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Come può l'arte della recitazione trasformare il dolore personale in un potente strumento espressivo?
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Evviva l'arte!
16 Maggio 2024
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Oggi voglio condividere un'aneddotto di tradimento che mi aprì gli occhi sulla "follia" che la recitazione - e l'arte in generale - impone a coloro che la vivono.

Prima di tutto, recitare cosa significa? È una domanda difficile, che non ha una risposta univoca, ovviamente. Recitare è parlare e agire in maniera interessante e credibile. E qui si aprono mondi, metodi, visioni su come si debba fare per essere "interessanti" o "credibili" (anche perché parlare e agire, diciamolo, sono elementi comprensibili: é sufficiente essere intellegibili e muoversi con equilibrio e destrezza, cose che si imparano piuttosto facilmente).

Dunque, rimangono due misteriose variabili: interessante e credibile. Non farò una dissertazione su come raggiungere questi due punti, perché, come ha detto Dario Fo – e con lui molti altri – i metodi per arrivarci sono tanti quante sono le strade che portano a Roma. Ma certamente una componente fondamentale del percorso è la volontà dell'artista di perseguire il desiderio di far proprio qualcosa che proprio non è: assorbire, modificarsi, trasformarsi.

L'arte richiede mutamento. E per mutare davvero, per essere davvero altro da sé, è necessario applicare la trasformazione in ogni atomo di tempo, in ogni briciola di gesto. E potete immaginare cosa comporti questo quando si parla di recitazione!

Per esempio, "parlare in dizione", cioè usare le "e" e le "o" giuste, con l'accento giusto, non è solo una questione di "sapere come si fa". Ma soprattutto di "fare come si sa". La dizione va applicata nella vita di tutti i giorni, quando si chiede il conto al ristorante, quando si chiede l'ora ad un amico, etc... E saprete di esserci riusciti quando – perso ogni controllo durante una litigata – parlerete con gli accenti giusti. Ecco cos'è l'arte: influenzarsi così tanto da non doverci più pensare. Usare la memoria del corpo e non quella della mente. La postura, la voce, la respirazione, la dizione sono tutti elementi della recitazione che vanno assorbiti nel loro profondo per essere efficaci in scena.

Perché in scena, signori, non si pensa: in scena si vola.

Il mio aneddoto - che ora arriva - vi farà comprendere a che punto ho applicato questa metodologia nella mia vita...

Un giorno di molti anni fa, quando ero ventenne, venni a scoprire da un mio amico il tradimento della mia compagna dell'epoca. Erano le tre di notte e il mio amico, forse comprendendo quanto in fondo io soffrissi pur senza sapere, decise di aprire il vaso di Pandora. Era una storia d'amore che reputavo seria, io e lei stavamo insieme da alcuni anni – che a quell'età sono decenni – e la notizia mi travolse. Fu proprio un'onda d'urto che mi prese in pieno volto. Uno schiaffo divino che mi ribaltò il cuore. Mi alzai, pensante, trascinando quella notizia verso la cucina, quando il mio corpo cedette sotto il peso. Caddi proprio in ginocchio, cercando di comprendere cosa mi succedeva. Ero davvero caduto in un piccolo baratro.

Ebbene, sapete cosa mi è successo? Una parte di me, un "agente" sempre presente, disse: "Wow, com'è drammatico questo momento. Tienilo, ricordalo, che potrebbe esserti utile." e registrò ogni cosa, ogni movimento, ogni sensazione, ogni pensiero, in modo tale da arricchire la mia valigia di emozioni.

Sono certo che questo succede a tutti gli artisti, in forme diverse: ma l'arte non ci abbandona mai, è una compagna che si colloca dentro di noi e registra emozioni, sensazioni, colori, immagini. Tutto ciò che i nostri sensi – e non – registrano. É una lente per la vita.

E poi, come per magia, nell'atto della creazione, ecco che la restituzione si fa bellezza poetica, espressione alta, illuminante che marcia sopra la polvere del tempo.

Evviva l'arte.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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23 comments on “Evviva l'arte!”

