Sono nato come informatico.
Non ve l'ho mai raccontato, ma prima di studiare recitazione al Teatro Stabile di Genova, aspiravo a creare videogiochi. Ho sempre desiderato intraprendere quella carriera. Mio padre è un imprenditore, così come lo era mio nonno. Ci fu un tempo in cui mio nonno Pietro costruì un ristorante con le sue mani, un locale che divenne uno dei migliori della città. Mio papà ha creato il suo mondo di indipendenza attraverso l'informatica. E io ho sempre voluto seguire le sue orme. Mia madre mi ha sempre spronato all'eccellenza, a essere irreprensibile. Perciò, per imitazione, ho sempre sognato di essere indipendente, di riuscire a fare ciò che desideravo. Ho fallito molte volte, ma a volte le cose sono andate bene. L'azienda di videogiochi, per esempio, è un esempio di cosa possono offrire talento, opportunità e un pizzico di fortuna ai coraggiosi.
Oggi voglio parlare del self-publishing e di come affronto questo processo - non dal punto di vista dello scrittore - ma da quello dell'imprenditore. Ho iniziato a studiare il settore a gennaio 2023. Sono passati otto mesi durante i quali ho osservato attentamente cosa stava succedendo negli Stati Uniti e come si muovevano gli scrittori indipendenti.
Oggi vi svelerò i segreti che ho scoperto su come dobbiamo fare marketing per il nostro libro.
- Avere un sito web. Il sito è la nostra casa. È il luogo in cui abbiamo il controllo totale, dove se un giorno un social network, una piattaforma o chiunque decide che non siamo più i benvenuti, possiamo sempre tornare. È il luogo dove ci potranno sempre trovare. Il sito è il posto in cui ci presentiamo e presentiamo i nostri progetti.
- Ora che abbiamo un sito web, dobbiamo creare una mailing list. Si tratta di persone che sono interessate a ricevere da noi notizie relative ai nostri libri, ecc. Non è facile attrarre persone, il modo migliore per farlo è offrire qualcosa in cambio, qualcosa di gratuito, gli americani lo chiamano il "lead magnet". Una storia breve? I primi cinque capitoli in formato audiolibro? Poesie? Scegliamo noi, ma sia strettamente legato a quello che si aspettano da noi: cioè qualcosa di scritto.
- Ora che abbiamo persone nella mailing list, non possiamo dimenticarci di loro! Sono le persone che ci hanno dato la loro fiducia, che ci hanno fornito nome, cognome e indirizzo email, si aspettano qualcosa da noi. Qualcosa di bello. Qualcosa di scritto. Ecco dove entra in gioco la newsletter. Ogni tanto, in base alle nostre capacità di produzione (l'importante è essere consistenti, sempre lo stesso giorno, sempre la stessa ora), scriviamo agli iscritti alla mailing listi che ci seguono qualcosa che sia personale, ma anche utile. Qualcosa che sia in sintonia con la nostra carriera di scrittori. Che abbia a che fare con i temi che trattiamo, con il desiderio di emozionare a parole coloro che ci seguono. Queste email che invieremo saranno apprezzate e permetteranno a coloro che ci vogliono seguire e conoscerci meglio, di interagire con noi e di attendere con ansia il nostro prossimo scritto.
- Abbiamo un sito, abbiamo la mailing list e scriviamo le nostre newsletter. Ottimo. Nel frattempo abbiamo anche terminato il libro, fatto l'editing, formattato, trovato un buon copertinista. (Nessuno ha mai detto che pubblicare da soli sia facile). Ora è il momento di fare pubblicità. Creiamo una pagina sul nostro sito dove presentiamo il nostro libro, scriviamo, disegniamo, invogliamo chi visita quella pagina a sfogliare le pagine del nostro libro. Appena il libro è disponibile su Amazon, mettiamo in moto la nostra newsletter, i nostri social network, i nostri contatti. Facciamo sapere, in modo organico, che il nostro libro è disponibile. Cerchiamo di far accedere il più alto numero di persone alla nostra pagina su Amazon. Se possiamo permettercelo, possiamo fare pubblicità a pagamento sui social network, ma è un'arte difficile e soprattutto non è efficace quando si ha solo un libro.
- Il nostro libro è uscito, la nostra mailing list cresce. Chiediamo ai nostri lettori di lasciare una recensione su Amazon e di seguirci con la nostra newsletter o sui social. In questo modo, al prossimo libro, saranno con noi (a patto che il nostro libro sia stato di loro gradimento, ovviamente).
Ora, vi lascio l'ultimo segreto, quello più importante, quello che supera tutti gli altri: scrivere il prossimo libro, andare avanti e ripetere questo processo raffinandolo ogni volta. Continuare fino a che non funziona.
Potrei entrare in ogni punto e scrivere altri 10 articoli per ognuno di essi. Forse lo farò, se vedo che è utile per gli autori che decidono di prendere questa strada. Se avete altri suggerimenti, oppure delle domande, vi aspetto nei commenti.
Alla prossima pagina.