Benvenuti nel mio nuovo sito, spero che vi piaccia 😊 Ora sarà più semplice discutere, commentare e condividere idee insieme. Non vedo l’ora!
L’avventura artistica è un salto nell’ignoto: recitare, scrivere, cantare, dipingere. La creatività, in fondo, è intrinsecamente legata all’esplorazione dell’ignoto.
Per quanto riguarda la scrittura, avere personaggi, temi e ambientazioni ben definiti non è sufficiente per intraprendere con metodo un viaggio nella fantasia. È fondamentale creare un bagaglio di informazioni, pensieri, passato e futuro per non perdersi e non dissolversi nell’infinito. In altre parole, serve conoscenza per affrontare l’ignoto, e questo è ciò che più mi affascina nell’arte: la ricerca.
La ricerca arricchisce non solo il mio lavoro creativo, ma anche me stesso. Quando recito o scrivo, mettermi nei panni di personaggi diversi mi permette di acquisire nuove prospettive sulla realtà. Nel caso del mio ultimo romanzo, gli studi intrapresi si dividono in due categorie: quelli sulla meccanica della scrittura e quelli sul contenuto.
Mi sono aggiornato sulle ultime tecniche narrative riguardanti la strutturazione della storia e mi sono immerso in letture sul tema dell’aldilà, dalle esperienze extracorporee alle Near Death Experiences (NDE). Ho esplorato un campo affascinante, ricco di aneddoti ma privo di prove certe, un terreno metafisico e pericoloso.
Non mi sono limitato alle “classiche” religioni monoteiste, ma ho approfondito anche concetti più astratti come le vibrazioni, l’anima, le filosofie orientali e persino la fisica quantistica. Qualche mese fa, ho avuto l’opportunità di partecipare a un festival sull’innovazione e la scienza, dove ho discusso con il project manager della sonda Cassini e un esperto di integrazione tra buddismo e tecnologia. Immaginate che discussione appassionante è nata, in un territorio comune ma astratto, personale e allo stesso tempo universale: l’ignoto, ciò che non si può sapere e che sta oltre la scienza, almeno per ora.
Tutte queste esperienze hanno arricchito il mio romanzo, che è una manifestazione dei miei pensieri, paure ed emozioni. Il mondo della divina avventura è complesso e pervaso da un passato non detto che emerge lentamente agli occhi sbalorditi dei protagonisti. Ho dovuto quindi studiare il passato, tutto ciò che era accaduto prima dell’inizio della storia, una trama lunga e intricata.
I l romanzo porta con sé una consapevolezza: quando il passato emerge, il presente si trasforma sia per i protagonisti che per il lettore. Ho cercato di restituire al lettore quella sensazione magica dell’infanzia, quando tutto sembra incantato. Con l’avanzare dell’età (e della lettura), ciò che era magico diventa spiegabile scientificamente, ma questo non sminuisce la magia, anzi, la innalza, perché le domande si moltiplicano ancor più. La conoscenza è un percorso senza fine, poiché, come diceva Socrate: “Più so, più so di non sapere.”
Alla prossima, Flavio
Grazie 🙏🙏🙏🌹❤️
Bellissimo blog Flavio grazie!
Premetto che ho una laurea scientifica e conosco meglio la chimica della “spiritualità”. Detto ciò, ci sono cose che non si possono spiegare. Quando fui operata la prima volta, ebbi un arresto cardiaco. Ricordo di essere morta, di vedere le persone intorno e poi di essere diventata “luce immersa nella luce” dove però la parola luce è riduttiva.
Sinceramente non so se io abbia avuto un’esperienza di premorte o morte. Però, da allora, consiglio a tutti di morire almeno una volta nella vita perché poi si cerca di vivere più intensamente. E ci si inalbera se il tempo scivola via senza aver realizzato i sogni più importanti.
Molto interessante… credo che noi siamo su questa terra proprio per evolverci e migliorare noi stessi.
Sulle tematiche extra terrene direi sì forse bisogna fare un po’ di attenzione perché c’è un mondo dietro il mondo per così dire , anche io ho avuto modo di avvicinarmi ed è molto affascinante spesso può dare o togliere energia.
❤👏
❤️
Certo che il tema dell’ignoto è davvero come lo descrivi e tocca diversi campi della conoscenza umana e si anche della religione e spiritualità di una persona ma in generale di tutti noi e si il buddismo e la meditazione di intuizioni e ispirazioni ne portano parecchie come le near death esperiences come hai detto tu affascinanti e pericolose come le suggestioni del cinema l’arte e creatività in cui sei un abile esploratore che con curiosità e audacia si avventura in vari campi e noi abbiamo la fortuna e il privilegio di seguire il tuo lavoro che sta dietro il libro.
Grazie per questa preziosa opportunità
Affascinante il mondo dell’ignoto. Proprio perchè non si conosce può essere fonte di insidie e pur essendone catturata ne ho paura. La mente curiosa desidera nuove conoscenze ma anche nuove risposte. Qualcuno disse: “Questo affacciarsi sull’ignoto e lanciare un sasso lontanissimo,
in attesa di udirne un limite o una risposta.” Quell’ignoto svanisce per cercarne un altro.
