Diario D'artista

25 Marzo 2024
#116 L'uomo divino
Vi è una teoria magica riguardo a Michelangelo e la cappella sistina. Un'immagine che mi ha sconvolto quando l'ho vista. Il divino come coscienza, come voce interiore.
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#116 L'uomo divino
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Vi è una teoria affascinante riguardo a Michelangelo e la Cappella Sistina, un'immagine che mi ha sconvolto quando l'ho vista: il divino come coscienza, come voce interiore.

La Creazione di Adamo, uno degli affreschi della Cappella Sistina, fu realizzata da Michelangelo tra il 1508 e il 1512. È una delle opere più celebri al mondo, realizzata nel cuore del Vaticano, luogo di genesi della religione cattolica.

Un giorno, bazzicando per i forum per studiare un suo contemporaneo, Raffaello, che ho interpretato in Raffaello, principe delle arti, mi sono imbattuto in un'immagine che mi ha scosso profondamente. Se siete su Spotify, vi invito a vederla sul sito, poiché descriverla è davvero complesso, ma ci proverò.

Come sapete, nell'affresco, Michelangelo dipinge il momento precedente al tocco divino che ha dato ad Adamo la vita. Infatti, se guardate lo sguardo dell'uomo, è inespressivo, privo di vita. Il suo dito è piegato verso il basso, come se non fosse mosso da un'energia propria. Sopra, nel cielo, la figura di un uomo barbuto, circondato da putti e angeli, avvolti in una grande cappa rossa, si avvicina. È Dio, che sta per dare la scintilla della vita all'uomo.

Ma quello che mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta è ciò che l'immagine mostrava accanto: una sezione del cervello umano che, se sovrapposta alla grande cappa divina, sembra essere identica.

Michelangelo, si sa, come Leonardo e gli altri del Rinascimento, amava dissezionare corpi e cadaveri per studiare le anatomie. Questa somiglianza, a mio avviso, è difficilmente casuale. Un artista del suo calibro non faceva nulla a caso. Ogni dettaglio, persino un dito, era pensato. Figuriamoci la raffigurazione di Dio nel cuore della Santa Sede.

E quindi, cosa significa? Cosa voleva dire Michelangelo con questo affresco?

Le interpretazioni le lascio a voi. Quello che conta, in questo caso, è l'incredibile potenza di un messaggio che ha letteralmente superato il tempo. Siamo una società evoluta, in cui la sezione del cervello è riconoscibile quasi da tutti. E quindi, ci è più semplice vedere ciò che l'artista ha creato. All'epoca, erano in pochi a sapere come fosse fatto un cervello. In pochissimi. Si può quindi supporre che il messaggio fosse, in un certo senso, segreto.

Vi ricordate quando vi parlai dell'artista che supera il tempo perché la sua genialità emerge solo nel momento in cui gli occhi degli uomini sono capaci di intuirla? Ecco, per me questo è un esempio chiaro.

Sono curioso di sapere le vostre interpretazioni, vi aspetto nei commenti.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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Ida Alimena
Ida Alimena
5 mesi fa

Sorprendente la rappresentazione di Dio come Razionale (il cervello) e la Sua capacità di andare oltre e condividere la Sua grandezza, che però deve essere accolta.
Io sono credente e mi sembra superlativo come Michelangelo, da vero Artista, abbia saputo interpretare, sintetizzare e trasmettere quello che è il messaggio cristiano

Maria
Maria
5 mesi fa

Quando, nel 1512, Michelangelo completò finalmente l'affresco del soffitto della cappella Sistina, che è considerata una delle opere più famose nella storia dell'arte, i cardinali responsabili della cura delle opere rimasero per ore a guardare e ammirare il magnifico affresco. Dopo l'analisi, si sono incontrati con il maestro delle arti, Michelangelo e, senza vergogna, hanno sparato: rifaccia!

