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Senzatetto

La prima poesia che scrissi. Fu per un cortometraggio mai girato: un clochard che vedeva passare la gente e gli leggeva l'anima con una poesia...

Ancorato al passato
Proiettato nel futuro.
Ogni volta assillato
Da una noia assassina.
“Solitudine” è il male
E la vita è medicina.
“Abitudine” il virus
Che ti porta alla follia.
Pensi troppo, vivi poco
Senti solo le parole.
Quelle sì che sono tante,
Ma la vita
È una sola.

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