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Come possiamo conciliare la velocità superficiale dei social con la profondità e l'universalità dei classici senza perderci?
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La modernità Liquida
10 Giugno 2024
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La modernità Liquida
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Oggi, in questa pagina, voglio scrivere a Janaina. Mi ha chiesto di parlare della modernità liquida, un tema profondo e interessante, al quale ho dedicato, tempo fa, una poesia che vi allego. Anzi, questa volta, ho anche deciso di leggerla e scriverla sulla pagina.

RETE SOCIALE

Profili liquidi,
Cangianti e statici.
Mentori di sé stessi,
Alunni del proprio eco.
Piroette digitali,
Gli occhi specchiati
Nell'oscurità
Dei loro display.

A volte, attingere a ciò che abbiamo fatto per approfondire, persino riscoprire parti di realtà, è un modo per aggiornare la nostra visione del mondo. Partendo da ciò che abbiamo prodotto, possiamo testare la validità dei nostri argomenti.

Io credo nel contenuto classico. Cosa intendo per classico? Intendo un contenuto che superi la barriera dell'essere "contemporaneo". Un testo classico parla agli uomini e alle donne di ogni epoca, poiché affronta i problemi essenziali della vita, in una forma che non è strettamente legata al momento presente, ma alla nostra natura.

Ogni uomo e ogni donna può rivedere se stesso in Ulisse, nel suo tentativo di tornare a casa. E cosa dire di Edipo, di Elettra, di Achille? E poi ci sono i classici del teatro: Amleto e il suo dilemma, Otello e la sua gelosia. Eterni, per sempre presenti.

Se da una parte vi è il classico, dall'altra parte vi è il contemporaneo, l'attuale, la moda. Quel perenne inseguire il presente per attraversarlo, per sentirsi a nostra volta legati a questo tempo che fugge e passa. I contenuti che parlano del mondo nel momento in cui viene osservato, che fotografano qualcosa che esiste davanti a noi, che affrontano paure e i desideri del momento.

Badate, non penso vi siano contenuti "superiori", se possiamo chiamarli così. È una questione di gusto. A volte ciò che è contemporaneo diventa classico. E spesso ciò che è classico, è anche contemporaneo.

La nostra società, digitale, cangiante appunto, malleabile più del vento, continua a inseguire la chimera del presente. I social network ci chiedono di essere attuali, veloci come non mai. Superficiali, in un certo senso. Anche perché penso che sia davvero difficile scavare nel profondo dell'anima con 180 caratteri.

Da questa velocità di pensiero e produzione scaturisce una fluidità di contenuti e di forme. Si passa dal testo all'immagine, dal suono al video, senza soluzioni di continuità.

E questo non vale solo per la forma, ma anche per il contenuto. Siamo in una società liquida, in cui la famosa finestra di Overton (che definisce ciò che è accettabile) si muove giornalmente, continuamente. In cui la sessualità si è fatta liquida, indistinta. In cui persino i credo e le ideologie non riescono a sopravvivere a questo asfaltamento del bianco e nero. L'Annullamento della dualità.

Eraclito sarebbe confuso, si potrebbe dire. Dov'è finita la sua meravigliosa dicotomia? Il bene e il male? La fame e l'assenza di fame? La sete e l'assenza di sete? Le cose esistono perchè hanno un loro opposto.

Una società così liquida ci mette davanti a un paradosso di importanza generazionale: che cos'è la realtà? È ciò che decidiamo noi, oppure esiste a prescindere dal nostro desiderio, dalla nostra mente?

Come sempre, non ho risposte, ma qualcosa mi suggerisce che questo mondo, questa realtà che ci circonda, sia ben più importante di qualsiasi nostro credo, qualsiasi nostra regola, e anche di qualsiasi desiderio.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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25 comments on “La modernità Liquida”

  1. Oggi è tutto rapido ....anche troppo spesso e volentieri.
    Parlo sovente ai miei figli di racconti passati...e loro mi guardano come se stessi parlando degli UFO.
    Gli racconto di come ci si si impegnava a scuola quando l'insegnante assegnava la ricerca x casa ......comportava andare alla ricerca di testi ,chiedendo ad amici o parenti, andare in biblioteca per cercare l'argomento assegnatoci ....... adesso è tutto veloce...basta un clic e via
    Però sono riuscita a fare leggere loro libri sottoforma di cartaceo piuttosto che digitale.....non ha prezzo sfogliare le pagine di un libro e l'odore che ne proviene.