  1. COMUNQUE COSì HAI RAPPRESENTATO L ARTE IN TUTTO E PER TUTTO, CI SONO TANTI MODI DI FARE ARTE AD ESEMPIO LYDIA GIORDANO OLTRE AD ESSERE COMUNQUE UN ATTRICE DI TEATRO E DI FICTION è ANCHE UN ARTISTA, E QUEST ARTISTA COMUNQUE DISEGNA DIPINGE FA I QUADRI FA LE DEA POSITIVE FA ANCHE ARTI VISIVE E POI COMUNQUE ANCHE I MURALES E VENDE ANCHE COMUNQUE COSE IN UN NEGOZIO CHE NON SI SA SE LO Fà ANCORA TUTT OGGI, PORTA ANCHE I SUOI LAVORI DI VIDEO DI COLORI DI VIDEO DOVE METTE LA SUA VOCE E PARLA DI UNA COSA DI SE DOVE CANTA DOVE PORTA I SUOI SPETTACOLI TEATRALI E DOVE PORTA DA ROMA ALLO STABILE DI CATANIA UN PROGETTO CHE SI CHIAMA MALETINTE, QUINDI L ARTE è TUTTO OLTRE CHE SI FA VEDERE CON LA FICTION IL TEATRO LA MUSICA LA CANZONE ANCHE COMUNQUE, LA MATITA IL BALLO IL PENNELLO L IMMAGINE IL DISEGNO IL QUADRO LE COSE TIPO GLI OGGETTI E POI COMUNQUE CIò CHE SI RAPPRESENTA NEI MURI LE INIZIATIVE IL MUOVERSI CON IL CORPO QUESTO FA COMUNQUE LYDIA GIORDANO CHE INTERPRETA SIA NELLA RECITAZIONE NELL ESPRESSIONE DEL CORPO NELL INIZIATIVA E POI ANCHE NEL BALLO NEL CANTO NEL RAPPRESENTARE O ESPRIMERSI ANCHE COSTRUENDO DISEGNANDO DIPINGENDO RAPPRESENTANDO QUINDI L ARTE è COME LEI LA FA VEDERE ANCHE NEL PROGETTO MALETINTE C è ANCHE UNA PAGINA QUINDI TU NON SOLO RAPPRESENTI CIò CHE COMUNQUE HO IO E FA PARTE DI ME PURE CIò CHE RAPPRESENTANO I TUOI COLLEGHI

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  2. la dizione è molto importante. Lo diceva pure mio cognato che era giornalista alla radio vaticana, la sede vicino Castel Sant'Angelo. Io, come insegnante ho cercato di curare la pronuncia. Ti posso anche dire che ad un concorso magistrale uno dei commissari mi fece notare che io avevo la pronuncia meridionale. Cosa non vera perchè ho uno spiccato accento romano. Ho notato che Albano, mi spiace dirlo, quando ha cantato l'inno nazioinale, purtroppo aveva una pessima pronuncia su alcune parole

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  3. Difficile per me spiegare la sensazione bellissima che provo nel conoscere i pensieri segreti della tua vita. Sto dimenticando la persona orribile del paradiso delle signore. Complimenti.

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  4. grazie per questa bella pagina in cui come al solito hai sempre qualcosa da raccontare e farci riflettere grazie del diario e alla prossima

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  5. Ciao! Sono completamente d'accordo...il corpo ricorda ogni singola sensazione che provi, ogni emozione e ti stupisci quando nel momento in cui sperimenti esce fuori qualcosa di stupendo. Ci sto a contatto ogni giorno con questa sensazione🤍

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  6. Buongiorno, Flavio. Molto interessante il tuo discorso sul fare arte, un’altra volta « dall’interno » e dunque prezioso davvero…
    Grazie della tua disponibilità, ed « apertura ».
    Molto chiaro il tuo discorso: per un addetto ai lavori fare arte diviene sostanza di vita, tale da permearla ed influenzarla per così dire, arrivandone a sfruttare ogni accadimento come potenziale occasione per arricchire il proprio bagaglio espressivo di attore.. .Emblematico in questo senso il racconto, che si percepisce sincero, della tua cocente delusione giovanile, in realtà abbastanza consueta ma certo soggettivamente molto penalizzante a quell’età e fonte di maggiore sofferenza per te a motivo dell’implicazione anche della componente amicale nel tradimento , come ci dici, oltre che in amore…
    Sto leggendo speditamente, grazie allo stile espressivo agile, il tuo nuovo romanzo in cui evidente è il tuo medesimo abituale atteggiamento di disponibilità e la volontà di confidenza con i tuoi lettori, caro Flavio, che ti ripagheranno, ne sono certa, con affetto e analoga amicizia. Grazie ancora, sei davvero speciale umanamente e singolare come Artista.
    Buona giornata , ancorché qui molto piovosa…non so altrove. Alla prossima pagina.
    Mariangela.

