
Ho iniziato a scrivere il mio prossimo libro. Nei mesi a venire, il mio diario d’artista, noto per tracciare le mie personali idiosincrasie relative ai pensieri più o meno ortodossi dell’arte, si trasformerà in un luogo dove condividerò non la trama del libro, ma le sensazioni e le emozioni che la scrittura mi suscita.
Mi trovo attualmente in una fase successiva alla strutturazione della storia, su cui ho lavorato per più di un mese. Avevo già un’idea in mente e, qualche mese fa, in aprile se ricordo bene, mi sentivo spinto dal mio solito impulso di dover fare qualcosa, e decisi di iniziare a scrivere il mio secondo libro. Addio Avventura, benvenuto Amore!
Tuttavia, non posso ancora concludere. Devo seguire la Divina Avventura, difenderla per mesi come Don Chisciotte e i suoi mulini a vento. Non mi fermerò fino a quando non li avrò sconfitti! Sono perfettamente consapevole che stanno solo girando al vento, non sono mostri. Ma credo che anche Don Chisciotte lo sapesse.
In termini tecnici narrativi, mi trovo in quella fase denominata “il momento del vomito”, dove tutto viene estratto e, anche se può sembrare disgustoso, non importa perché il vero lavoro viene dopo.
Il vomito, questa parola evoca immediatamente un senso di disgusto, un colore nauseabondo. Eppure, il vomito è un atto primordiale, indispensabile per l’artista. Non c’è arte senza vomito, poiché l’arte, tekne, tecnica, è proprio la scienza che trasforma il piombo in oro. In alchimia, esiste la “prima materia” (chi ha letto La divina avventura alzi la mano!) La prima materia – in alchimia – è il materiale nella sua forma più pura, da cui, attraverso vari processi, si può estrarre “l’oro”, cioè la sua essenza.
Lo stesso processo si verifica nell’artista, che, dopo aver delineato il quadro generale (o piccoli dettagli, a vostra scelta), intraprende un viaggio dentro se stesso e vomita, estraendo frammenti di memoria, tempo, dolori e piaceri, da incastonare nella corona che sta forgiando per i suoi re: gli spettatori.
Oggi ho “vomitato” il primo capitolo, mi sono immerso in un “io” che so essere esistito, ma che ora è diverso, eppure così simile.
Sono Luca, sono Tancredi, sono Edoardo, sono Lorenzo. Ma, in fondo in fondo, sono Flavio.
Alla prossima pagina.
Ciao Flavio, sei unico e speciale…. 💖 Buona scrittura e grazie che ci rendi partecipe del tuo fare e pensare !! 🍀
Allora buona scrittura! 😉
Flavio che similitudine!😅😅😅 Rende benissimo l’idea!👍🏻 Curiosa di conoscere questo nuovo viaggio e condividerne le emozioni! 👏🏻👏🏻👏🏻
Non c’è audio
😍😍😍✨✨✨❤️❤️❤️❤️Grazie mille per rendermi partecipe insieme a te in questo tuo meraviglioso viaggio, unico come te che trasmetti la tua anima in ogni parola……. Grazie anche per gli audio…. Sentire la tua voce che narra rende ancora più belle le sensazioni….. 😍✨🔥
Grazie mille f
Buon viaggio nel tuo prossimo percorso!
In bocca al lupo Flavio per il secondo libro, spero che ci sarà una bella storia d’amore in cui dopo un inizio burrascoso ci sarà il lieto fine.😉
Grazie ❤️❤️❤️🙏🌹
Ciao Flavio,
mi fa molto piacere che tu ti stia dedicando al tuo secondo libro, è davvero un’ottima notizia.
Non vedo l’ora di leggerlo…
A presto,
Cinzia e grazie per questo spazio
Ieri ho rivisto uno splendido Raffaello ma cambi in ogni personaggio che ci regali con la tua arte di interprete Luca Edoardo Tancredi Lorenzo e poi torni Flavio Parenti grazie
Bella la tematica della trasformazione della materia per passare dai temi della vita e morte a quelli dell’amore del secondo.Buon lavoro per i prossimi capitoli alla prossima Flavio Parenti 🙂💞
Bellissimo articolo complimenti Flavio eh un lavoro per il tuo nuovo libro in bocca al lupo sono sicura che sara un bellissimo libro ♥️
Già la parola Amore evoca emozioni, sentimenti sconfinati di gioia,di dolore, di meraviglia. Buon lavoro Flavio, sarà sicuramente un’avventura meravigliosa
Complimenti! Sono affascinata solo alla lettura! ❤️😁