Lo scontento, ovviamente, non era per l'intero lavoro, ma per un dettaglio, apparentemente non importante. Michelangelo aveva disegnato il pannello della creazione dell'uomo con le dita di Dio e di Adamo, toccandosi. I cardinali chiesero che non vi fosse alcun tocco, ma che le dita di entrambi fossero tenute separate e di più: che il dito di Dio fosse sempre teso al massimo, ma che il dito di Adamo, facesse contrarre l'ultima falange. Un dettaglio semplice ma con un significato sorprendente: Dio è lì, ma la decisione di cercarlo dipende dall'uomo. Se vuole, allungherà il dito, lo toccherà, ma non volendo, può passare una vita senza cercarlo. L'ultima falange del dito di Adam contratto rappresenta quindi il libero arbitrio.

Fonte: Rupnik, Marko Ivan, Arte come espressione della vita liturgica, Brasilia, Edizioni CNBB, 2019. p145

Maria
Maria
5 mesi fa

Eccomi! Buon pomeriggio a te Flavio.
Scusami per il ritardo ❤️ alla tua domanda. Devo dire, che sono stata tante volte a Roma, ma non sono mai stata a visitare la Cappella Sistina. Peccato!!!! . Tornando all' affresco di Michelangelo, visto solo sui libri di scuola di mia figlia, all' epoca del suo diploma Liceo artistico, o in TV. Non si può dire, che è un favoloso, e meraviglioso dipinto. Michelangelo, come d'altronde tutti gli artisti e pittori, si ispiravano per un dipinto, attraverso i libri scritti, ecco che anche lui , si è ispirato attraverso il primo capitolo della Genesi, prima la creazione del mondo, e poi a finire, con la creazione dell' uomo. L' uomo chiamato Adamo, è steso nel giardino dell ' Eden, Dio invece dall' altra parte, con i suoi angeli. Hanno tutti e due, le proprie dita distese, ma senza toccarsi, per un semplice motivo che l'uomo, Adamo era diventato un peccatore, infatti Michelangelo l'ha dipinto in modo molto triste, addolorato. Questo vale anche per noi, peccatori sulla terra, se vogliamo riscuotere i nostri peccati, e salvarci per avere una vita eterna, dobbiamo accostarci prima a Gesù Cristo, suo figlio prediletto, morto e crocifisso, ma risorto, proprio per i nostri peccati. Questa mi è piaciuta molto. Alla prossima avventura.
Ti invio anche una riflessione di un mio amico, presa non so dove, manca a farlo apposta, l' ho letta pochi giorni fa, inerente all' affresco di Michelangelo. Ciao 😘

Ana Lúcia
Ana Lúcia
5 mesi fa

Olá, Flávio!
Embora não conheça, ainda, a Capela Sistina, um detalhe me chamou a atenção. Michelângelo já era um visionário do seu tempo com seu conhecimento anatômico avançado; ele já sugeria a importância do intelecto e da inteligência divina na criação do homem. O momento em que Deus dá vida a Adão, muitos veem como uma representação simbólica do momento em que a humanidade recebe o livre arbítrio. A obra faz nos refletir sobre a natureza da liberdade de escolha e sua relação com a condição humana.
Até breve,
Ana Lúcia Brasil

Alexandra Gambarini Gava
Alexandra Gambarini Gava
5 mesi fa

Buonasera Flavio! Sono incantato non solo da questa magnifica opera di Michelangelo, ma anche dalla possibilità che hai portato, di riflettere sui possibili pensieri di questo genio, in una delle sue creazioni più belle. Se non fosse stato per la tua osservazione, non avresti pensato al "cervello". Ma se facciamo questa connessione, l'essere umano esiste davvero solo nella sua capacità di pensare e sentire. Nell'opera, vedo un taglio esatto di cervello e molti pensieri avvolti, i volti trasmettono una certa angoscia, inquietudine, incertezze, come se Michelangelo cercasse risposte nell'immagine del Dio Potente, Sereno e Creatore.

Grazie per aver condiviso così tanto!

È un grande piacere seguire i tuoi post!

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