Flavioparenti.

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DIARIO d’ARTISTA

Strategia della fiducia

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La teoria dei giochi. Sembra una cosa da bambini, ma in realtà è una delle scienze più complesse che esistano. L’idea parte da un famoso dilemma. Seguitemi, sembra complicato, ma dietro c’è la chiave di volta per capire come si vede il mondo. E alla fine dell’articolo, una sorpresa per chi arriverà fino in fondo.

«Il dilemma del prigioniero»

Ci sono due prigionieri in due celle distinte, che non possono comunicare tra loro. Sanno solo che entrambi vengono interrogati nello stesso momento. I due prigionieri, che chiameremo A e B, hanno due opzioni: cooperare con la polizia o tradire il compagno.

I risultati possibili sono dunque tre, a cui segue un'assegnazione di punteggio:

1. Entrambi collaborano: in questo caso entrambi guadagnano 3 punti.

2. Entrambi tradiscono: in questo caso entrambi guadagnano 1 punto.

3. Uno collabora, l’altro tradisce: chi tradisce guadagna 5 punti, chi collabora 0.

Questo dilemma, così semplice all’apparenza, cela il funzionamento delle relazioni interpersonali tra gli esseri umani nella società, ponendoci davanti alla domanda: «Come mi devo comportare nel caso in cui mi tradiscano o collaborino con me?»

Vi faccio un esempio: il famoso «porgi l’altra guancia» che spesso sentiamo dire si potrebbe tradurre in «se qualcuno ti tradisce, tu continua a collaborare con lui», oppure «occhio per occhio, dente per dente» vorrebbe dire «se qualcuno ti tradisce, tradiscilo pure tu».

Insomma, è un dilemma che è stato affrontato nei millenni da molte società, sotto molti aspetti: morali, spirituali, legali.

Tra gli anni ’70 e ’80 sono state fatte simulazioni informatiche per testare quali fossero i comportamenti che, sul lungo termine, ottenevano il punteggio più alto.

Chi ha vinto, secondo voi? Chi ha collaborato sempre? Chi ha tradito sempre? Chi ha fatto un po’ e un po’? E con quali proporzioni?

Come vedete, piano piano si fa sempre più manifesto quanto questo dilemma sia centrale nella nostra vita. Proprio nella nostra. Tutti siamo stati traditi. Tutti abbiamo collaborato con la persona sbagliata. Ma tutti abbiamo anche collaborato con amici e tradito persone che forse non lo meritavano.

Ed ecco che entra in gioco «Tit for tat», l’algoritmo rimasto nella storia della teoria dei giochi. Il suo funzionamento era semplicissimo (come suggerisce il nome, occhio per occhio). Di base, collaborava, ma se per caso incontrava qualcuno che lo tradiva, la prossima volta che avrebbe interagito con lui, lo avrebbe tradito a sua volta. Per poi dimenticare e ricominciare.

Una sorta di crasi tra «occhio per occhio, dente per dente» e «porgi l’altra guancia»: l’importante è non farsi prendere in giro.

Tra tutte le possibilità, ha vinto Tit for tat. Ha battuto algoritmi che tradivano sempre, algoritmi che non tradivano mai, quelli che un po’ sì e un po’ no (a caso). Insomma, «Tit for tat» sembra essere, in linea di massima, la miglior ricetta di comportamento sano e costruttivo all’interno della società.

Cosa significa? Che se qualcuno ci fa del male (ci tradisce), non dobbiamo perdonarlo subito; dobbiamo prima fargli capire (con il suo stesso comportamento, cioè tradendolo) cosa significa ciò che ha fatto, e poi riaprirci al mondo con un sorriso e continuare a vivere e collaborare, sempre che lo desideri.

Avendo scoperto la teoria dei giochi molti anni fa, è il metodo che tendo ad adottare nei confronti degli altri.

Se siete arrivati fino a qui, vi avevo promesso un regalo: eccolo qui.