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  2. Salve, Flavio. Apprezzo i tuoi. versi, tanto eloquenti nella loro brevità, premessa efficace quanto sintetica al tuo discorso sul concetto molto attuale di “modernità liquida” il cui significato è facilmente intuibile e sperimentabîle solo a chi si avvicini alla rete.
    È di moda o nuovo come concetto e degno dunque di conoscenza.
    Personalmente “liquido”, sebbene possa indurre a pensare al concetto di scorrere , concetto antico attribuito dalla filosofia alla realtà e al suo continuo divenire o cambiare, mi pare un eufemismo per sottolineare l’ inconsistenza e l’irgannevole del virtuale che gratifica perché strega, permettendo di calarsi in una realtà che realtà non è e dunque esalta e consola per ciò che non si è, per ciò che non si può avere o fare o non si osa fare. Insomma una scelta non dei più audaci o coraggiosi…
    No non fa per me ,schierarmi tra di loro ,
    Amo , infatti, “ciò che non si fa più” , così umano e antico!
    Ed io sono, orgogliosamente, una ragazza antica che ama la verità e la consistenza confortevole del
    Tangibile.
    Grazie per gli orizzonti nuovi che ci hai aperto, io però resto sulla terra , reale , a contemplar le stelle in cielo, magiche , eppure reali… ma non per questo senza luce..,Buona notte. Alla prossima pagina. Mariangela

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  3. In effetti non sono contraria alla "liquidità" , permette di cambiare e seguire una plasticità di pensiero e azioni. Il suo contrario non è forse la "granitica certezza" che non ci piace perché non accetta deroghe ed evoluzioni?
    In barba alle convinzioni antiche, il tempo non sembra un ciclo, ma una freccia che va sempre avanti e trova panorami nuovi.
    Buon pomeriggio

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  4. Ciao Flavio , ho letto , per me è un argomento complicato da capire , sono d accordo con Te ho letto più volte quello che hai scritto😯…, per me scrivere ma senza mai vedere la persona in carne ed ossa guardare i suoi occhi parlare da vicino, anche se sono un po’ vergognosa, mi manca …sentire la sua voce aprire la mente insomma entrare in contatto ripeto mi manca, infatti non è che mi piaccia molto questa liquidità di cui parli…tutto passa a va e se non ti tieni collegato alle Persone a cui scrivi ..io poi penso di essere una Persona molto romantica Classica e poi comunque mi adatto, mi piace vivere anche momenti che per me sono troppo intensi mi piace sentire il sussulto nello stomaco e nel Cuore ciao Flavio (forse non c entra nulla con quello che hai scritto Tu 🙏🩵💙)

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  5. In questo nostro mondo, in cui davvero tutto sfugge, in cui il mio stesso pensiero cambia, direi a mia insaputa, mi sembra che le uniche attività capaci di fermarmi siano scrivere e leggere. È solo un attimo di calma, prima che la realtà che ci circonda, riprenda il sopravvento. Belle riflessioni. Grazie.

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  6. Me gusta tu comentario! La sociedad liquida transcurre hoy, ahora, sin pasado ni futuro. Es importante saber que también nos esmeramos en conservar lo que ya pasó de moda, la palabra ecléctico se escucha a diario para advertir que no hay futuro sin pasado. No pasamos a la muerte sin haber vivido antes... Abrazo! Mirta

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  7. Il transeunte è , a mio avviso, insufficiente e martellante, un bicchiere d'assenzio anestetizzante.

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  8. L'argomento molto interessante, oggi ogni cosa, ogni notizia o storia ha una velocità astrale comunicando nell'immediato., e superato il modo di gustare una storia senza più una riflessione, un momento di pausa tutto veloce e dimenticato in questo monfo digitale , tecnologico nell quale fatico. Entrare

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  9. Ho letto ed ascoltato i sempre interessanti argomenti che ci proponi. Stavolta, pur rispettando la tua idea, non sono d'accordo, considerata forse la mia età e gli studi classici che feci. Non mi ritrovo in questo mondo digitale, in questa società che ha capovolto e/o i principi sacrosanti di un passato( ora fuormoda) Ma io non seguo la moda neanche nel vestirmi! Come sempre complimenti GRANDE FLAVIO, come scrittore e come interprete. ❤ 🤍 🤎 💟 💚 🧡

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  10. Ehilà Flavio ti ricordi che sono sorda mi chiamo Debora comunque ho letto questo piccolo capitolo e le devo dire difficile descrivere perché alcune parole sn difficile a tradurre il significato di una frase. Magari ci sentiamo per approfondire. A presto una buona giornata ciao

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  11. Olá, Flávio
    Ainda reflito sobre a “ modernidade líquida “, marcada por flexibilidade, adaptação rápida e mudanças constantes. Vivemos numa sociedade que valoriza a fluidez e incerteza, resultando em relações temporárias e superficiais. Isso me preocupa, pois a nova geração é consumida pela superficialidade, promovida por tecnologia e redes sociais, levando ao esgotamento e vazio.
    Para escritores como você, Flávio, isso é particularmente desafiador, pois as tendencias efêmeras entram em conflito com a profundidade da escrita. O desafio é engajar os leitores sem sacrificar a profundidade e a integridade das obras.
    Até breve! 🇧🇷🇧🇷

