Oggi desidero condividere con voi un argomento molto personale e controverso, che potrebbe sollevare dibattiti accesi soprattutto tra coloro che lavorano e prosperano nel mondo dell'editoria. Il tema che affronterò è il vero motivo per cui ho scelto di percorrere la strada del self-publishing.
Prima di tutto, cos'è il self publishing?
"Il self-publishing, o autopubblicazione, è un approccio alla pubblicazione di libri e altri contenuti in cui l'autore decide di pubblicare il proprio lavoro senza l'intervento di un editore tradizionale. In pratica, l'autore si assume la responsabilità di gestire l'intero processo di pubblicazione, dalla stesura del manoscritto fino alla promozione e alla distribuzione del libro."
Innanzitutto, tengo a sottolineare che non nutro alcun risentimento nei confronti di chi si dedica con passione alla scrittura, alla produzione e alla distribuzione di libri. L'editoria è un settore nobile e meraviglioso, e sarò sempre grato a tutte le collane (Adelphi e Astrolabio, parlo a voi!) che mi hanno permesso di arricchire il mio bagaglio culturale e di scoprire strumenti utili per la mia crescita personale. Pubblicare con un editore tradizionale può essere un'opzione affascinante e prestigiosa, soprattutto per chi non si sente portato per l'imprenditoria.
Tuttavia, ho notato che l'editoria italiana (e non solo) presenta alcune criticità che mi hanno spinto a optare per il self-publishing. Benché non abbia molta esperienza nel settore, ritengo che i seguenti problemi siano abbastanza gravi da aver influenzato la mia scelta.
Il primo problema riguarda la lentezza del processo editoriale. Da quando il manoscritto arriva sulle scrivanie degli editori alla sua pubblicazione possono trascorrere anni, il che rappresenta un ostacolo sia per il mio temperamento impaziente sia per il mio entusiasmo creativo. Gli artisti tendono a rinnegare i lavori precedenti e a voler promuovere solo le opere più recenti; un ritardo nella pubblicazione potrebbe quindi costringere un autore a promuovere un libro che non lo rappresenta più.
Il secondo problema concerne la libertà creativa. Un autore conosce a fondo la propria opera e desidera proteggerla come un figlio. Tuttavia, firmando con un editore tradizionale, l'autore rinuncia al controllo su aspetti cruciali come la copertina e la quarta di copertina. In caso di insuccesso, l'editore potrebbe decidere di abbandonare il progetto, mentre nel self-publishing l'autore ha la possibilità di cambiare strategia e di continuare a promuovere il proprio lavoro con determinazione.
Il terzo e più rilevante problema è di natura economica. Dopo aver dedicato almeno un anno e mezzo alla stesura del manoscritto, un autore che sceglie di pubblicare con un editore tradizionale riceverà un anticipo e dovrà attendere circa un anno per conoscere le vendite del proprio libro. La percentuale che gli spetta sul prezzo di copertina varia solitamente tra il 5 e il 10%, dopo aver coperto l'anticipo ricevuto. Inoltre, da quella somma, va decurtata la percentuale dell'agente che percepisce circa il 15/20% del guadagno dell'autore. A mio avviso, questa situazione è iniqua nei confronti dell'autore, che è la mente creativa dietro l'opera e che si è impegnato a lungo nella sua realizzazione.
E' facile scegliere il self publishing se si ha una certa fama e i soldi per investire in marketing, mi direte. E' vero, ma non è per questo che l'ho fatto. L'ho fatto perché sono convinto che questo percorso mi consenta di avere maggiore controllo sulla mia opera e di valorizzare al meglio il mio lavoro. Avrei potuto optare per un percorso più semplice e meno oneroso, ma il vero motivo che mi ha spinto verso il self-publishing è il rispetto che nutro per la figura dell'autore e la volontà di non accettare che siano considerati come l'ultimo anello nella catena dell'editoria. Gli autori sono il motore primigenio dell'intero settore.
Sono consapevole che il self-publishing comporta sfide e difficoltà, ma ritengo che offra agli autori l'opportunità di difendere con passione il proprio lavoro e di perseguire i propri obiettivi con determinazione. In futuro, pubblicherò un articolo che analizzerà in dettaglio i pro e i contro del self-publishing, per offrire un quadro più completo delle implicazioni di questa scelta.
