Il mio percorso

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Il mio percorso
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Nel mio percorso di artista, ho avuto vari maestri. I primi sono stati gli insegnanti, inconsapevoli, quelli che hanno creduto in me. Un professore di arti plastiche in Francia, un giovane professore di matematica in Italia, ma poi, mentre crescevo e trovavo nella vita passioni inconsapevoli, come la recitazione, i maestri si sono manifestati da soli.

È proprio vero il detto che dice che "è sempre l'allievo a scegliere il maestro e non il contrario".

All'età di 19 anni, ho cominciato a cercare attivamente maestri: Insegnanti di recitazione che mi hanno aperto la mente sulle meccaniche (o pragmatiche) della comunicazione umana. E poi registi che mi hanno insegnato la messa in scena, la comprensione testuale, e infine, scrittori e i loro libri e manuali, che mi hanno insegnato il racconto come mezzo di espressione, di sfogo, di liberazione.

La fase registica fu la più difficile. Si svolse al teatro stabile di Genova. Il teatro è un ambiente serio, spartano. Parlo del vero teatro, quello classico. Fui l'allievo di grandi registi, che più che insegnarmi la regia - che per osmosi uno apprende anche osservando il lavoro- mi insegnarono il metodo, ma soprattutto, la disciplina e la resilienza. Me la insegnarono attraverso un rapporto contrastato, doloroso a volte, come quello che guida la mano di un padre benevolo ma severo. Ricordo che spesso andavo a piangere tra un quarto d'ora di pausa e l'altra, per la pressione che non riuscivo a sostenere, per quel mio dover essere perfetto, quel non dover sbagliare mai, che non è altro, alla fine, che una promessa di sconfitta.

Poi, arrivò il momento delle mie regie. Tutto nacque verso i 24 anni. Dopo alcuni anni di assistenze alla regia, decisi di produrre il mio primo spettacolo. Affittai persino un teatro dove invitare tutti. 12 attori, un mese di prove, videoproiezioni, musiche originali! A ripensarci, non so proprio come ho fatto. Dopo quello spettacolo, lo stabile mi affidò le prime regie, una... due... fino alla messa in scena dei miei testi, poi spettacoli in cartellone, ero partito! Penso di essere stato, in quel periodo, uno tra i registi più giovani di tutti gli stabili d'Italia.

E poi, come la piuma di Forrest Gump, il destino mi ha portato verso altre vie. Il cinema, la televisione. Nel frattempo che partecipavo a film e serie, ho continuato il mio percorso produttivo, producendo, scrivendo e dirigendo nell'arco di quattro anni due film e una serie interattiva, oltre ad alcuni cortometraggi. Fu un momento di febbrile produzione, ma anche dell'emergere in me della consapevolezza di quanto ero estraneo al sistema produttivo cinematografico. Producevo, ma non vedevo risultati, e non capivo perché. Qualcosa dentro di me continuava a dire "ma come, prima o poi qualcuno mi vedrà, qualcuno dirà: questo gruppo di giovani è proprio forte, investiamoci sopra!". Ma non successe, e dopo molti tentativi falliti, scavai dentro di me, cercando di capire cosa davvero io volessi, cosa volevo fare, oltre al mestiere d'attore che non mi ha mai del tutto completato.

Volevo qualcosa di mio. Di fertile. Di stimolante.

E mi tornò in mente la mia passione antica: i videogiochi. Io sono un amante di quelli che mi raccontano storie, che mi catapultano in dimensioni immaginarie. E così mi dissi, "e se ne facessi uno io?". In quel momento diressi tutte le mie forze verso la produzione di un'idea: un videogioco in realtà virtuale. Trovai 5 programmatori (sempre a Genova, vedi il destino) con i quali cominciai un'avventura che ancora continua. Produssi, insieme a loro, un videogioco per la realtà virtuale di Playstation e insieme fondammo Untold Games, una società di videogiochi con sede a Genova. L'anno prossimo usciremo con il nostro prossimo videogioco. Sarà un momento speciale.

Poi, dopo aver dedicato soldi e tempo (più di tre anni) allo sviluppo della società, tv e cinema mi richiamarono. Era chiaro che non potevo dedicare tutto il mio tempo ai videogiochi e quindi delegai. Mi fidai dei miei soci. Fu la scelta corretta, poiché hanno, negli anni, reso quel piccolo gruppo che eravamo una realtà con più di 30 dipendenti.

Ma io ero ancora davanti a me stesso. Cosa dovevo fare? Che strada potevo percorrere? Regia? no. Produzione? No. Montaggio/cinema? No. Videogiochi? Nemmeno.

scopri i miei romanzi

Arrivò la fine del 2019, avevamo deciso di andare a vivere a Parigi qualche mese per vedere se qualcosa si muovesse. In quel periodo, proprio mentre ero in aeroplano in direzione della "ville lumière", cominciai a scrivere. Iniziai con una poesia che però si allargò, e nacque in me il desiderio di svilupparla.

Passai i mei giorni parigini a scrivere "La Rovina Dell'anima" un libro di fantascienza che si svolge in una Roma futurista, la storia di un collettore di dati, ma anche la storia di un futuro in cui l'uomo vale poco e niente, in cui il mondo si è spento, pur di accendere le macchine.

In quel momento compresi che scrivere are una strada che volevo percorrere. Ma poi, mi scontrai con le lentezze dell'editoria. Trovare un agente... parlare con Editori che hanno migliaia di manoscritti ancora da leggere e che hanno poco interesse ad investire su uno "sconosciuto".

Così nacque l'idea di andare da solo con il self publishing. Pur avendo trovato un agente letterario, decisi di mollare questa strada, scrivere un altro libro e pubblicarlo io. É così che nacque la Divina Avventura.

Grazie a questa esperienza ho capito molte cose, cosa (forse) funziona, cosa (forse) non funziona. Come procedere in avanti.

"L'anello di Saturno" sarà figlio di tutta la conoscenza acquisita, non solo in questi anni di scrittura e pubblicazione, ma dentro vi troverete la mia regia, la mia recitazione, e persino i miei videogiochi.

Insomma, per tutti coloro che sono ancora alla ricerca di un senso, di una dimensione nella quale sbocciare come fiori, non demordete. Fate, cercate, scoprite. Ci penserà la vita ad unire i puntini.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.
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