Ho scritto una favola, in stile Esopo, che intendo leggere a mia figlia, la cui morale è insegnare quanto «Tit for tat» sia un approccio costruttivo alla vita e alle relazioni con gli altri.

Enjoy.

La volpe e lo scoiattolo

C’era una volta una volpe, furba ma gentile, che viveva vicino a uno scoiattolo, intimorito dal mondo e sempre sospettoso.

Ogni mattina la volpe divideva con lui una mela trovata nel bosco. Lo scoiattolo, però, pensava: «Meglio tenermi tutto per me!» e un giorno non lasciò nemmeno un morso all’amica.

La volpe, sorpresa, decise di fare lo stesso il giorno dopo: portò la mela, ma se la mangiò tutta, senza lasciarne nemmeno un pezzetto allo scoiattolo.

Lo scoiattolo, rimasto affamato, comprese quanto fosse triste essere traditi da un amico. Così, il giorno seguente, quando la volpe tornò con la mela, subito propose di dividerla, come ai bei tempi.

La volpe, vedendo il gesto, sorrise e accettò, tornando a collaborare.

Da allora i due impararono una regola d’oro: «Io comincio con la gentilezza, ma se mi ferisci, ti mostro come ci si sente. Poi, però, sono pronto a perdonare.»

Il bosco tornò pieno di mele condivise e di risate. E ogni volta che qualcuno dimenticava la lezione, la volpe diceva:

«Ricorda, amico mio: chi sa rispondere col giusto equilibrio tra fermezza e perdono, non perderà mai.»

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85 commenti

  1. Grazie sei molto gentile, ti seguo su il paradiso delle signore e sei fantastico anche se il tuo personaggio a suo tempo mi ha creato non poche tensioni. Ti stimo come attore.

  2. Il mio “mantra” è: se fossimo a parti invertite come mi sentirei? E quando ho visto atteggiamenti o sentito parole che avrebbero potuto non necessariamente ferire ma anche soltanto essere fraintesi per comportamenti cattivi ho ricordato che ogni azione,ogni parola hanno un soggetto che emana e un soggetto che riceve e i due soggetti nella realtà possono trovarsi ad essere a volte emananti e a volte riceventi. Di contro ho la tendenza a non perdonare facilmente chi mi ha fatto un torto specialmente se quel torto mi viene fatto da chi conosce bene il mio modo di pensare

  3. Bello arguto il tema ! Ci presenti un dilemma che incontriamo spesso. Io ho 2 reazioni 1) ignorare e allontanare (con ritorno aperto ma attento) questo nella vita sociale; conoscenti, amici... parenti 😁 2) al lavoro invece reazione immediata con forza e evidenze. Per poi magari andare a bere il caffè, continuando con scherno e ironia. A fine anni '90 lavoravo in una multinazionale USA, ci mandarono una specie di analista di un famoso studio di NY (ho ancora il biglietto da visita). Fummo "analizzati" in tre: io delle vendite, uno degli acquisti, uno della produzione. Tutti vuotammo il sacco l'un contro l'altro armato. Ma siccome questo si faceva già alla riunione giornaliera mattutina, quando l'analista ci richiamò, uno per uno, per dirci quello che ognuno aveva detto dell'altro, non ci furono reazioni. Ci evidenziò dove correggere, cercò di smussare, conciliare e se ne andò. Cambiò nulla. Ovviamente non sono senza peccato, ma lo so. Ora in pensione mi dedico ai nipoti, anzi, grazie per la bella favola, che farò ascoltare stasera, dalla tua voce alla mia nipotina, stessa età di tua figlia. Che sorpresa le tue risposte vocali !! 😊

      1. Grazieeee ! Eh sì, come sempre è il contesto che conta. Poi ti farò sapere i commenti di Greta alla tua favola. Buona serata e grazie ancora per questa bellissima risposta ❤️

  4. Stimatissimo Flavio , applico da tempo la regola adottata dalla volpe perchè penso che solo cosi chi ferisce, a sua volta, poi deve provare sulla propria pelle la stessa sofferenza ed imparare che il rispetto è fondamentale. Ci saranno sempre i recidivi ma a lungo andar si convinceranno che la strada da perseguire è quella della lealtà.
    Grazie per quello che ci doni e per la possibilità che ci dai di riflettere anche sul nostro operato.