Per ora, spero che questa mia "giustificazione" vi abbia offerto uno spaccato delle ragioni che mi hanno spinto a intraprendere la strada dell'autopubblicazione. Ogni autore ha le proprie motivazioni e priorità, e credo che sia fondamentale rispettare le scelte individuali in un settore così complesso e articolato come l'editoria. Il mio desiderio è che la mia esperienza possa essere d'ispirazione per altri autori e contribuisca a stimolare un dibattito costruttivo sul futuro dell'editoria e sul ruolo degli scrittori in questo panorama in continua evoluzione.
E poi... come dicono gli antichi: "Chi fa da sé, fa per tre"!
Tutta la mia stima e ammirazione!!!!!!
Grazie grande anima
🙏🌹
Tanti auguri di ogni bene carissimo Flavio mi ha fatto piacere ricevere tue notizie ascoltare la tua bellissima voce ed imparare cose nuove per me riguardanti l' argomento che tratti del: " Self-publishing" e son d' accordo con te che è meglio sbrigarsela da soli perché quando si ha un sogno nel cassetto si va spediti verso la sua realizzazione, se poi si riceve aiuto da altri bene e se no pazienza.
Prima che mi si rompesse il cellulare stavo leggendo con interesse i primi dei cinque capitoli di un libro che hai scritto e che hai promesso di inviarmi se avessi accettato di ricevere cosí lasciandoti il mio commento ho approfittato per metterti al corrente di aver ricevuto e letto due capitoli attendo con gioia gli altri tre che saranno sorprendenti come i primi due.
Condividerò con i miei amici il tuo lavoro davvero tanti complimenti Flavio per la tua carriera di attore e scrittore.
Grazie di ❤️ e fatti vivo ancora per adesso via mail devo ancora ripristinare fb.
Salve,
condivido ogni singolo punto di questo suo articolo tanto esaustivo quanto illuminante.
Purtroppo, al giorno d'oggi, c'è ancora molta disinformazione sull'argomento. Non so quante volte mi sia stato chiesto cosa sia il self-publishing e, soprattutto, perché un autore dovrebbe preferirlo all'editoria tradizionale. Condividerò sicuramente il suo articolo come modello d'informazione.
I motivi che l'hanno spinta ad intraprendere questa strada sono gli stessi che hanno spinto me e i miei autori a buttarci nella difficile, ma assolutamente gratificante, via del self-publishing, quindi non si perda mai d'animo, sappia che non è da solo nel tragitto verso la vetta.
Le auguro ogni meglio per la sua storia e continui a difendere con passione il suo lavoro, ne vale assolutamente la pena!
Buona giornata e buon vento,
P&P Self-publishing Assistant
Ma che bello, grazie mille per l'incoraggiamento e Benvenuto.
Si; il self publishing è una realtà del tutto ignota in Italia, ma in grande crescita, e con un futuro raggiante per chi avrà il coraggio (e le skills) per provarci e riuscirci. Scriverò un altro articolo sul self publishing più avanti; dove condivido alcuni degli strumenti e delle tecniche utili a far conoscere e vendere un libro. Insomma, di strada ce n'è da fare! Buona vita anche a lei! Ad maiora.
Grazie per il lavoro di divulgazione che fa, non è da sottovalutare. Attendo con ansia il prossimo articolo allora.
Grazie e a presto!
P&P Self-publishing Assistant
Ciao Flavio, mi hai anticipato la battuta "chi fa da sé, fa per tre" e lo stai facendo molto bene, è una tua creatura venuta fuori dopo due anni di lavoro con amore passione e dedizione e non avresti potuto affidarla a mani estranee come l'editoria con tutti i suoi percorsi articolati e con pochi vantaggi economici. È una sfida che stai affrontando e sono sicura che ne uscirai vittorioso. Ti auguro ogni bene ❤
Grazie Lorenza, ce la metto tutta
Condivido ogni parola ed è uno dei motivi per il quale l'ho fatto pure io con il mio libricino
Sei già uscita con il libro?
Si ma non si trova sulle piattaforme
È una favola che ho inventato tantissimi anni fa e che poi ho deciso di scrivere per poterla pubblicare illustrata da mio nipote che all'epoca aveva nove anni
Il ricavato è andato a favore di due associazioni che si occupano di difficoltà di apprendimento, sono un po' di parte 🤭
☺️