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Oggi desidero discutere sul senso delle cose. È giusto voler attribuire un significato a tutto? È corretto desiderare di trasmettere un messaggio chiaro, oppure è preferibile raccontare una storia nel migliore dei modi e lasciare che sia lo spettatore a interpretare la morale? È un dilemma interessante, ricco di sorprese inaspettate. Ricordo una volta in cui scoppiò un acceso dibattito tra i miei genitori riguardo alla favola "La principessa sul pisello". Molti di voi la [...]
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#046 Interpretare "La Principessa sul Pisello"
17 Luglio 2023
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#046 Interpretare "La Principessa sul Pisello"
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Oggi desidero discutere sul senso delle cose. È giusto voler attribuire un significato a tutto? È corretto desiderare di trasmettere un messaggio chiaro, oppure è preferibile raccontare una storia nel migliore dei modi e lasciare che sia lo spettatore a interpretare la morale? È un dilemma interessante, ricco di sorprese inaspettate.

Ricordo una volta in cui scoppiò un acceso dibattito tra i miei genitori riguardo alla favola "La principessa sul pisello". Molti di voi la ricorderanno. In sostanza, la storia racconta di un principe che, dopo aver cercato invano una principessa adatta, si lamenta una sera di temporale che non esistono donne abbastanza sensibili, belle e delicate per lui. La madre, che ha respinto tutte le pretendenti con la fermezza tipica di una suocera, concorda con lui. Durante quella notte tempestosa, una giovane ragazza, fradicia dalla testa ai piedi, bussa alla porta del castello. Ha un volto splendido e modi garbati, e afferma di essere una principessa proveniente da un regno lontano, venuta per incontrare il principe. La regina, molto scettica, decide di mettere alla prova la delicatezza della presunta principessa. Ordina alla servitù di preparare un letto con ben sette materassi, e sotto il primo materasso - quello in fondo alla pila - pone di nascosto alcuni piselli secchi. La ragazza ringrazia per l'ospitalità e si ritira a dormire.

La mattina seguente, con un bel sole a illuminare il cielo, la giovane esce dalla stanza. La regina le chiede subito: "Come hai dormito, cara?" "Terribilmente", risponde la ragazza. "È come se avessi dormito sulla roccia. Questi materassi sono davvero scomodi, non so come riusciate a dormirci sopra!" In quel momento, la regina capisce di avere a che fare con una vera principessa. Non passa molto tempo prima che il principe e la giovane si sposino e, come si suol dire, vivano felici e contenti. (Anche se ho qualche dubbio, e ora vi spiego il perché.)

Ero nel grande salone di casa a Milano e non ricordo come, ma io e i miei genitori finimmo a parlare di questa favola. La cosa più stupefacente furono le due diverse interpretazioni che emersero dalla storia. Uno dei due sostenne che "La principessa era così sensibile, con una pelle così fine e un'anima così delicata, da sentire persino i piselli sotto sette materassi". L'altro invece affermò: "Ma no, è evidente che non è possibile sentire tre piselli sotto sette materassi. Il fatto stesso che la principessa si sia lamentata di sette materassi dimostra che è una principessa! La regina ha capito che era una principessa perché, nonostante avesse tutto per dormire alla perfezione, si è lamentata comunque!"

Come è possibile che due interpretazioni così diverse possano emergere dalla stessa storia? Questo è, come ho già accennato, il potere dell'attribuzione. Ma è anche il potere della lettura. La lettura è un atto creativo, che genera in chi legge idee, visioni e morali singolari, specchi del nostro io. Nel processo di lettura non c'è "imposizione" del pensiero, ma piuttosto "creazione" del pensiero. Leggere significa libertà, crescita, autonomia. È l'esperienza più vicina che abbiamo al vivere qualcosa, senza i rischi annessi.

Quindi leggete! Leggete! Leggete! Chissà, forse una storia già letta potrebbe rivelarsi, dopo una rilettura, una storia completamente diversa.

Alla prossima pagina

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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12 comments on “#046 Interpretare "La Principessa sul Pisello"”

  1. Ed è proprio questa la magia della letteratura!
    Offrire a ciascuno di noi con occhi diversi, ipotesi diverse...
    Naturalmente io da bambina propeso per l'ipotesi di una principesca pelle candida e delicata... complice il coloratissimo disegno sul libro di fiabe che annullava la forza di gravità dei sette materassi!

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  2. Condivido pienamente l'invito a leggere e rileggere perché l'interpretazione personale di qualsiasi testo può modificarsi nel tempo e nello spazio, sfumature che non si avvertono nella prima lettura si percepiscono successivamente. Come sempre bravo Flavio!!

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  3. Rileggere a volte è ricostruire un racconto quindi non smettiamo di leggere e approfondire grazie Flavio Parenti per questo discorso 🙏☺️ leggere è liberta' e autonomia

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  4. Ciao Flavio, credo di concordare con la seconda versione della storia in ogni caso di ogni storia vi sono sempre diverse versioni in base al punto di vista di chi l'osserva

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  5. Si è vero, rileggere i libri è sicuramente un buon consiglio.
    La prima lettura a volte ci fa focalizzare su determinati contenuti perché magari siamo proprio noi a volerli trovare ma questo ci fa trascurare il resto che è altrettanto valido.
    Grazie per questa pagina. ☺️

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  6. Bellissime le tue spiegazioni attraverso la favola... E grazie per i tuoi consigli sulla lettura❣️👏👏👏😍✨

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  7. Non ho mai pensato ad una diversa interpretazione, forse perché non mi è stata mai particolarmente
    simpatica, riflettendo sai non riesco a localizzarla in nessuna delle due teorie, forse ne troverò una tua mia...

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  8. Quanti libri letti in gioventù con un giudizio così così poi ripresi e rimanere piacevolmemte coinvolta tanto da amare i loro autori (Pavese ,Celine,Dostojevskij.Ciao👋

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  9. Ciao, Flavio.
    Bellissime le favole del passato e quella che tu citi... beh, non è da meno!
    Si', è vero, a volte, vi possono essere diverse interpretazioni.
    E' bello confrontarsi anche su una lettura...
    E poi si sa, chi ama scrivere, deve divorare libri...
    Alla prossima,
    Cinzia

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  10. Conoscevo questa storia da piccola e non capivo come sentisse qualcosa sotto tanti materassi ipersensibile lei o dispettosi o provocatori gli .ospiti.questioni di punti di vista.A volte capisci una storia dopo anni che l hai letta non nuoce rileggere una storia e in un certo senso rileggerla grazie Flavio Parenti 🙂 grazie

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  11. Hai proprio ragione, Flavio. Quando avevo sedici anni, lessi Anna Kerenina per la prima volta. Il giudizio fu negativo (per fortuna non esistevano i social sennò mi sarei dilungata in una teoria di scempiaggini senza capo ne coda, però adatte a una sedicenne). Rilessi il romanzo a 40. In un certo senso ne fui quasi obbligata per via degli studi.........ebbene, ora penso sia una Capolavoro.
    L'atto creativo di un romanzo, non c'è nulla da fare, si completa col lettore e la storia può prendere un senso che è così sempre diverso pur nell'uguaglianza.

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