Si. L’ignoto penso che spaventi tutti, ma in fondo è il sale della vita. Se la vita fosse “risolta” e semplificabile in una formula – non più ignota -, non sarebbe più vita.
Caro Flavio, già ti ho detto che tratti tematiche avvolgenti. L’ignoto….io ho sofferto per molti anni di epilessia fortunatamente leggera e dalla quale sn guarita. Le crisi di questo disturbo, mi hanno fatto conoscere la sospensione dell’essere, il trovarsi in un livello mediano, impalpabile come è accaduto a Bill Viola quando ha rischiato di affogare da piccolo. È uno status che ho fermato in una mia poesia. Ciao Flavio!
Se ti va (e non è troppo lunga) perché non condividi la tua poesia qui? Sarebbe un piacere leggerla.
Complimenti per il sito, l’ignoto mette paura ,ma nello stesso tempo affascina, esplorale tutto quello che non conosciamo ci incuriosisce
Io ne sono terribilmente attratto, come un magnete. Nella crisi c’è la crescita. Un mio maestro un giorno mi disse “è proprio quando dici ‘basta’ che il lavoro inizia.” Ecco, l’ignoto è quel “basta”. E’ quel momento in cui non sappiamo più cosa fare e siamo costretti a fare affidamento a chi siamo davvero, alla nostra anima. L’ignoto è la palestra dell’anima.
l’ignoto è la palestra dell’anima probabilmente si è una metafora che rende l’idea e conferma anche l’idea che non si finisce mai mai di imparare dando ragione sia alla fisica che alla filosofia Socrate ed Einstein nella continua ricerca e desiderio di voler imparare
Che bello questo nuovo sito e poi abbiamo una data d’uscita del libro e la cosa mi emoziona molto. Non vedo l’ora che arrivi il 16 Giugno.
Non dirlo a me 😂
Da agnostica, al tempo stesso ricercatrice di razionalità e di spiritualità, non vedo l’ora di leggere il tuo romanzo ed esplorare i tuoi mondi e le tue scoperte.
Mi piace questo nuovo spazio per conoscere ancora più profondamente il tuo percorso e per confrontarsi.
Grazia Flavio!!!
Grazie a te! Sono contento che lo spazio piaccia. Devo approvare il commento la prima volta che qualcuno posta manualmente, così da evitare spam. Ma dopo l’approvazione, tutto dovrebbe essere più facile!
Flavio viaggio molto interessante nell’gnoto… L’ignoto è quello che secondo me ci affascina ma alla stesso tempo ci trasmette un po’ di paura, è un mondo troppo vasto e con mille sfaccettature… Qual’e il tuo rapporto con la religione? E soprattutto c’è una religione che ti incuriosisce e ti stimola di più rispetto ad altre? Giovanna
Spesso vedo le religioni derivare in infrastrutture di potere e di controllo dell’uomo sull’uomo. Pur se spinte da ottimi intenti, dimenticano lo spirito di generosità iniziale per le quali sono nate. Non lo fanno per malizia, ma perché sono costrette, per via della loro stessa natura, a fare a volte scelte poco consone ai valori che difendono. Per questo motivo preferisco un approccio multi polare, dove l’individuo va a cercare in ogni dove briciole di spiritualità, e poi con l’età e il tempo, si costruisce una propria visione dell’ignoto.
Intanto complimenti per questo nuovo spazio di incontro e discussione che rende più semplice la gestione e fruizione di pensieri.
Articolo interessantissimo perchè parla di ricerca, aspetto che mi ha sempre affascinata iniziando dalla banale ricerca di un’informazione per organizzare un viaggio o una vacanza a quella in ambito universitario. Mi piacerebbe avere qualche suggerimento su come documentarmi sulle nuove tecniche narrative (ad esempio il titolo di un libro). Per quanto riguarda il tema dell’aldilà ricordo di aver letto un testo in cui persone che erano entrate in stato di coma descrivevano la loro esperienza al limite tra vita e morte. Molto interessante! D’altronde questo è un argomento che ha incuriosito l’uomo da sempre. Condivido la riflessione sulla perdita della sensazione magica dell’infanzia con l’acquisizione della consapevolezza, tematica che ho sviluppato appena diciottenne nella mia tesina di maturità dal titolo “La fine dell’infanzia. Perdita o superamento? Aspetti problematici del rapporto del singolo con il mondo.”
Infine non posso non dirti che ho apprezzato moltissimo la citazione di Socrate, uno dei primi filosofi che ho studiato e che mia ha fatto appassionare alla materia filosofica. D’altronde è proprio così: più si entra in una disciplina, più ci si accorge che non se ne sa mai abbastanza!