  5. Interessantissima Grazie Flavio, ogni tanto ci vuole qualcuno che ci ricordi che nella vita non accadono sempre alla medesima persona i tradimenti ma un po’ a tutti, molto interessante come fiaba, altroché fiaba è vita reale .. grazie Flavio x avermi fatto rivivere alcune situazioni in cui avrei dovuto comportarmi così, non è mai troppo tardi l’ho acquisito come un esempio di comportamento educativo alla nostra o mia indole molto buona ma in fondo non stupida , non volevo creare problemi invece li ho creati a me stessa … con ciò mi hai fatto del bene Grazie di cuore ♥️

  6. Ciao Flavio, mi è capitato diverse volte di essere tradita... sarà per il mio carattere, sempre pronto a venire incontro a tutti?! Lì per lì ci rimango male,poi cerco di fare capire che sono buona ma non fessa e, se la persona non capisce, poi comunque perdono, anche se non dimentico e quella persona non sarà una delle mie frequentazioni preferite. Se invece la persona capisce e ci ripensa, allora il rapporto prosegue bene come prima. Complimenti per la favola e per tutto ciò che scrivi. Un abbraccio!

  7. Ciao Flavio!
    Incosapevolmente ho sempre applicato la regola del "Tit for tat" e lo scopro grazie a te. Ultimamente il messaggio non è arrivato o meglio con questa amica non ha funzionato...ora sorrido e vado avanti, ma ancora, ogni tanto, fa male. "Tit for tat" tutta la vita! Bella la favola. Grazie!

  8. Ciao Flavio!
    Bella la lettura e dolcissima la favola della volpe e scoiattolo!
    Io sono al parere di perdonare sempre ma senza dimenticare mai!
    Non sono il tipo di fare la stessa cosa a loro per farli capire.
    Forse sono troppo buona ed educata
    Grazie !

  9. lunedì ho saltato la lettura ma eccomi qui...bella la favola, molto, mi piacerebbe riuscire d essere un po' come l volpe ma se tradita per me le cose cambiano e pur tornando a rapporti apparenti dentro di me non dimentico e resto in guardia. grazie e buona settimana

  10. Ciao Flavio
    Bel articolo questo. Possiamo dire comunicando com lá storia o meglio lê
    Storie dall'inizio dele mondo Che sempre tra lê citta e il potente dei supremi c'erano i suditi Che sempre bassavano lá testa davanti o sioi superiores . Mentre Olá ruolo dele tempo si passava o sentimenti do sconfofa imcommimciavano.
    Fiducia, furbita e astuzia sono strategie Che bivome Bella mente dei essere umani.
    La Fabiano Della bolor e fantastica perche ci porta a situazioni e resultado incredibole fim Oggi.
    Mo Fermo qui.
    Uma felice settimama.
    Ciao e grazie sempre per Il tuo.

  11. Mi piace moltissimo come racconti.Sono una nonna e adesso sei tu a raccontare le favole a me.Ho sempre raccontato ai miei 4 nipoti(ormai adulti) tante favole e a loro lasciavo trovare la morale.Era un bellissimo gioco e una bellissima intesa.Ormai sono grandi e tutto è perduto e dimenticato! HAI ME i nonni non servono più!!!!

  12. Mi piace molto la fiaba...parlare di gentilezza oggi è molto molto difficile da comprendere...complimenti tu ci sei riuscito in maniera egregia. Credo che solo un animo gentile riesca a trasmettere un messaggio come questo.Grazie

  13. Importante è perdonare se stessi x aver permesso il tradimento.....molte volte, alle rabbia si somma il dubbio su di te e sulle tue possibili mancanze.