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  12. Mi piace molto la società che hai descritto nel tuo romanzo " L' anello di Saturno " : quella è intatta nelle sue emozioni . Luca e Anna si amano incondizionatamente, senza tornaconto

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  13. Buongiorno Flavio

    Prima d’iniziare l’ascolto, mi sono immaginato la caratteristica liquida come volatilità, come l’acqua che scivola tra le dita. Poi, però, il mio pensiero si è spostato verso la capacità dell’acqua di essere liquida, solida, gassosa… Sapersi adattare a seconda delle circostanze é, per me, la modernità: riconoscere la situazione e scegliere costantemente

    Alla prossima

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  14. Scrivere oggi mi è difficile, non conoscevo il significato di modernità liquida, mi sono documentata per poter argomentare, il vantaggio di scrivere su Diario D'artista è quello che ti metti davanti argomenti che non conosco (parlo per me),quindi sei costretta a fare ricerche ed approfondire l argomento. Il significato di modernità liquida vuol dire in un epoca e le sue strutture sono sottoposti a trasformazioni può essere anche un concetto filosofico. La capacità di movimento diventa essenziale di muoversi nella società in cui tutto viene globalizzato. Io credo nel contenuto classico perché parla di problemi esistenziali di vita vera, non convivo benissimo con un mondo così in fretta scapito dell' approfondimento. Termino con una frase di Bauman che è il fondamento della corrente letteria il quale dice: Il vero problema dell'attuale stato della nostra civiltà e che abbiamo smesso di farci delle domande. Che fatica oggi scrivere, contenta di farlo.

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    1. Molto interessante la citazione du Bauman, non la conoscevo, grazie. Si, in questo articolo non ho affrontato un altro aspetto di liquiditá, che è quella mobile, degli spostamenti, del movimento. Mi sono diciamo soffermato più su quello che concerne l'arte: la forma e la sostanza.

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    2. Sono d'accordo nessuno fa domande per confrontarsi solo messaggi , purtroppo per ogni cosa senza interlocuzione, fatico comprendere questa società liquida , tutto scivola nel.pensirero comenl"acqua tra le mani

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  15. Ciao Flavio,
    bellissimo il tema di oggi.
    Io non amo molto questa società in cui viviamo, sono 'ottocentesca' e guardo ai classici.
    Grazie per il tempo che ci dedichi.
    Alla prossima.

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  16. I social stanno togliendo tutto il bello della conoscenza,nel fare amicizia! Qui tutto è veloce, freddo superficiale! Era molto più bello prima! T' incontravi ,ti piacevi,parlavi , e passavi momento molto belli sia in amicizia che in amore! Ora non è così! Ti piaci a colpi di like e finisce tutto subito! Zero emozioni, ,ma solo freddezza! Secondo me sarebbe bello essere meno social,ma più umano!

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  17. Ciao Flavio. In questi anni provo incertezza, confusione. Necessito di punti fermi. I cambiamenti in pochi decenni hanno galoppato e io non gli sono andato dietro. Si è creato un crepaccio, un fossato tra lo ieri e l'oggi. Lo ieri rassicurante, terreno del conosciuto, del vissuto comprensibile. L'oggi ripeto, confuso sulle forme di comunicazione, sui valori e soprattutto sull'identità sociale. Vedere gli altri con i cellulari al ristorante, nelle metro, agli attraversamenti pedonali, che non possono spegnerli al cinema. La dipendenza che allontana. Ci stiamo evolvendo. In cosa? A parte tutto se sei vicino ai 60 che sia evoluzione o involuzione, con delusione ti scopri a pensare che neppure te ne importa più di tanto. Perché tanto sei tagliato fuori, sei indietro. Per questo mi è piaciuto andare a trovare i tuoi editori guidando tra tortuose stradine di campagna fitte di vegetazione. Ho preso il libro ma non solo: ho conosciuto i luoghi e quelle stradine. Niente clic, ordini on line. Una telefonata, una voce, una persona fisica da conoscere. Voglio semplicità. Concretezza. Rapporti reali. Un saluto.

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    1. Eh si, anche a me è piaciuto sai, il fatto che la PAV fosse in un paesino, vicino alla realtà, alle strade. Questo credo sia anche il motivo che mi ha spinto a tornare agli anni 90 nel libro... Anni romantici, poco digitali. Il presente ci costringer al compromesso: rapporti reali, ma anche sfera digitale che non può essere ignorata. La difficoltà è trovare un equilibrio in tutto questo.

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      1. E'vero. Vale la pena di impegnarsi nel cercare un equilibrio possibile. Questo tuo spazio di confronto ne è un esempio in positivo

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