Come gestire le critiche costruttive per migliorare la creatività?

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Come gestire le critiche costruttive per migliorare la creatività?
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Come Gestire le Critiche in Maniera Costruttiva?

Questo è un argomento delicato, specialmente per i romantici, quindi se siete tra coloro che tendono a prendere tutto sul personale, allacciate le cinture perché si prospetta un viaggio sulle montagne russe.

La critica. Quella maledetta critica. Come diceva Alberto Sordi, "i critici che devono fà? devono criticà". Quindi, prima di tutto, se la critica proviene da una fonte affermata, da un vero critico, che capisce il processo creativo, egli merita tutta la nostra attenzione. Siamo qui per migliorare, questo è il primo punto da ricordare. Nessuno di noi è perfetto. E mai lo sarà, come vi direbbe Argo, uno dei protagonisti della Divina Avventura.

Pertanto, quando affronto un commento, una critica, cerco di avere l'approccio più costruttivo possibile. Leggo, analizzo, cerco i miei errori. È faticoso! È incredibilmente doloroso! Essere consapevoli delle proprie debolezze, delle proprie imperfezioni è per me fonte di grande frustrazione. C'è qualcosa dentro di me che anela solo all'applauso, lo desidera intensamente. Quando recitavo accanto a Mariangela Melato in Madre Coraggio e i suoi figli, mi colpiva sempre il suo desiderio finale di applausi. Aveva bisogno di quell'approvazione, era il motivo del suo essere lì. Ecco, penso che molti artisti siano attratti dal conforto dell'applauso. Ma dobbiamo cercare anche la critica, perché è lì, come direbbe Overton, che si trova la crescita. L'ignoto.

Tuttavia, c'è un ma.

In questo nuovo mondo, in questo forum collettivo dove ognuno è sia produttore che consumatore di informazioni, cioè internet, tutti hanno lo stesso valore. Siamo tutti uguali di fronte al temibile algoritmo! Ogni opinione è valida, ogni giudizio è valido e non può essere messo in discussione. Ma è giusto? Valiamo davvero tutti allo stesso modo? Direi di sì, se tutti fossimo sinceri e non ci si mettesse di mezzo l'aspetto più Macchiavellico dell'essere umano. Quel "mors tua vita mea" che sembra alimentare alcune persone.

In quel caso, l'opinione del recensore non nasce dal desiderio di esprimere un punto di vista, ma da quello di manipolare il lettore. Dicendo non ciò che pensa, ma ciò che vorrebbe che gli altri pensassero. Una forma di manipolazione in cui usa quel poco di autonomia che gli è rimasta per ferire l'autore e sentirsi, per qualche istante, importante, prima di essere nuovamente dimenticato e precipitare nel baratro della frustrazione. Ho ricevuto una recensione simile poco fa, al lancio del libro. Penso che sia un rito necessario e inevitabile.

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Inoltre, e questo vale per gli scrittori su Amazon, avere critiche negative è molto utile, perchè danno credibilità a quelle buone. Quindi, ben vengano le critiche negative!

Come dice Jeff Bezos: "nella creazione di Amazon, non ho mai pensato alla concorrenza, ma solo al cliente." Parafrasando questa affermazione capitalista, nella mia carriera poliedrica, non ho mai pensato alla concorrenza, ma sempre allo spettatore. A voi. Quello è l'unico legame che mi interessa.

Le recensioni del libro stanno arrivando e sono eccezionali. Io non posso che ringraziare ciascuna/o di voi che mi ha lasciato meravigliose parole. E approfitto di questo spazio per fare un cenno a chiunque non l'abbia ancora lasciata di farlo. Perchè sarà d'aiuto al libro per farsi conoscere:

Detto questo, concluderò con un consiglio che mi diede uno sceneggiatore Hollywoodiano che incontrai a Los Angeles, durante una festa a Venice Beach. "Il metodo dell'hamburger". Quando vuoi fare una critica, usa il metodo dell'hamburger. Tre strati. Un complimento/Una critica/Un complimento. In questo modo, chi ti ascolta sarà più incline ad accettare la critica.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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