  14. La tua storia ha scovato nella mia memoria qualche ricordo di scuola un po sfocato sulla teoria dei giochi e sulle sue tante applicazioni. Ma trasformarla in deliziosa favola e suggestiva metafora, ha avuto il potere di darle vita e colore. E corpo e senso. Grazie!😊

  15. Ciao Flavio, perdonare assolutamente anche se a volte e' molto difficile.Mollto carina la favoletta.... grazie per questi graditissimi doni!

  16. Ciao Flavio, interessante il tuo punto di vista nel rapporto con l' altro, è un bel dilemma: tradire o perdonare? Trovare equilibrio, come dici tu, non è facile perché a volte ti verrebbe voglia di tradire e non perdonare o viceversa, secondo me dipende dalle circostanze e dalla gravità del tradimento. Comunque farò tesoro della tua saggezza. Grazie sempre ❤️

  17. Parole semplici ma arrivano subito al nocciolo della questione. Sono come dei piccoli respiri che ci dai in questo mondo che "puzza". Grazie. Buon continuo.............

  18. Oh appena letto il nuovo , racconto 🌹🌹 molto bello come gli altri che mi hai mandato . Ora sto aspettando che mi arriva il libro che ho ordinato. Ciao buona giornata caro Flavio.

  19. Perdonare e' difficile ma non impossibile se c'e' la volontà di venirsi incontro..ma ci vuole tempo..molto bella la favola per la tua bambina ma va bene anche per i grandi alla prossima pagina!

  20. Grazie, è arrivata giusta.La mia famiglia si trova in una situazione complicata e le tue parole mi danno uno spiraglio di luce.
    .

  21. Bellissima favola, costruttiva e, per una volta, senza finale melenso. Bravo Flavio. Ti seguo sempre sulParadiso, sei anche e soprattutto un grande attore. Complimenti

  22. È dura perdonare specialmente se l' altra persona continua a sbagliare.
    Non si può sempre porgere l altra guancia

  23. Sono del parere che a volte bisogna la asciar perdere perché a volte non ne vale la pena fare eo tradire semplicemente perché se così fosse l'altra persona non può essere un amico

  24. Un gesto elegante gentile per fare capire a tutti che la scrittura viene dal cuore e suscita sentimenti veri...grazie.

  25. Ciao Flavio, oggi con l'esperienza di vita che mi ritrovo reagisco con il silenzio, nei confronti di chi mi tradisce o offende la mia persona Ho riscontrato che è efficace come messaggio/ punizione.Ti arriva prima o poi, la domanda, come mai questo silenzio? Risposta: tu sai cosa hai fatto! E lì una scossa alla coscienza gliela dai.
    Poche volte ho perdonato e a persone a cui tenevo tanto.
    Bella lezione la favola.
    Grazie per l'opportunità che mi dai,mi permette di dire pubblicamente ciò che penso.

  26. Condivido il tuo ragionamento, p 6 anni fa sono stata delusa e tradita da una amica che rispettavo e ladoravo come una sorella. Dopo il fattaccio non ci siamo più vedute, nel cuor mio tutto il rancore è svanito. Se per caso la dovessi incontrare,io sarei pronta a dichiararle il mio perdono, anche se, il male che mi ha fatto non lo dimenticherò mai. Il tempo comunque lenisce il dolore e le ferite che ci vengono inflitte. Ho letto il tuo racconto "La volpe e lo scoiattolo", è veramente educativo per la tua bambina ma anche per i grandi. Sei proprio un grande filosofo posso dirtelo? Ciao Flavio al prossimo lunedì.

