13 Marzo 2023

Uno, nessuno e centomila

La complessità dei personaggi nella Scrittura

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Uno, nessuno e centomila
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(Vi ricordo che l’articolo può anche essere ascoltato, narrato da me, basta cliccare “il play” proprio qui sopra)

Siamo uno, nessuno e centomila, diceva uno. Oppure era nessuno? No, Pirandello era più di centomila, sicuramente.

Che intendeva dire con questa frase?

Che dentro di noi si nascondono infinite possibilità, infinite personalità, che emergono o si nascondono a seconda di chi abbiamo davanti, come ad esempio uno specchio, un genitore o uno sconosciuto. Siamo sempre diversi, ma siamo sempre noi stessi.

Poi, non parliamo del mio caso: frequento anche personaggi personalmente (recitare in fondo è questo).

Schizofrenia portami via.

Ogni volta che vedete un personaggio in TV o al cinema che io interpreto, quello sono io. Sono davvero io. Perché siamo tutti, uno, nessuno e centomila.

Ed è così anche con i personaggi che scrivo. Alla fine, ogni personaggio rappresenta un lato dello scrittore, una manifestazione, neanche troppo nascosta, del suo desiderio di essere o di fare. I personaggi sono il profondo desiderio di vita dell'autore e sono anche la parte più importante di un romanzo.

Personalmente continuo a leggere una storia perché voglio sapere che fine faranno i personaggi. Mi voglio affezionare a loro, arrabbiarmi con loro, urlargli di non andare da quella parte, ma tanto non ascoltano mai. Non ascoltano neanche l'autore, peraltro.

Spesso, infatti, mi capita quando scrivo di dover sottostare alle volontà del personaggio, anche andando contro alla struttura narrativa. Contro la storia!

È un momento divertente, confuso, ma bellissimo…

Oggi vi parlerò dei due protagonisti del mio libro: Kato, un vecchio uomo alla disperata ricerca della perfezione per amore, per stare nell’eternità con la donna che ama. E Overton, un giovane orfano cresciuto nel violento deserto.

Il primo è un uomo zelante, saggio, ma incapace di raggiungere la perfezione e non sa perché. Il suo cammino sarà nei meandri dell'anima, e il suo risveglio avverrà con la scoperta di domande che non hanno risposta.

Overton, invece, parte dai meandri della terra, dalla rabbia e dalla solitudine, e il suo cammino sarà un'ascesa verso il sole, verso la luce, attraverso le difficoltà dello stare insieme agli altri.

Complementari, opposti, uno, nessuno e centomila.

Ecco chi sono Kato e Overton.

Grazie per avermi letto, e condividete cliccando sulle icone li sotto, aiuterà a far crescere la nostra comunità di menti affini.

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