7 Marzo 2024

#111 La ricetta di una buona storia

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Diario D'artista
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#111 La ricetta di una buona storia
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Oggi parlo di scrittura.

Mi capita sempre di più di rifletterci, segno che non solo comincio a ragionare in questi termini – cosa che facevo già da anni – ma ho anche il coraggio di condividere i pensieri appresi e forgiati nel tempo.

Qual è il segreto di una buona storia?

Esistono numerosi manuali per scrivere. "On Writing" di Stephen King è sicuramente un buon inizio; Mamet è eccellente, esiste una sua masterclass online molto interessante sulla scrittura. E poi ci sono i maestri nascosti, quelli che devi scoprire da solo. Ma per farlo, devi prima conoscere bene l'ambito. Più sappiamo, meglio siamo in grado di identificare i nostri maestri, coloro che realmente possono aiutarci a progredire nella nostra arte.

La domanda che mi pongo è, ovviamente, senza una risposta univoca. In realtà, ha mille risposte diverse. È una questione aperta, che non può essere risolta con una formula matematica, ripetibile e immutabile.

Ci sono storie che colpiscono per l'idea, altre per la prosa, altre ancora per i personaggi o per il ritmo. Insomma, le variabili sono innumerevoli. Quindi, anziché elencarle tutte, mi limiterò a esplorare quanto più possibile per capire quale, tra tutte queste variabili, sia la più importante.

Per chi conosce il mio "metodo della pizza", sa che ho un'inclinazione per le metafore culinarie. Mi piace andare al ristorante e gustare piatti squisiti, immergermi completamente in esperienze gastronomiche, spesso stellate. Quando mi siedo a tavola, dopo aver appoggiato la giacca, ciò che mi colpisce immediatamente è il pane.

Il pane è il biglietto da visita della cucina. In esso, c'è la semplicità di un piatto umile, composto solamente da tre elementi. Ma quante varietà di pane esistono! Quante fragranze, sapori e consistenze si possono scoprire con semplice acqua, farina e sale! Pane integrale, focaccia, schiacciatina, grissino, pane al latte, morbido, ruvido: quando mi viene servita una cesta di pane, non necessariamente abbondante, ma variegata e piacevole, mi lascio conquistare e affronto con maggiore apertura ciò che seguirà.

Ora vi chiederete: cosa c'entra tutto questo con una buona storia?

Una storia non può funzionare senza personaggi solidi. Puoi elaborare quanto vuoi una trama, inserire esplosioni, far crollare civiltà, creare incidenti drammatici. Ma se queste vicende accadono a personaggi che il lettore non ha avuto modo di apprezzare, allora tutto risulta vano.

I personaggi sono il moltiplicatore dell'emozione che una storia può trasmettere. Sono il pane della narrazione: semplici, comprensibili, ma difficili da scrivere. Devono essere autentici, avere desideri, difetti, fragilità. Devono interagire tra loro in modo credibile, superare ostacoli, unirsi o dividersi.

Ma cosa rende davvero umano un personaggio? Parlando dalla mia esperienza attoriale - io non credo nella recitazione come maschera, bensì come manifestazione di sincerità, di autenticità - la magia della recitazione sta nel creare una relazione autentica con il partner di scena, stabilendo un legame che permetta di agire liberamente, senza timore.

L'arte della recitazione risiede proprio in quello spazio di fiducia che consente di essere veramente se stessi. Lo stesso vale per i personaggi di un libro: ciò che li rende amabili o meno sono le loro relazioni, perché è attraverso di esse che ci identifichiamo con loro.

Dunque, una buona storia si basa su relazioni autentiche. Poi, si può procedere con qualsiasi tecnica narrativa per rendere i primi, i secondi e il dessert indimenticabili.

Alla prossima pagina.