Pensa che tesina! Incredibile. Si è un tema molto interessante. Quanto la consapevolezza sia foriera di disperazione o liberazione… Per quanto riguarda i titoli da studiare, sono così tanti che non saprei da dove cominciare! Il primo, visto che sei un appassionata di socrate, è sicuramente “La Poetica” di Aristotele, un libro piccolo, ma unico, semplice e classico. Una gemma. Poi, invece andando avanti negli anni, trovo interessante Propp e la sua analisi sulla struttura della fiaba, e più recentemente anche Chris Vogler e Joseph Campbell, con tutti i limiti della loro visione, sono sicuramente interessante. Infine c’è Syd Field e la sua strutturazione in 3 atti.
Un romanzo permette di dare profondità e presente, passato e futuro si fondono e si fondano. Il passato che riemerge in modo imprevisto è sempre oggetto di una nuova comprensione e quindi di una nuova esperienza,anche “scientifica” come sostieni, ma che non toglie nulla alla consistenza del ricordo d’infanzia. Molto curiosa di vedere come si intrecciano le cose e le visioni.
E’ un sottile confine quello tra la nascita della consapevolezza e la perdita dell’illusione. Se colui a cui succede non possiede gli strumenti giusti, rischia di cadere nella disperazione piuttosto che in un rinnovato desiderio di scoperta. Dipende anche dall’età.
La perdita fa parte della vita, anzi é il sale. Questo è il nucleo del messaggio cristiano, ma fa parte di tutte le religioni. Questa consapevolezza può certamente dare luogo a disperazione o a portare molto frutto nella vita di ciascuno.
Già, è la crescita…
“che cos’ è la coscienza? è la bussola dell’ ignoto” (cit.). a volte capita di perderla (o, per meglio dire, di perdersi) e l’ ignoto, in talune circostanze, può fare molta paura. penso che ci voglia anche una buona dose di coraggio per affrontarlo! buttiamoci! 🙃 ciao parenti!
L’ignoto è proprio la paura e, in un certo senso, è vita.
È bello ritrovarti qui a ‘casa tua” , complimenti per il nuovo spazio, hai preparato un bel terreno di opportunità e di arricchimento anche personale , un bel luogo dove nutrire la nostra anima . Lo studio e il metodo sono evidenti in tutte le tue produzioni creative ma con la scrittura ci hai aperto un mondo che non vedo l ‘ora di esplorare ( al momento solo ascoltando )
Eh si, a casa si sta meglio, tutto più facile, più personale. Grazie per i complimenti, ci sto lavorando da molto, anche se questo è solo, come si dice “la punta dell’iceberg” volevo che fosse la punta più bella del mondo 😂. Se ti iscrivi attraverso la pagina della “Divina avventura” riceverai i primi 5 capitoli in audio libro. Ovviamente letti da me!
Già fatto 😉
Il tuo romanzo si preannuncia davvero coinvolgente… E oltretutto le tematiche del trascendente, dell’ignoto e della spiritualità strettamente connessa alla fisica quantistica, sono tematiche che mi appassionano immensamente. Grazie, Flavio, di condividere con noi la Tua Arte e un “pezzetto” di Infinito che si riproduce nel Suo Tutto in ogni frammento e di donarci ogni volta un frammento degli Infiniti – multisfaccettati – “Te Stesso”… 🙏❤
Grazie a te per seguirmi. E se conosci qualcuna/o che potrebbe essere interessata/o a questi temi, così appassionati, è vero, ricorda di fargli un segno e dirgli che esisto. Mi aiuterà un sacco. Più ci avvicineremo all’uscita del libro, e più il discorso si farà avvincente (spero)
Lo farò con piacere, Flavio☺️
Sento che sarà il libro della mia vacanza 🤩
Concordo, sarà una lettura perfetta per l’estate 😉
come già scritto su facebook davvero affascinante tutto il lavoro che fai quando sei immerso nello studio dei personaggi e delle circostanze delle esperienze dei tuoi personaggi sia recitati che ora scritti nel libro davvero grazie per ogni spunto che ci dai per riflettere e pensare su molti temi importanti che affronti
Grazie a te per avermi letto ❤️
Avvincente tutto quello che scrivi potresti aprire una tavola rotonda con tutte le persone che ti seguono per il materiale che studi ed esamini per preparare un lavoro o un progetto di qualsiasi cosa si tratti film fiction libri e poesie e quello che dici in un intervista è una parte minima del tuo bagaglio culturale e umano che hai dentro l’anima .
Sempre fantastico ascoltare i tuoi articoli. Tocchi dei temi che ogni tanto mi accingo ad esplorare. Vorrei trovare qualche certezza, ma più cerco e più mi confondo. E mi convinco che l’unica certezza la può dare solo la fede! Un abbraccio!
Un abbraccio anche a te! E benvenuta sul nuovo sito 😄
Com’ è bello continuare questo percorso, che si fa sempre più avvincente. Complimenti per il Sito, davvero bellissimo. Io intanto ho fatto il pre-ordine del libro “La Divina Avventura”😊
Haha, grande! Grazie mille 🙏 La versione cartacea non posso metterla in pre-ordine, ma sarà disponibile il 16 giugno. Intanto gustati gli audio libri come antipasto…
Mi hai invitata a un salto nell’ignoto… e io ho saltato 🙃
Lo spirito è questo🐲