  27. Molto interessante.Ho vissuto una esperienza del genere ,ho 72 anni ,essere tradita dalla mia socia.Quando ho deciso di perdonare non sono stata capita dalla mia famiglia.Dolcissima la fiaba, educativa ❤️

  28. Ciao Flavio, hai scelto un ottimo argomento su cui meditare.
    Il tradimento é, in genere, una rottura di fiducia....una promessa non mantenuta, una verità taciuta,un sentirsi messi da parte. Il tradimento può essere rumoroso come uno scandalo o silenzioso come una porta che smette di aprirsi.
    Il perdono, spesso frainteso, non è dimenticare, giustificare o far finta di niente. Il perdono non è un regalo all'altra persona ma é un atto interiore e non é un processo rapido e facile....serve silenzio, tempo e qualche brontolio dell'Anima.

    Mi è piaciuta molto la favola...rende bene il concetto.
    Come sempre, grazie Flavio.

  29. Buongiorno Flavio, assai coinvolgente queste righe. Perdono e tradimento. Mi sono sentita direttamente interessata. Grazie.

    Bella la tua favola per la tua creatura.

  30. " ciao Flavio Una pagina che ti fa riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sulla bellezza del perdono."

  31. Ciao Flavio, come stai?
    Non sapevo avesse un nome, ma il «Tit for tat» è la mia filosofia di vita da sempre 😁
    Un abbraccio,
    Margherita.

  32. Bellissima storia. Impariamo dagli errori che commettiamo, come essere leali, sia in amicizia che in amore. Personalmente, sono leale sia in amicizia che in amore. Perdono il tradimento, che sia da parte di amici o partner, ma solo per sentirmi bene con me stessa. Perché quando c'è tradimento, non c'è rispetto, considerazione o complicità... Non sono "occhio per occhio", perché non fa parte di me, ma metto da parte quella persona e vado avanti, perché quando si perde la fiducia, è molto difficile riconquistarla. Mi è già successo, aiutare senza aspettarmi nulla in cambio, e sono sempre rimasta delusa. Quando sono giù, cercano aiuto, ma quando sono giù io, a nessuno importa. Le persone che pensano solo al proprio benessere a spese degli altri sono egoiste. E questo non si allinea con la mia essenza. Sono una di quelle che condivide. Cordiali saluti.

  33. Caro Flavio, prima di tutto grazie perché non conoscevo la teoria dei giochi e oggi mi hai dato la possibilità di imparare qualcosa di nuovo e molto interessante.
    In secondo luogo mi vengono in mente mille spunti e riflessioni.
    Ti faccio una domanda : ti è mai capitato nella vita di essere stato tradito e nonostante hai concretamente fatto passi per far capire a quella persona che ha sbagliato, quella persona non ha compreso il suo errore ? In quel caso il perdono si elargisce lo stesso ?
    A me sinceramente è capitato e più che perdonare l' altro ho perdonato me stessa per essermi messa in una condizione di interazione e vissuto con tale persona . Perdonare a volte è un atto non sempre facile, c'è chi ne è più provvisto e chi meno, poi dipende sempre dalle circostanze... inpltre penso che a seconda del proprio credo ognuno sceglie di praticarlo come meglio crede questo perdono. Penso che comunque non sia qualcosa di immediato ma un percorso intimo e personale e il primo perdono e rispetto debba essere per sé stessi, sennò è un po' una vendetta o un far percepire il senso della perdita a un altra persona sulla base dell' empatia. Ma se l' empatia dall' altra parte non c'è che si fa? In qualche modo si deve pur andare avanti e come dici tu tornare a vivere e al sorriso.
    Comunque il racconto finale per tua figlia è molto bello, apre alla speranza del perdono e dell' empatia e comprensione reciproca tra esseri umani nelle relazioni.
    Un caro saluto e abbraccio

  34. Ciao Flavio,
    innanzitutto complimenti: vedo che non ti 'risparmi' neanche i giorni di festa... Ieri era appunto festa, ma tu sei sempre pronto e puntuale col tuo blog...
    La favola per tua figlia Elettra è bellissima! Hai davvero stoffa.
    Immagino le sia piaciuta tantissimo...
    Baci a lei e alla prossima.

