Flavioparenti.

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DIARIO d’ARTISTA

Perdere per Vincere

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Diario D'artista
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Perdere per Vincere
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Imparare a perdere. Quanto è difficile. Accettare di non essere i migliori. Eppure, a pensarci bene, è forse la condizione sine qua non per arrivare al successo.

Pensateci. Qual è la caratteristica che unisce coloro che nella vita «ce l’hanno fatta»?
La fortuna, mi direte. Sì, probabile, ma quella non dipende da noi, quindi escludiamola dalla nostra equazione (anche se Seneca aveva dei dubbi, definendola come «il talento che incontra l’opportunità»).

Cosa rimane? Il talento, lo sforzo e il coraggio. Figli della volontà, del desiderio, dello studio, del miglioramento.

Ed ecco che emerge un tratto che potrebbe impedire a queste forze di esprimersi in piena potenza: l’arroganza.

L’arroganza, l’incapacità di perdere, di ammettere di aver sbagliato ci segna. Ci impedisce di guardarci allo specchio, di comprenderci a fondo e, soprattutto, di migliorare.
Colui che pensa di sapere già tutto, di aver fatto tutto il possibile, di essere «il massimo», si trova di fronte a un problema colossale: non può migliorare. Non può, perché il primo a credere di non doverlo fare è proprio lui.

La volontà è un motore che si nutre di desiderio, di visione. Ma se il nostro desiderio è ottenere il successo perché «è giusto» invece che «comprendere come fare per riuscire», ecco che ci troviamo in un’impasse dalla quale usciremo per forza con le ossa rotte e con la clessidra del tempo ormai rotta.

Non sprecate il vostro tempo a pensare di meritare ciò che desiderate. Piuttosto, adoperatevi a comprendere come hanno fatto gli altri a ottenerlo, studiate, informatevi, saltate di palo in frasca.
Perché il vero sintomo dell’intelligenza non è la capacità di prevedere il futuro, né la capacità di memorizzare concetti: l’intelligenza è l’abilità di unire i puntini delle infinite dimensioni che si avvolgono.

Disegnare la propria creazione all’interno della tela del reale, scoprire la propria strada mentre la si percorre.

Alcuni giorni fa ho avuto un dibattito con una persona che parlava del futuro dell’arte. Diceva che l’intelligenza artificiale sarà «la sua fine», perché ormai tutti possono produrre musica, immagini, testi con l’ausilio della macchina.

A questa persona mancava una visione fondamentale del mondo: l’arte non è un prodotto, ma un processo umano.
Ciò che ci interessa, nell’arte, è l’artista, il suo processo, la sua crescita, la testimonianza del percorso che lo porta di tappa in tappa, nei meandri del creato, alla ricerca di un senso.

Lo stesso senso che tutti cerchiamo.

Per questo sono ottimista sul futuro, perché so che questo diario, voi, i miei libri, i film, fanno tutti parte di un unico grande «calderone» che manifesta l’unicità dell’artista. Una polaroid multidimensionale, un caleidoscopio dell’anima.

E ognuno di noi è questo: un labirinto di emozioni, di scoperte ancora sconosciute, di segreti da svelare e da custodire.

Il mistero siamo noi, ed è solo tenendoci per mano che potremo andare incontro a esso con la consapevolezza di non essere soli, ma tutt’uno.

Ho letto una formula che mi ha fatto sorridere:

Successo = Talento * Sforzo²

Questo significa che conta di più lo sforzo del talento. In effetti, un detto ci ricorda che la costanza dello sforzo batte sempre il talento sporadico (la favola di Esopo della lepre e della tartaruga ne è l’esempio).
Lo sforzo è al quadrato, esponenziale, potente. Ma il talento è il suo primo moltiplicatore. L’assenza di talento porta a uno sforzo immane per un risultato troppo basso. Ergo, dobbiamo sviluppare entrambi gli aspetti del creare: il talento, attraverso la lettura, il pensiero, il coltivare l’anima, la sensibilità, la nostra umanità; e lo sforzo, attraverso la tecnica, la volontà, la disciplina.

Solo con due ali si riesce a volare.