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  7. Argomento immenso. Ogni evento della vita segna la nostra anima. Ci trasformano, ci fanno crescere, ci permettono di raggiungere quella consapevolezza capace di ridefinire noi stessi. Barattare quello stato di consapevolezza con la sofferenza che lo ha innescato può diventare la via per ampliare la nostra coscienza e rinnovare la nostra personalità. Magari del tuo aneddoto resterà il ricordo di un volto e forse nei tuoi sogni il riecheggiare di un nome. Portare nell'arte e nella recitazione parte della propria vita vissuta e attingere il materiale necessario dal mondo che ci circonda è un metodo per arrivare a essere interessante e credibile. Cogliere gli umori della società, registrare eventi che hanno segnato la storia dando vita e forma a personaggi come Tancredi che vede il matrimonio come una catena che solo la morte di un coniuge può spezzare. Vivere di osservazione, essere curiosi, guardare con gli occhi della mente è essenziale per la coscienza di un artista. Vivo nella bella città di Napoli che il grande Eduardo de Filippo definì "un teatro a cielo aperto". Cito frammenti di una sua lezione tenuta all'università di Roma "La Sapienza"
    "Quello che è necessario per voi è vivere di osservazione, stare a sentire i dialoghi nei negozi, sull'autobus, avere sempre l'orecchio al teatro.... E prendere appunti segnare, segnare."
    Evviva l'arte! 🙋🏻‍♀️❤️Ciao a presto.

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  8. Grazie Flavio per le tue emozioni🎈L'ARTE CI PORTA VIA🎈NON SI PUÒ FUGGIRE🎈RIMANE UNA PARTE SEGRETA 🎈DEL TUTTO🎈L'ARTE È UN PROFUMO 🎈DONATO DAL MISTERO🎈Un abbraccio poetico🎈Isa🎈

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  9. È sempre bello ascoltarti , è vero l'arte è lo strumento che permette ad un artista di mutarsi e trascorsi in continuazione....... bellissimo.
    Grazie Flavio,alla prossima.
    Evviva l'arte

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  10. Caro Flavio, come sempre le tue parole riempiono l'atmosfera con tanto garbo ed esprimono tutto l'amore che provi per la recitazione. Non sempre un attore sa immergersi totalmente nel ruolo che interpreta, così come sai fare tu. Complimenti! 👏❤

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  11. FLAVIO, Come sempre le tue descrizioni dei sentimenti, delle azioni sono uniche ed affascinanti. L'arte vive dentro di te, nella tua anima e, con la tua bravura e la tua voce sublime, la trasmetti a chi ti legge e ti ascolta. Sempre tanti complimenti

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  12. Gentile sign. Parenti, grazie per questo diario sull'arte della recitazione. Mi è piaciuto moltissimo e farò tesoro degli strumenti di comprensione e di godimento di un'opera teatrale, chei mi ha offerto.Da molti anni sono abbonata al Teatro Verdi di Padova . Saluti affettuosi!

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  13. Ciao Flavio,sono dal parrucchiere unico momento pausa della mia intensa giornata .E meno male...cosi ho trovato il tempo necessario per dirti un po' di risonanze che hanno suscitato in me il tuo articolo .
    Innanzitutto,non so se te l'hanno gia' detto,ma hai un modo di scrivere cosi personale e per niente prevedibile ,che la sensazione di chi legge e' di grande curiosita' per cio' che non sappiamo ancora dirai e che sveli in modo cosi originale e con grande genuinita' di immagini.
    Il tuo audio mi ha riportata mentalmente ad una lezione di lettura drammatizzata tenuta dal mio maestro dell'Accademia teatrale che esordi con mia meraviglia dicendo che anticamente uil verbo "recitare" era associato al verbo "giocare",quindi recitare equivale a giocare,divertirsi e divertire .
    Percio' ,caro Flavio,continuo a divertirmi anche sul palco,superata la fase di ansia da prestazione che e' sempre meno rispetto al piacere di mettersi in gioco e giocare ,giocare ,giocare fino allo sfinimento .
    Alla prossima.
    Un caro saluto .
    Maria Rosaria