  35. Buongiorno e grazie per la tua presenza. Io sono una "buona e cogliona". sono stata tradita e umiliata da un marito che con il suo comportamento ha fatto ricadere tanto malessere e difficoltà anche su nostra figlia che ha dovuto subirne le conseguenze. Eppure ancora non se ne rende conto. sono decenni che l'ho lasciato eppure, seppur buona, sento dentro una tale rabbia che non mi fa vivere bene. Allora, mi chiedo: forse non sono davvero buona, ma incapace. Dovrei optare per il TIT FOR TAT, forse poi, finalmente, starò meglio!

  36. Ciao Flavio. "dobbiamo prima fargli capire con il suo stesso comportamento, cioè tradendo, quello che ha fatto ". Non mi ci ritrovo. "Amore è tutto ciò che si può ancora tradire", frase un po sgrammaticata di un disegnatore di fumetti che però significava una cosa: non sempre chi tradisce colpisce te, a volte colpisce le persone che ami, a cui tieni più di te stesso. E così ti ammazza, ti mette in ginocchio. E poniamo che chi lo fa non sia un estraneo, un nemico esterno ma proprio chi ti è più vicino, che dovrebbe volerti bene. Che sia sangue del tuo sangue. E che colpisca duro, affondando il coltello con il sorriso e dopo faccia finta di niente, senza volontà o capacità di capire, sentire, amare. Parlare...? Utile... non però a chi nega la verità a se stesso, a chi avrà sempre una scusa per assolversi, senza voler capire di aver procurato un danno. Perché è comodo restare in superficie quando non c'è volontà vera di capire, di amare davvero. E si fa finta di niente. Vedersi alle feste comandate, mandarsi le foto, le faccine. Per cancellare quello che ormai è fatto, detto e che non si può cancellare più se non volendo capire, aprendo il cuore. Il colpo più duro, Flavio, ti arriva sempre da chi ami di più. E per il 2026 e per tutti gli anni che verranno, ti auguro di non ricevere mai un colpo così. Non senti il bisogno di tradire tu stesso, di ripagare con la stessa moneta. Con chi non ha volontà di capire è assolutamente fatica sprecata. Come quella di far comprendere ad un algoritmo la sofferenza. Un salutone.

  37. Mi sono incasinata con questa storia del perdono tutta la vita. Nel senso che volevo trovare pace e cercavo la strada del perdono che, mi dicevano, avrebbe fatto bene prima a me.
    Non era vero.
    Da quando ho smesso - dicendo: qui non si perdona niente; qui si dicono prima le cose come sono andate - va molto meglio, ho fatto passi da gigante

  38. Per come la vedo io, nelle vicende umane non può esistere uno schema "ideale" e "ottimale" di comportamento (che tenda al miglior risultato, tipo). Ci sono troppi fattori ed elementi che muovono il nostro agire: il contesto, gli strumenti psicologici di ognuno, i sentimenti, le debolezze, gli istinti. Potrei "perdonare" una persona ma non un'altra. E, per me, potrebbe essere corretto in entrambi i casi. In fondo, la sfida è anche quella di vedere e capire chi si ha davanti e comprendere i motivi del suo agire. Se sono "in buona fede" o "volontariamente volti a danneggiare l'altro". Lo scoiattolo è stato preso dalla paura della fame, di morire? Ha agito per debolezza? O per egoismo? Era in grado di pesare le conseguenze della sua azione?

  39. Grazie Flavio!
    Toccante la fiaba,ma ancor di piu' la teoria del "tit for tat" mi ha colpito molto.
    Perdonare e' facile per me,ma non dimentico.
    Buona festa dell'Immacolata a te e la tua bella family.