Alla prossima pagina.

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89 commenti

  1. Dobbiamo accettare le nostre sconfitte, avere il coraggio di ammetterlo soprattutto a noi stessi, ma per riemergere occorre tenacia, forza e coraggio. La volontà deve essere sempre il nostro motore. Grazie Flavio per le tue preziose riflessioni

  2. Concordo con te caro Flavio, il talento non nasce dal nulla nasce dallo sforzo , dalla volontà di migliorare sempre . Oggigiorno ognuno diventa un sapientone senza sapere davvero cosa significa vuol essere sempre il primo a sapere , il promo a parlare , il primo a cammina, il primo a fare tutto ma non c'è un premio più alla fine anzi il prezzo da pagare poi è alti perché verrà sempre superato da altre persone più capaci e più colte di lui. Un abbraccio

  3. Come sempre parole vere e sagge.... dobbiamo riconoscere sempre i nostri limiti,i nostri sbagli.....metterci in discussione affinché possiamo migliorarci ....comprendendo che non c'è mai un punto di arrivo verso la conoscenza e l' esperienza.
    Grazie Flavio

  4. L’intelligenza vede le parti, l’intuizione vede il tutto. La vera intelligenza non consiste nel collegare i punti delle dimensioni, ma nel riconoscere che la loro separazione è un’illusione.

    1. Quella direi che più nel regno della spiritualità/saggezza. Quando si ha un approccio olistico. Ma per averlo, bisogna avere la consapevolezza "reale" di quei collegamenti. È lì che subentra l'intelligenza "larga". L'intuizione io la vedo come un punto di nascita, quindi non un risultato, quanto una porta aperta verso qualcosa che l'intelligenza prima e la saggezza dopo, integreranno nel nostro sistema di visione del mondo. Ciao Jana ❤️

  5. Questa pagina bellissima del tuo diario tratta un argomento interessante, e cioè la tenacia, la costanza e la volontà per arrivare a vincere su noi stessi e su ogni cosa... Trasmette carica ed energia emotiva...sono d'accordissimo con te, con il tuo pensiero... Mi è piaciuta molto l'equazione che esprime il tuo pensiero👍😍❤️❤️👏👏💯.. Alla prossima❣️😘

  6. Una finestra sul cuore la pagina di oggi è bella l'idea di non smettere di cercare il percorso mentre lo creiamo e non sentirsi mai arrivati.ognuno di noi è un caleidoscopio di vita apprendimento e esperienze che forgiano le nostre esperienze nella direzione di un miglioramento e raggiungimento di un obiettivo che ci sta a cuore .grazie per questa opportunità di crescita che è il tuo diario alla prossima

  7. Michael Jordan disse:“Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.”Lo condivido, perché nella vita non mi sono mai arresa, soprattutto nelle situazioni difficili e ho accettato anche la sconfitta, in quanto sono proprio questi momenti che ti rendono più forte e ti inducono a fare meglio.

    1. Gli sportivi sono un esempio su questo. Pensa a Cristiano Ronaldo, un talento che ha messo (e mette) uno sforzo incredibile quotidiano nella sua impresa. Solo così si può volare davvero.

      1. Buongiorno, hai perfettamente ragione e condivido appieno sperando di volare più in alto possibile. Grazie sempre per regalarmi spunti interessanti su cui riflettere

  8. Ciao Flavio, quando non leggo la tua pagina, il tuo programma me lo ricorda, ma tu,li leggi i miei commenti? Perché io raramente ho un un tuo riscontro. Alla prossima pagina 👏🏽👏🏽♥️

      1. Grazie Flavio, fa piacere sapere che i nostri commenti li leggi. Complimenti per tutto quello che fai. 👏🏽👏🏽🌹

  9. Scrivi sempre cose sagge e sai fare centro nel cuore e nella mente delle persone che ti seguono

  10. Grazie Flavio, attendo con gioia il nostro appuntamento del lunedì.Ottima lettura e grande spunto per riflettere.... spero di avere le ali e poter volare!