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Emilia
Emilia
3 mesi fa

Allora... quando insegno ai miei bambini come scrivere un testo narrativo, li conduco a concentrarsi sulla trama ma soprattutto sui personaggi. Perché i personaggi. Loro mi dicono che , durante la lettura di un qualsiasi testo, ciò che attrae la loro curiosità sono proprio i personaggi e ciò che accade tra loro. Pertanto li invito a prestare attenzione ai dialoghi, alle dinamiche relazionali perché sono proprio quelle che incuriosiscono il lettore; i piccoli soprattutto. Anzi, io metterei in copertina piuttosto i personaggi che i paesaggi...si è sempre poco attratti dagli ambienti. Ma i personaggi sono il nucleo, sono tutto ciò che ci porterà ad arrivare in fondo a quella lettura o ad abbandonarla sul nascere.

Emilia
Emilia
3 mesi fa

Pane d'accordo

Maria Assunta Aiello
Maria Assunta Aiello
4 mesi fa

Bellissimo mi trascina in un mare di emozioni...

Belkis
Belkis
4 mesi fa

Me ayuda molto. Grazie

Yuko Luci
Yuko Luci
4 mesi fa

Caro Flavio❣️

Grazie per il suo diario e le sue letture che mi toccano sempre il cuore. Con il passare dei giorni, riprendo anche i miei pensieri due volte a settimana. ❤️🇯🇵

Miranda
Miranda
4 mesi fa

Grazie Flavio per queste chicche, sei un attore senza maschera, senza filtri che sa arrivare direttamente al cuore delle persone. Ascoltarti è un vero piacere! Sono un'insegnante che non smette mai di imparare per potere insegnare. Miranda.

Stela
Stela
4 mesi fa

Flavio ,come sempre è un piacere ascoltarti!!! Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi!! ..hai ragione quando parli di come un attore non debba creare il suo personaggio come una maschera...
in tutti i ruoli che ti ho visto, in tutti nessuno escluso eri autentico, convincente, trasmettevi emozioni ogni volta!! Sei bravissimo!! Complimenti per tutto quello che fai!!
Con ammirazione!!
A presto !!

CONSUELO CORAZZA
CONSUELO CORAZZA
4 mesi fa

!!!! ECCO COMUNQUE !!!! . IN PRATICAL PARLATO. QUESTA STORIA ANCHE MI RAPPRSENTA MOLTO PERò NON SONO RIUSCITA NEANCHE A SEGUIRLA. E LO SAI PERCHé?. PERCHè HO LETTO DELLE PARTI CHE NON HAI DETTO PERò MI RAPPRSENTA LA TUA STORIA LO SAI ?. PERCHé. QUANDO IO AVEVO L ALTRO ACCOUNT CHE MO NON CEL HO PIù PERò L HO CANCELLATO CON LE MIE PAGINE PERCHè è STATO HACKERATO MA QUANDO CEL AVEVO COME QUANDO AVEVO LE PAGINE. PERò AVEVO ANCHE QUELLA DI ANDREA BOSCA E L AGGIORNAVO INSIEME AD UN ALTRA FAN E QUINDI COMUNQUE METTEVAMO FOTO E VIDEO ED IO SCRIVEVO TUTTE LE FICTION DI ANDREA, TUTTI I PERSONAGGI QUELLO CHE FACEVANO MENTRE INVECE COMUNQUE QUANDO MI VEDEVO ELISA DI RIVOMBROSA TUTTA LA STAGIONE ED HO VISTO LA PENULTIMA PUNTATA DI ELISA DI RIVOMBROSA 2 CHE GIOVANNI GUIDELLI HA UCCISO RAFFAELLO BALZO COMUNQUE CI SONO RIMASTA MALE C HO ANCHE PIANTO RAFFAELLO TEL AVRà DETTO PERCHè: IO C HO PARLATO AL TELEFONO GLI HO TELEFONATO TRAMITE IL SUO RISTORANTE ANDAVO A CONSEGNARGLI LE LETTERE. POI COMUNQUE IL FATTO CHE HO SCRITTO SIA A RAFFAELLO CHE AD ANDREA LA STORIA CHE MI è SUCCESSA CON DOLORES CATERINA DANZAMICA ACCADEMY GABRIELE ROSSI CHE M HA DENUNCIATA COMUNQUE TEL HO RACCONTATA PURE A TE HO FATTO UNA BRUTTA ESPERIENZA PERò SE CI PENSO RAFFAELLO BALZO SONO ANNI CHE CEL HO E POI COMUNQUE SOSTENGO ANDREA BOSCA SULLE FICTION E SULLE INIZIATIVE DI EVERY CHILD IS MY CHILD SEGUO I TUOI AUDIO LIBRI MEL HAI CHIESTO DI SEGUIRTI IN PIù SONO ANDATA ANCHE A VEDERE PETER PAN IL MUSICAL QUINDI SEGUO DELLE PERSONE CHE NON HANNO NULLA A CHE FARE CON GABRIELE ROSSI DOLORES CATERINA E DANZAMICA ACCADEMY NON M HANNO MAI DENUNCIATA E NON M HANNO MAI INCITATA A SCAPPARE DI CASA VISTO CHE SONO ANCHE SCAPPATA

