La scrittura erotica

Nella prossima saga, affronterò molti lati oscuri della nostra realtà.
Come mi piace pensare, se L’Anello di Saturno è il sole, Il Labirinto della Speranza sarà la luna.
Esoterismo, thriller psicologico, manipolazione, sette e anche erotismo.
Una faccenda a dir poco delicata!

Non ho paura di affrontare questo lato della scrittura e della narrazione, anzi.
Mi piace, mi diverte e, soprattutto, mi libera.

Voglio che questa prossima saga sia un’effige della libertà di espressione al servizio della storia.
Ieri guardavo una bella intervista a Tarantino, in cui spiegava che il problema delle storie moderne del cinema di Hollywood è che sono prevedibili.

In realtà, gli devo proprio dare ragione: una buona storia si svela man mano che vai avanti, imprevedibile, come un labirinto.

Questa saga, nella quale ormai sono dentro con piedi e gambe, è prima di tutto un grande viaggio, proprio come L’Anello di Saturno.

Un viaggio dentro la psiche di Erik, il protagonista, ma anche nella mia.

Mi rendo conto che la scrittura, al servizio della storia, a volte rispecchia stati d’animo che sto vivendo inconsciamente: il desiderio di controllo, di decidere la cadenza dell’esistenza.

Problemi che, guarda caso, affronta anche Erik.
Insomma, questa avventura si sta rivelando molto più profonda del previsto.

E pian piano, scendendo nei meandri del mio inconscio, affronto i luoghi tetri, oscuri e affascinanti che circondano la notte.

L’erotismo, appunto, è uno di essi.

Non voglio censurarmi, né essere volgare. Chi mi conosce lo sa: non scrivo a caso e di certo non sono volgare. Anzi, trovo che l’erotismo sia l’apice dell’eleganza.

È un contraltare alla pornografia, in cui tutto viene esposto.

L’erotismo, al contrario, è un’allusione, un lago di ambiguità nel quale far sognare il lettore.

Un’altra cosa molto importante: non deve essere gratuito. L’erotismo gratuito è volgare, povero. L’erotismo usato come una lama sottile, che delinea i confini dei rapporti tra i sessi, delle manipolazioni e dei non detti, è colmo di fascino e psicologia.

L’ambiguità. Torna sempre questa parola, e tornerà ancora per molto, in questo mio viaggio.

Un giorno mi hanno chiesto cosa mi sono portato dietro da Tancredi. Credo che l’ambiguità narrativa sia una di queste. Ho sempre lottato per darle un lato umano forte, un’empatia che la rendesse diversa dal solito cattivo. Un uomo con delle ferite, un cuore, ma capace di cose terribili. Questo lo ha reso ambiguo.

Sono rimasto affascinato dal contrasto che porta con sé. Così tanto da aver deciso di scrivere una storia che, come vorrebbe Tarantino, si svelerà nella sua ambiguità, tra corpi, seduzioni, illusioni e paure profonde.

A voi fa paura l’erotismo?

E l’esoterismo?

Spero di non “shockare” troppo coloro che mi leggeranno. Anzi, no. Spero proprio di farlo.

Il fantasma della coscienza

Siamo coscienza, siamo passione e nutriamo il desiderio di trasformazione e di vita.

Viviamo costantemente tra le altalene del tempo, tra i viaggi nell’io e nel mondo.

Sto affrontando i temi dell’occulto: inizi da quelli più blandi, come l’astrologia e la lettura dei tarocchi, per giungere alla divinazione e molto altro, il tutto all’interno di un thriller psicologico.

Mi direte: allora stai scrivendo un thriller paranormale?

No, non esattamente. Voglio mettere a fuoco l’ambiguità che regna nel mondo delle percezioni, dei fantasmi e della psicologia.

Psiche, per i Greci, era una dea: aveva un corpo, esisteva in quanto tale.

Ora, per noi, la psiche ha raggiunto una forma molto più astratta eppure altrettanto concreta – se non addirittura di più – di una dea nell’Olimpo.

Noi creiamo manifestazioni della realtà e, piano piano, ne scopriamo i dettagli, contribuendo a definirne il disegno.

Sono le nostre proiezioni a dare forma alla realtà, e questo vale anche nell’occulto.

Una cosa diventa vera se ci si crede abbastanza.

E, visto il mio amore per le parabole, le metafore e le storie fantastiche – che in realtà sono molto pragmatiche e reali – ho scelto di affrontare l’ambiguità del reale nel thriller psicologico.

Cosa, se non una manipolazione della realtà attraverso l’occulto, può incarnare il folle desiderio, la passione, l’amore?

In psicologia si parla spesso della rimozione, del dimenticare un evento tragico pur di sopravvivere alla quotidianità.

In realtà, cosa differenzia questo da un fantasma che torna ad abitare la realtà perché non è pronto a lasciarla andare?

Entrambe le cose sono eteree, inafferrabili eppure trasformano profondamente l’individuo che le vive.

In questa analogia, tra il fantasma e la coscienza, tra il senso di colpa e la visione, si svolge la mia storia.

Un luogo in cui le passioni travolgenti si infiammano senza resistenza, in cui le barriere crollano, i cuori esplodono e, forse, le anime guariscono.

Un’odissea nei generi dell’ambiguità e della tensione.

Un viaggio anche nell’erotismo, nella manipolazione, nell’occulto e nella magia.

Ma, soprattutto, un viaggio nell’anima dei miei personaggi, dei quali scopro, ogni giorno, sfaccettature che non avevo colto.

Ogni giorno diventano sempre più umani, sempre più sfumati e, in un certo senso, sempre più ambigui.

Il bello di scrivere, per me, risiede proprio nell’opportunità di esplorare campi dello scibile che altrimenti non avrei conosciuto.

È come viaggiare con la mente.

Scopro così che le dimensioni che mi circondano sono tante quante le persone che vivono questa realtà.

Anzi, molte di più, perché Erik, Morgana, Euridice, Paolo, Aurora sono, per me, persone che esistono, che pensano, che hanno una visione del bene e del male e problemi da risolvere.

Ho consegnato il primo volume alle beta reader e sto ricevendo i primi riscontri, molto utili soprattutto per comprendere se lo stile, la struttura verbale e il flusso degli eventi risultano efficaci.

Questa saga è un’avventura creativa davvero ricca, che mi ha messo alle corde già a partire dal secondo volume.

Tutto fluisce in modo più sottile, subdolo.

È un labirinto anche per me, del quale conosco “più o meno” il finale, ma che mi costringe, ogni volta, a riscrivere quello che pensavo sarebbe accaduto.

Informativa sulla Privacy - Estratto

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Ultimo aggiornamento: 06 gennaio 2024

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