  11. Vero il talento c'è l'abbiamo tutti bisogna metterlo in pratica cn sforzo e rabbia bisogna ricordarsi che dove c'è una discesa c'è una salita

  12. Caro Flavio, queste belle riflessioni dovrebbero essere un faro nella notte dell' IA per le nuove generazioni,che sono sempre più convinte che tanto il mostro, come lo chiamo io, risolverà tutti i problemi, non ci sarà bisogno dello sforzo e del talento, speriamo che non dimenticheranno però di possedere un animo, emozioni, un dna che rendono unico ognuno di noi.

    1. Il "mostro" in realtà creera nuovi problemi, e non sostituirà l'intento umano. Lo potenzierà. È uno strumento e va studiato per comprenderlo e usarlo al meglio. Ciao Anna

  13. Sei fantastico Flavio, quanta verità nelle tue parole ! È vero dovremmo fare sempre introspezione prima di avventurarci in sentenze inutili

  14. Ciao Flavio
    Mi piace la tua eleganza e dolcezza nello scrivere
    E aggiungo che sei un attore bravissimo
    Grazie perche' sei spontaneo
    e autentico
    Un abbraccio grande

  15. Interessante questo spunto ma non mi ritrovo molto. A me rimane più difficile accettare di non essere capita ,soprattutto quando scrivo i miei romanzi.A te è mai capitato?

  16. La tua riflessione è un faro di luce nella notte, un richiamo a non aver paura di sbagliare e a non aver paura di provare. È un invito a vivere con coraggio e a seguire il nostro cuore, anche quando la strada sembra incerta. Grazie per averci mostrato la via! Grazie flavio

  17. Vincere, perdere questo binario unico è un filo riduttivo. Vincere cosa? Spesso, anzi quasi sempre ci si barcamena nel quotidiano, senza gloria. Le mie idee di humanitas sono perdenti su tutta la linea oggi, ma non le mollo. La mia concezione di res publica è perdente in questa anarchia diffusa in cui Io so’io e voi non siete un ciufolo. Ma non la mollo. Perdo agli occhi del mondo ma salvo me stessa.

  18. La formula del successo io la trovo giusta nel senso che puoi avere del talento innato ma chi non ha talento è normale che debba fare uno sforzo² per recepire e mettere in atto tutto quello che impara.
    Le tue pagine sono sempre molto costruttive. Grazie Flavio, ti auguro una buona giornata

  19. Carissimo Flavio è sempre interessante conoscere le idee degli altri è un modo come un altro per conoscerci meglio,sei un bravo attore su il paradiso delle signore ciao👋

  20. Carissimo Flavio la tua profonda semplicita nell'esprimere i concetti stimola a riflettere da un'altro punto di vista......il tuo personaggio Tancredi ti ha sicuramente ispirato sul tema dell'arroganza, ma anche la passione dell'editoria sta accompagnandoti in questa tua nuova avventura di scrittore....sei bravissimo...in questo periodo sono in riabilitazione per la protesi anca e dedichero' parte del mio tempo a leggere l'anello di Saturno. Grazie anche per il costante servizio settimanale che ci dedichi...con tanta ammirazione Laura di Torino

  21. Sono d'accordo con quello che hai scritto; è un argomento vasto con molte opinioni e riflessioni. Come ho scritto una volta, l'essere umano, il nostro cervello... è davvero un mistero, con ancora molte cose da scoprire ed esplorare... Nessuno sa tutto; c'è sempre qualcosa da imparare. Così come nessuno e niente è perfetto! Perché la perfezione non esiste. E possiamo passare tutta la vita a voler fare le cose alla perfezione, ma per un perfezionista, non è mai perfetta. Ero così, finché non ho capito che non ero mai soddisfatto e ho capito che le cose non erano mai perfette, come le volevo. Raggiungere il successo! Interessante! Alcune persone raggiungono il loro obiettivo finale, il successo! Ma poi? Posso avere tutto, avere molto successo, avere un sacco di soldi, ecc... ma poi? Sarò davvero felice? Avrò davvero raggiunto il successo? E se non sono felice, cosa succede quando ci guardiamo intorno e vediamo che siamo circondati da persone, ma in realtà siamo soli? Non voglio avere successo; Sono felice di quello che faccio e non voglio salire troppo in alto, perché poi la "caduta" è maggiore. Vivo il presente! Lo lascio scorrere! Non vivo nel passato, né nel futuro. Quanto all'intelligenza artificiale, confesso che mi spaventa, proprio come il tuo amico. Per diverse ragioni. Questo è per un'altra volta.