Andrea
Andrea
4 mesi fa

Ciao Flavio. Penso che nella scrittura, come in tutti i mezzi espressivi, il contesto, i personaggi, la vicenda, siano il veicolo per esprimere l'uomo. L'autore. Quanto conta il suo vissuto, la profondità della sua personalità? Al di là del metodo, senza il quale nulla in ogni campo è possibile, credo che l'umanità abbia prodotto libri eterni, i classici al di là delle generazioni, il lascito per i posteri, quando a scrivere erano uomini, anime, dalla sensibilità superiore, dotati di personalità uniche spesso incomprese dai loro contemporanei. Penso ai capolavori. Ma non si può ragionare in termini così estremi. Tanti libri vengono scritti e lasciano piccoli segni anche di breve durata e poi vengono dimenticati. Come gli uomini che con il loro metodo li hanno scritti. Forse l'uomo comune, "normale", non può lasciare una vera impronta che serva a tutti gli altri per sempre. È un ambizione lecita per ognuno ma bisogna prenderne atto. Un saluto

Samantha Laducara
Samantha Laducara
4 mesi fa

L'autenticità soltanto riesce a creare un ponte empatico e il personaggio diventa l'anello di trasmissione dall'artista scrittore al lettore. In questo modo si trasferisce l'emozione ed è per questo che il lettore viene interamente coinvolto e vorrà procedere ininterrottamente nella lettura della storia.

Francesca Bertollo
Francesca Bertollo
4 mesi fa

Hai una voce dolcissima. Bellissima la storia. Ciao. Spero un giorno di poterti conoscere di persona!!!

Maria
Maria
4 mesi fa

Ciao a te, Flavio Parenti. Hai citato in questo testo, del tuo diario d'artista, un qualcosa al centro dell' attenzione, un qualcosa di molto importante. Sarò breve, perché non provi ad acciuffare un libro, anzi un librone molto più grande, per andare a scoprire, tanti di quei personaggi famosi. Io ti sto parlando di un libro che è molto sacro, per la nostra vita, e dove si inizia proprio con il pane, e più il vino, per dare un succulento sapore al nostro palato, questo pane e questo vino, hanno fatto molti miracoli. Ora ti svelo cos'è, è la Sacra Bibbia, non c'è cosa più giusta al mondo, per iniziare e per scrivere un meraviglioso racconto cioè un tuo romanzo. Li scoprirai tanti di quei perché alle tue domande. Buon proseguimento.

Maria
Maria
4 mesi fa
Rispondi a  Flavio Parenti

Buona Domenica a te Flavio, sì c'è ne una che ho anch'io, La Bibbia di Gerusalemme, la troverai nei negozi delle Suore Paolini, ed è quella che usano i catechisti del cammino neocatecumenale, dove io ho percorso per diversi anni. Te la suggerisco, poi sta' a te se vuoi. Ti auguro un buon proseguimento, del tuo percorso come scrittore, sei molto bravo, anzi bravissimo. Buona giornata.

Paola L.
Paola L.
4 mesi fa

Bellissima storia!Complimenti!

Laura Maria Vassallo
Laura Maria Vassallo
4 mesi fa

Descrizione fantastica, come sempre... le storie sono più belle se si ispirano alla Vita, secondo il mio pensiero. Con affetto Laura

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