
    Oggi sei sceso davvero nel ‘tecnico’, è difficile per me lasciare un commento che sia interessante almeno tanto quanto lo è il tuo articolo odierno.
    Certamente, chi vuol intraprendere questo ‘lavoro’ da te sta imparando tantissimo.
    A me capita di lasciarmi ‘trascinare’ quando vedo un film…
    Grazie ancora per questo spazio e per queste tue ‘perle’ uniche,
    a presto,
    Cinzia

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    Laura Aspromonte says:

    SEI davvero ammirabile grazie per questo spazio che condividi con noi è vero recitazione e relazione come dici tu e c’è quel processo di attribuzione della fantasia dovuto ai neuroni specchio è davvero così Grazie alla prossima Flavio

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  39. Pezzo super interessante! Un applauso!

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