    1. Spesso fa paura ciò che non conosciamo. La IA è statistica, prevede le parole, in base ai dati che ha immagazinato (enorme). È uno strumento, tutto li. Ma come ogni strumento, non deve andare a sostituire la creatività dell'artista, deve aiutarla.

  22. Flavio, grazie di cuore per questo articolo così profondo e stimolante. Le Sue riflessioni sull'arroganza, l'umiltà di ammettere la sconfitta e la formula del successo basata sullo sforzo elevato al quadrato sono un vero incoraggiamento.
    Volevo anche salutarla personalmente. Non La conosco, ma è come se fossimo "di famiglia": mio figlio è praticamente cresciuto con Lei, o meglio, con il Suo personaggio in quella vecchia serie poliziesca di anni fa che lo aveva tanto affascinato, e ancora oggi (ha 30 anni) appena la vede si emoziona come quand'era un adolescente.
    Questo legame emotivo indiretto amplifica il piacere di leggere le Sue parole piene di saggezza. È una bellissima combinazione di talento e sforzo che traspare dal Suo lavoro, sia come autore che come attore.
    Le Sue parole piene di fiducia e ottimismo sul futuro. L'aver messo in luce come l'incapacità di perdere, ovvero l'arroganza, sia il vero ostacolo al miglioramento è un punto cruciale. Ammettere l'errore non è debolezza, ma la massima forma di intelligenza e umiltà, il punto di partenza per guardare, comprendere e migliorare.
    Mi ha colpito in particolare la Sua visione sull'arte come processo umano e non come semplice prodotto. È un antidoto potente alla paura che la tecnologia possa svuotare il significato delle nostre creazioni. La ricerca del senso, il viaggio dell'artista, è ciò che resta inestimabile e irriproducibile.
    La formula che pone lo sforzo al quadrato è illuminante e perfettamente in linea con il pensiero che la disciplina e la costanza siano i veri motori del successo duraturo.

    Il Talento come Moltiplicatore Iniziale: Come Lei giustamente osserva, il talento (inteso come predisposizione, sensibilità, o anche l'abilità di "unire i puntini") è il moltiplicatore base. Senza una scintilla iniziale, lo sforzo può diventare un'estenuante fatica di Sisifo. Coltivare il talento attraverso "la lettura, il pensiero, il coltivare l’anima" è come affilare la lama: rende ogni taglio successivo più efficace.
    Lo Sforzo come Potenza Esponenziale: Ma è lo sforzo a determinare la traiettoria finale. Elevarlo al quadrato suggerisce un concetto chiave: non è solo la quantità di lavoro (sforzo lineare), ma l'applicazione sistematica e mirata (sforzo esponenziale) che genera un impatto trasformativo. Un piccolo aumento di sforzo costante produce un risultato immensamente maggiore nel tempo. È la capacità di rialzarsi, di studiare gli errori, di applicare la "tecnica" e la "volontà" giorno dopo giorno.
    Avere la giusta combinazione è l'unica via per "volare". Un'ala forte e una debole porta a girare in tondo; solo due ali ben sviluppate permettono il volo.
    Il Suo articolo è un prezioso promemoria del fatto che il successo non è un dono casuale, ma la bellissima e faticosa intersezione tra ispirazione (Talento) e traspirazione (Sforzo).

    1. Ciao Vittorio, si, in questi giorni mi è venuto un pensiero proprio riguardo a questo. Il punto di equilibrio, in realtà, è il punto di maggior sforzo, poichè l'energia trova un punto di raccoglimento controllato nello spazio e nel tempo. Un piccolo buco nero. L'equilibrio, in realtà, è fatica pura.