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  14. Olá, Flavio
    Vejo como a intensa dedicação e transformação refletem na sua atuação, ilustrada através de uma anedota pessoal.
    A atuação requer absorver e internalizar técnicas e emoções a ponto de se tornarem instintivas. É importante reconhecer que, para um artista, a arte influencia profundamente a vida e transforma cada experiência em uma ferramenta para a criação poética. Para nós, isso resulta em momentos de deleite, como leitores absortos.
    Até breve!! 🇧🇷🇧🇷

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  15. Che dire , hai spiegato magnificamente Cos e’ la recitazione e cosa ti è accaduto quando avevi 20 anni, tutto nasce da dentro di Te imparando ad essere l Attore un Altro Flavio Parenti ma nelle vesti di Qualsiasi Personaggio Tu stia interpretando vivendo rendendolo Vero così anche lo spettatore si identifica in Te, infatti quando guardo Film Commedie Opere guardo sempre che gli attori creino il loro Personaggio che deve essere vero credibile..anche il Doppiatore deve fare la sua parte nel caso di film commedie ed altro anche la voce il tempo i silenzi sono importanti…ciao Flavio sei ingambassima👋👋✌️🩵

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  16. Al di là dell'aneddoto che mi colpì molto quando lo raccontasti in un'intervista, mi piace molto la definizione che dai di recitazione. Un attore secondo me deve soprattutto essere credibile. Se recita una scena e riesce a coinvolgermi a tal punto da farmi vivere le stesse emozioni del suo personaggio, per me è un bravo attore. Sono d'accordo che "fare come si sa" sia in assoluto l'obiettivo principale da raggiungere per un artista, ma lo è anche per altre professioni. Quando certi modi di agire entrano a fare parte di noi non facciamo più solo un lavoro, ma ormai quell'attività è parte di noi. Una curiosità. Tu riesci a parlare con la dizione corretta anche nei momenti "fuori controllo"?
    P.S. A proposito de "L'anello di Saturno". Come si può scaricare il segnalibro da te autografato per stamparlo? Ho provato a cliccare dove indicato ma mi si apre un video e non un segnalibro. Grazie in anticipo per l'aiuto.

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  17. Yes, an actor bewitchs his audience.
    Very accurace your description. I enjoyed it very much.
    Thank you Flavio Parenti.

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  18. Ciao Flavio. È una bella testimonianza di attore questa tua. Io, da attore della vita, ho la tentazione di uniformarmi sempre alla persona che ho davanti. Per poter interagire. Non è una forma di menzogna con la quale si inganna l'interlocutore dandogli magari ragione pensando invece che abbia torto quanto, credo, la dimostrazione che il nostro Io può mostrare un infinito numero di sfaccettature quando si confronta con la realtà degli altri, di forme di adattamento che non hanno modo di esprimersi se, poniamo, andiamo subito di contropelo con l'interlocutore che a quel punto si chiude a riccio, o comunque il dialogo diventa scontro e quindi incomprensione. Una volta ho parlato per venti minuti con uno che mi scambiava per un altro. Ed era inutile dirgli che non ero "Io". Ci siamo alla fine salutati cordialmente. Chissà quanti "Io" possiamo lasciare uscire da Noi per scoprirci così uguali o diversi... Un saluto

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  19. it shows me too, that acting is believing in a meaning of life and motion - holds faith in the future and builds a permanent connection to other people. Beautiful.

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  20. L'arte aiuta a compiere un profondo ascolto di sé e del mondo. Esistono varie forme di arte, pittura, recitazione tutte queste forme sono espressione dell' anima. L' arte ha un valore di appagamento, una liberazione serve come cura dell'anima. Termino con una frase "Vincent Vangh" sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno.

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  21. Ciao Flavio,
    questo tuo aneddoto l'avevo già sentito in un video in cui eri protagonista tanto tempo fa....
    L'arte vive dentro di te, questo è fuor di dubbio.
    A la prochaine et merci.

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