  40. Se mi tradiscono io perdono però non riesco a dare fiducia massima come prima ,se poi mi tradisci di nuovo allora non ci sono più speranze di perdono

  41. Le relazioni umane, come nel diritto, sono un sistema di pesi e contrappesi. La gentilezza è pedagogia, di moda da insegnare all'altro a rispettare i nostri confini, con intelligenza emotiva. Non si tratta di vendetta, ma di proteggersi, lasciando all'altro la possibilità di redimersi, con l'esperienza. Approccio interessante.

  42. How kind of you.
    It is so important to be able to know where to turn to with our own feelings - maybe our betrayed feelings ourselves. To live our own and not just follow others. Being kind will bring a deep satisfaction this way. 🙂 Great Flavio

  43. Con mia grande sorpresa ho appena scoperto che il tit for tat è stato applicato durante la Grande Guerra, in episodi come la Tregua di Natale, che per me ha un significato profondo e ogni volta mi commuove (a tale proposito mi permetto di consigliarti di vedere Joyeux Noël, sempre che tu non l'abbia già visto).
    Ad ogni modo, hai mai pensato di pubblicare una raccolta di fiabe o di aggiungerle come appendice di un tuo romanzo? Sarebbe un'idea simile a quella di Schumann quando ha pubblicato per la figlia l'Album fur die jugend.

  44. Il perdono è considerato un atteggiamento buonista. Nel Vangelo è scritto : se tuo fratello sbaglia e ti chiede perdono, perdonalo. L'accento è quindi sulla consapevolezza di aver commesso un errore, altrimenti un perdono benevolo non avrebbe alcuna efficacia. Potrebbe forse essere utile solo a non nutrire rancore. La sollecitazione canonica a perdonare comunque pertanto non ha alcun senso se chi sbaglia non comprende di aver commesso un oltraggio e procurato disagio. Sasà Ceci

  45. Sono stata tradita da tutti, anche dai miei famigliari,fa molto male, io non perdono, non ce la faccio anche se sono molto credente.bello!il messaggio di oggi fa riflettere

  46. Condivido in pieno ""chi sa rispondere col giusto equilibrio tra fermezza e perdono, non perderà mai.."" Grazie per questa bellissima pagina del Diario

  47. Buongiorno Flavio hai colpito anche oggi con l'argomento. Non sempre riesco a perdonare dipende da quanto rimango ferita. A volte provo ripetutamente a fare notare quello che non mi sta bene. Con qualcuno è veramente inutile. Perciò seguirò il tuo utile consiglio. Quello di fare la stessa cosa a chi ti ha tradito per fargli capire come ci si sente prima di perdonare. Anche se per carattere non ci sono mai riuscita. Grazie e buona festa dell'Immacolata.

  48. Bella la spiegazione del “tit for tat”, una strategia raffinata che non conoscevo e che nella teoria sembra funzionare alla perfezione: tu cooperi con me, io coopero con te; tu mi ferisci, io mi difendo; tu torni alla gentilezza, io ti seguo. È una danza razionale, un meccanismo che promette equilibrio e reciproca fiducia.

    E la favola che la racconta è davvero bella, luminosa nella sua semplicità: due creature che imparano a rispecchiarsi, a modulare i propri gesti in risposta a quelli dell’altro, come se il mondo fosse fatto di scambi limpidi e prevedibili.

    Peccato che nella vita vera, invece, le cose si complicano. Spesso non è la ragione a guidare i nostri passi, ma l’orgoglio, quella forza silenziosa che si insinua nelle ferite e le irrigidisce. L’offesa ricevuta non è mai una semplice mossa sbagliata: diventa un fardello, un marchio sulla pelle, qualcosa che ci ricorda la nostra vulnerabilità. E così il perdono — che in teoria sarebbe solo un piccolo gesto di ritorno alla cooperazione — diventa un’impresa quasi eroica.