  23. To discover, to learn, to do, to get excited - the best fuel - arrogance leads to some kind of dead end-cynicism. It is lovely to read your thoughts on it. If i can feel you search and you discovered, what could replace that!? 🙂

  24. Ciao Flavio è bellissimo leggerti...mi piace molto la tua frase...ogniuno di noi è un labirinto di emozioni e scoperte ancora sconosciute..buona vita

  25. Ho imparato a perdere con la maturità, a volte perfino gratifica. Per me lo Sforzo è al primo posto con mantenere il SENSO. Il pericolo per tutti, compreso l'Artista, è non restare catturati nelle reti artificiali, non farsi annebbiare il cervello da facili successi. Mica facile. Poi dove dici "il mistero siamo noi, ed è solo tenendoci per mano che potremo andare incontro a esso con la consapevolezza di non essere soli, ma tutt'uno" come non pensare a quel tuo bellissimo passo della Divina Avventura sulla catena delle colpe e dalla sfortuna: "Tutto è Uno, Nulla è Uno". Vedi, seguendoti comincio a unire i puntini 😊 Grande Flavio, sempre molto reale, saggio e prezioso.👍

  26. Certo, però quando si vive un momento di stanchezza mentale di 'burnout' le sue parole pregnanti e significative perdono il colore, diventano sbiadite e sfocate.
    Ahimè la paura di non farcela crea gelo nella mente e nel cuore.
    Cosa potrà mai ridarci brio e vitalità per noi pane quotidiano fino a ieri?
    Grazie dell'attenzione.

    1. Io penso che la bellezza, l'arte, le belle storie, siano una possibile cura reale. La vitalità è desiderio di scoperta. Quindi va alimentata la curiosità, attraverso la scoperta di altro. I miei libri si prefiggono come ultimo scopo quello di curare l'anima.

  27. Sono una scrittrice. Per onestà intellettuale e rispetto nei confronti dei lettori, l'autore che ricorre parzialmente o totalmente all'intelligenza artificiale x scrivere un libro, dovrebbe dichiararlo esplicitamente. Ad oggi la stragrande maggioranza dei colleghi scrittori che si sono aiutati con l'IA non l'ha formalmente ammesso. L'unica spiegazione che posso darmi è che se ne vergognino. Sebbene ad oggi non esista l'obbligo di rendere noto che il testo sia stato creato con l'IA, la regolamentazione impone l'obbligo di trasparenza e vieta l'impiego di tecniche manipolative per indirizzare la scelta dell'utente come nel processo di marketing quindi a parere mio esistono ancora troppe zone grigie e la legislazione per un utilizzo equo dell'intelligenza artificiale dovrà x forza essere ulteriormente ampliata ed inasprita. A me interessa l'opera, il prodotto, la creazione che è ciò che mi nutre. Non la vita dell'artista.

    1. Si, concordo che sarebbe d'uopo dirlo. Il problema è prettamente tecnico, e non di poco conto. Le faccio un esempio, usare l'autocorrettore è una forma di aiuto. Tornando indietro, il Dizionario. Indietro ancora, la macchina da scrivere. Insomma, gli strumenti sono sempre alla mercè di essere confusi come creatori di contenuto, sopratutto quando diventano pseudo-intelligenti. Io credo che ciò che serva non è tanto un badge che dica "creato con IA" ma quanto artisti che abbiano il coraggio di guardarsi dentro, di esprimere la loro umanità, la loro anima.

  28. Ciao Flavio,
    sante parole.
    Bello questo tuo perseguire il successo...
    Grazie e alla prossima.

  29. Ciao Flavio
    Penso Che lê persone Che Hanno vissuto moltee dissaggo per arrivare vincitore, abbiano pássaro per uma Strada do dillusioni má pois com lá volonta do incontrare I suoi obbiettivo Hanno comminciato per una nova Strada per realizarem I suoi sogni e e obbiettivo.
    Molto scrittoreori non diro nomi perche sono tanto, Hanno avito Il Sup lá fortuna do essere riconoscouti dpo tante tentativa. Si ci viole determinazoone e volonta , scegliere um modo diverso per camminare meglio.
    Grazie sempre per Il pensiero,
    A presto.

