L'inafferrabile leggerezza di colui che cadendo, pensa di volare.

Una poesia sull'amore struggente che tutti ha unito e tutti, infine, abbraccerà.

É prima di tutto col pensiero che si raggiunge la libertà. Le prime mura da abbattere sono le nostre. Ma poi, cosa rimarrà?

L'esistenza è una valanga di eventi. Ma quando inizia davvero? Quando arriva il primo battito d'ali della farfalla del destino?

Un amore di gioventù, un ricordo di leggera freschezza, irresistibile alba della vita.

Amore, resa, desiderio di essere uniti per sublimarsi.

Entrare nell'altro, diventarne parte integrante, crescere insieme, toccare li dove nessun altro arriva. Anche questo è amore.

Dove vanno le promesse dimenticate? Orfane vagano, incapaci di riconoscere i loro padroni, erosi dal tempo.

La prima poesia che scrissi. Fu per un cortometraggio mai girato: un clochard che vedeva passare la gente e gli leggeva l'anima con una poesia...

L'idea è un giavellotto, pronta a squarciare il reale, e aprire nuove porte.

Godere dell'istante, circondati dalle infinite possibilità del tempo e dello spazio.

Non è mai finita. Perché ogni fine non è altro che un nuovo inizio.

Siamo tutti portatori della stessa fiaccola. La morte ci riunisce alla vita.

Una visione fragile, di una bellezza senza tempo, lirica, sognante.

Il velo di Maya. La fede nel metafisico, la consapevolezza dei propri limiti.

Dobbiamo godere del momento, anche quando arriverà l'ultimo. Perché chissà... forse possiamo brillare per sempre?

Non è la quantità, nemmeno la qualità che conta. Tutto è nella nascita: l'anima, l'amore, la magia.

Esplodere. Rompere. Distruggere. Per sentirsi ancor più soli.

Esistiamo, seppur per poco. Facciamo buon uso di questa finestra nel tempo, ardiamo più vivi che mai! Danziamo!

La potenza dell'immaginazione, della scrittura e dell'amore.

Ah... l'uomo che tutti corteggia, pur di poter corteggiar sé stesso ancora un po', il tempo di ricordare chi era prima di perdersi.

A volte, nascondersi nei propri ricordi e contemplare la luna - senza fiato - può salvarci da noi stessi.

Siamo migranti dell'esistenza, alla ricerca di sponde sicure, disposti a tutto pur di fuggire dall'inferno.

La finzione perfetta, stampata tra i fotogrammi della realtà, a volte genera nell'altro una scintilla.

Recitare fa fuggire dietro mille maschere, ma costringe chi le porta a guardarsi dentro ogni volta.

Un sole solo. Solo solo tra i soli.

Basta poco, a volte, perché tutto s'incendi in un desiderio inarrestabile.

Chiudo gli occhi e penso, voglio, desidero, che tutto questo non finisca.

Fluttuo leggero, seguo il vento, mi dileguo, ma rimango.

La necessità dell'ispirazione, il desiderio di amare per creare.

Come si può non cedere alla potente dolcezza dell'amore?

Un momento di magia, una bolla di natura, amore e poesia.

La perdizione delle anime dentro una realtà di pixel, con l'immaginazione ridotta ad uno specchio.

Siamo trottole immobili, sospese in un eterno mutamento.

L'amore salva, eleva e ti incolla al presente.

Un pollicino esistenziale che semina gocce d'anima sulla strada del destino.

Come il coniglio bianco di Alice, inseguiamo di corsa il presente, scordandoci che è solo fermandoci che lo possiamo apprezzare.

Il calore dei corpi, il sudore, l'amore, l'istinto che unisce ciò che mai si tocca davvero.