    La realtà ci insegna che gli esseri umani non rispondono in modo immediato e simmetrico, come in una formula. A volte rimaniamo bloccati nella difesa, a volte reagiamo troppo tardi, altre volte ancora restiamo prigionieri della nostra stessa rigidità. Eppure, nonostante tutto, c’è una bellezza sottile nella consapevolezza di questo limite: accorgerci che perdonare non è debolezza, ma libertà; che rompere il ciclo dell’orgoglio richiede più coraggio che insistere nella ritorsione.

    Forse è qui che la favola ci parla davvero: non perché descriva il mondo così com’è, ma perché indica come potrebbe essere, se riuscissimo a sospendere per un attimo il nostro istinto di difesa e a scegliere, almeno una volta, la prima mossa gentile.

  49. Caro Flavio mi ricordavo la teoria dei giochi ed il dilemma che ne scaturisce è davvero interessante e porta molti interrogativi sulla tematica di tradimento e perdono.Mi pongo benevola davanti alle altre persone anche quando si comportano in modo poco piacevole sperando che capiscano e cambino ma non è sempre così.Alterno perdono e rabbia perché non mi piace ferire le persone. La maggior parte delle persone porta pesi e sofferenze e in prima istanza meglio essere gentili.

  50. Io perdono a prescindere perché ritengo che se mi fanno del male certamente soffro molto,ma prima o poi chi me la fatto prenderà coscienza ed è li che ci sarà giustizia per me,o forse no ma non importa io sono a posto con me stessa.

  51. Ciao Flavio che bello mi hai hai portato alla memoria la favola di Esopo...che porta la sua morale.. Comunque quando qualcuno si comporta male con me,mi tradisce gli faccio notare con il mio comportamento molto più distaccato e assente il suo modo di fare..poi si può ricominciare.. Grazie per questo pensiero così illuminante.Ti vedrei bene a scrivere favole.

  52. Non è facile perdonare..... Mia mamma diceva sempre : io perdono ma non dimentico... L'ho compreso anni dopo cosa intendesse... Grazie mille...

  53. Magari fosse così semplice. Il tradimento rende instabile il rapporto di qualsiasi tipo esso sia quindi il senso di insicurezza non mi permetterebbe più di essere me stessa. La fiducia tradita fa molto male.

  54. Buongiorno Flavio,
    come ogni lunedì leggo con molto interesse la tua pagina settimanale.
    Stamattina è stato molto piacevole leggere la tua "favola" che secondo me non dovrebbe leggerla soltanto tua figlia ma tutti i bambini ed i loro genitori e credo tantissimi adulti, uomini e donne, che molto spesso fanno finta di non capire cosa significa tradire un'altra persona che sia marito, moglie, compagna, compagno, amico o amica, figli o figlie, colleghi di lavoro...

    Grazie sempre per quello che scrivi perché ogni volta mi fa riflettere anche su me stessa

    Buona giornata

    Marina

  55. Non sempre si può perdonare un traditore,che imperterrito continua a tradirti per troppo tempo.Tu lo perdoni una volta e lui continua a tradirti ancora.Allora ,anche se ritorna da te,tu non lo guarderai mai come una volta e dentro di te ricorderai sempre chi è.

  56. Non è facile fare capire l'errore,e il non perdonare fa soffrire...fare come nella favola sarebbe bellissimo..
    Ma ormai il più della volte ci troviamo di fronte a barriere che impediscono al cuore e alla mente di recepire i messaggi di ricerca di una nuova possibile fratellanza.
    Natalia

  57. Bella storia mi è piaciuto molto questa condivisione e tradimento e concordo con te . Io cerco di esser sempre nel giusto e non tradire ma a volte uno nn lo fa apposta e sta co sta stare nel mezzo è la cosa più giusta. Alla prossima!!

  58. È sempre un piacere ascoltare queste tue “ chicche”. Fai iniziare la giornata con il piede giusto per affrontare al meglio tutto ciò che si presenta. Grazie .

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