  30. Ciao Flavio. Io ti tiro di nuovo fuori il personaggio Andrea Pazienza perché l'esempio mi pare calzi. Talmente dotato per il disegno da non avere bisogno di sforzo, realizzava e consegnava tutto il materiale a ridosso dei termini. Baciato dal successo, consapevole di essere richiesto. Una rock star. Vicino, Filippo Scozzari che ha sempre affermato di essersi sudato ogni vignetta, col massimo sforzo, senza essere amato, ricercato. Senza la leggerezza della vita di Andrea che però, come Mozart, si spegne come una fiammella. Brucia la candela dai due lati. Chi augurarsi di essere? Il talento mostruoso privo di sforzo amato da tutti che sparisce come una cometa o il talento che si fa in quattro per apparire e ci riesce a stento e va avanti così senza fuochi d'artificio? In percentuale in quale dei due ti ritrovi? Passando ad altro, mi piacciono molto le immagini in stile realistico pittorico del diario e delle poesie. Con tutto lo sfumato. Cambio in evoluzione dello stile. Un saluto!

    1. Amadeus è uno dei miei film preferiti, pensa, ho avuto la fortuna di conoscere Murray Abahams (il salieri). Io credo che ci sia molto mito e romanticismo dietro la genialità. Io ho a cuore Monicelli, che scelse la sua dipartita con forza e indipendenza, aspettando l'ultimo momento.

      1. Beh, si... Ad esempio che il genio debba essere pure sregolato... Amadeus e Pazienza lo erano ma mica è obbligatorio. Il genio regolato mi pare anche più interessante. Alla prossima.

  31. Ho letto il tuo post, ogni volta le tue parole sono piene di saggezza. Vero non sempre si può vincere, ma è giusto il concetto che le sconfitte sono molto spesso lezioni da cui imparare. "L' essenziale è invisibile agli occhi" tratto dal libro il piccolo Principe".

  32. La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta (Confucio)

  33. Caro Flavio, grazie per questa tua profonda riflessione. In special modo riguardo l' Arte e l' intelligenza artificiale hai messo in luce un' aspetto fondamentale ciò che viene messo e deve essere sempre messo al centro è l' Essere Umano il suo processo di evoluzione anche aldilà dell' ambito artistico. Mi è piaciuta la frase in particolar modo " ci vogliono due ali per volare" . Apro una piccola riflessione se perdere in realtà fosse lasciare andare pezzi di noi che ci appesantiscono e non ci permettono di volare con due ali e arrivare al successo? Che poi il successo che cosa è se non perseguire lo scopo della propria anima e sentirsi in pace, dentro di sè e soddisfatti di ciò che di fa. Il successo di vedere manifesto a sé stessi e nel mondo il proprio valore, la propria luce che aiuta di riflesso anche il prossimo. Un po' quello che stai facendo tu con la tua arte.

    1. Questo di cui parli, il peso dei nostri "fantasmi", sarà il cuore della mia prossima saga, in cui affronto proprio il concetto di fantasma in tutte le sue accezioni, anche esistenziali. E di come liberarsene. Si, questo diario è parte dell'opera. Grazie.

  34. L' intelligenza artificiale sicuramente non possiede un labirinto di emozioni. Mi piace il tuo ottimismo che, di pari passo, cammina col tuo pragmatismo

  35. Mi rivedo spesso in ciò che scrivi.... Grazie perché è un materiale profondo su cui lavorare... Cecilia

  36. Il successo non è l’arrivo, ma il coraggio di restare aperti lungo il percorso. Buona settimana Flavio.

  37. Ciao Flavio come sempre grazie alla tua pagina mi porti a riflettere su temi a cui spesso non si è abituati a pensare.Condivido la formula anche perché il talento non basta se non c'è sforzo e costanza, l' obiettivo è importante lo è ancora di più il desiderio animato dalla passione.. Buona giornata sei sempre illuminante.

  38. Sono d' accordo dell' importanza delle due ali... Ma spesso non bastano...il senso della mia pochezze non mi fa volare, ci sono molti ostacolo.. soprattutto l'indifferenza e la poca umanità, il sentirsi usati nonostante l'impegno e la volontà di esserci non sola, mano nella mano con tutti con i quali confividiam

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