La copertina del libro: per molti, dopo il titolo, rappresenta il fulcro, il centro di tutto, l’autentico ingresso nel mondo immaginario dell’autore. Una copertina è un biglietto da visita. Durante le mie ricerche per prepararmi al lancio del libro, ho scoperto che una persona guarda la copertina per soli due secondi prima di decidere se è interessata o meno. Due secondi!
Il tempo di un saluto e la scelta è già stata fatta.
In molti aspetti della vita, pur dando importanza alla ragione e al pensiero elaborato, spesso le nostre decisioni avvengono in un istante, quasi istintivamente. Le nostre scelte sono il risultato di chi siamo e non richiedono ulteriore elaborazione, poiché in fondo “già sappiamo” cosa scegliere ancor prima di farlo. Siamo pre-programmati dalle nostre esperienze, dalla nostra vita e dalla nostra storia. Così si formano i giudizi e i pregiudizi.
Per questo è fondamentale nutrire il proprio inconscio con “cibi” sani. In questo modo, quando non sarà possibile affidarsi completamente alla ragione, la disciplina con cui avete coltivato il vostro sapere vi sosterrà. Detto in altre parole, se continuate a consumare contenuti superficiali e vuoti, come i social media, i reality e altri contenuti basati sulla banalità, non solo state perdendo tempo, ma vi state danneggiando. State nutrendo il vostro inconscio con materiale povero, e quando arriverà il momento di fare quella fatidica scelta, non sarà Platone a guidarvi, ma un qualunque influencer e i suoi selfie in spiaggia.
Tornando alla copertina, vi racconto come ho incontrato il mio copertinista. Forse non tutti sanno che ho fondato, dieci anni fa, un’azienda di videogiochi (http://www.untoldgames.com) che dà lavoro a molte persone e prospera nella splendida città di Genova. Per il primo gioco che sviluppammo, “Loading Human”, abbiamo collaborato con un artista per creare gli “artwork” che avrebbero ispirato i grafici del gioco. Questi artwork sono stati realizzati dal grande Massimo Porcella, artista rinomato e di fama internazionale. La sua formazione nella concept art proviene da master di concept art con la CGSociety, poi diventata CGMA nel corso degli anni. Potete ammirare i suoi lavori qui: https://www.artstation.com/max
L’ho contattato subito per chiedergli se fosse disposto a realizzare la copertina del mio libro, ed eccola qui:

A causa di quei due secondi a disposizione per catturare l’attenzione, la copertina deve trasmettere un messaggio semplice e immediato. Non potevo perdermi nei dettagli, almeno non prima di aver chiarito quale fosse l’energia da comunicare. E voi, cosa vedete? Cosa vi ispira questa copertina? Lasciate un commento e vi risponderò spiegandovi cosa volevamo esprimere noi. Vedremo se l’intento e la percezione coincidono.
La copertina del libro è un elemento fondamentale nella decisione di leggere o meno un’opera. Ecco perché è importante dedicare tempo ed energia alla sua creazione, collaborando con artisti di talento come Massimo. In un mondo in cui siamo bombardati da informazioni e stimoli visivi, avere una copertina accattivante può fare la differenza nel successo di un libro.
Alla fine, come autore, il mio obiettivo è condividere con voi la mia passione e le mie idee attraverso le parole, e la copertina è il primo passo in questo viaggio. Spero che, oltre ad essere attratti dalla copertina, possiate immergervi nel mondo che ho creato e trarre piacere, emozioni e ispirazione dalla mia storia.
Alla prossima pagina
Capisco che si parla di un mondo “alto” dalla presenza di due grattacieli che emergono da iceberg. Per la fisica terrestre, non potrebbe vedersi quello strato di ghiaccio se sopra ci fosse un grattacielo di quelle dimensioni.
Anche la barca a vela è gigantesca rispetto ai due personaggi. Per governarla occorrerebbero più persone. Oppure due che riescono a navigare in condizioni difficili in un mondo che esula dalle leggi.
Osservo la copertina e penso: “Nel mare della vita – che è elemento comune a tutti- c’è chi naviga in yacht e chi in gommone… Ma solo chi riesce a raggiungere la consapevolezza di sé arriva al porto”
Bellissima copertina , infatti quando decido di leggere un libro vengo attratta dalla copertina😘
“…non sarà Platone a guidarvi, ma un qualunque influencer e i suoi selfie in spiaggia”.
Bravíssimo. Proprio così.
Tra te e il mare.
But…you know…sometimes we do things we don’t want to.
Especially when we need to publish a book, right?
I mean, the beach selfies…
“L’autoironia è l’arte di prendersi in giro per evitare che lo facciano gli altri.” O.W 🤣
Il riso di Zarathustra. Così parlai io 😉
Quello che mi colpisce nella copertina del tuo libro è il titolo scritto a grandi lettere. Mi affascina e mi attrae il pensiero che in fondo anche la nostra vita è una divina avventura anche se molti non si accorgono che sono alla ricerca del divino.
Proprio così. Ognuno di noi vive una divina avventura
Ciao Flavio!
Ammetto di aver scaricato l’immagine per poter ingrandire e cercare di captare meglio ogni singolo dettaglio ma, in quei famosi “due secondi” la prima cosa che mi è venuta in mente è stata “Ma certo…Antonioni!”.
Il maestro Antonioni in una delle primissime scene ne “L’avventura”, in particolare durante il dialogo tra la protagonista e il padre, inquadra degli oggetti/sfondi tra loro opposti ma con un significato simbolico. Il padre, regge una Bibbia e alle sue spalle ha un paesaggio naturale; mentre, la figlia alle spalle ha dei nuovi palazzi in costruzione: un contrasto tra vecchio e nuovo.
Nella copertina del tuo libro ho notato che il vecchio saggio ha un abbigliamento che “matcha” i colori della barca a vela (un mezzo così antico ma, allo stesso tempo, così attuale) mentre il giovane ha colori simili agli edifici sullo sfondo e inoltre, quest’ultimo, ha il braccio inclinato, un po’ come il grattacielo sulla sinistra.
Detto questo, la cosa che salta all’occhio è un confronto generazionale sull’essenza della vita, impersonificata dal mare il quale, sia calmo che in tempesta, ti porterà sempre a riva!
Grazie per questa pagina di diario e buona serata!
Wow… hai colto molto del libro, che bello!
La copertina di un libro è un po’ come l’aspetto fisico di una persona: da lì si ha una prima impressione su ciò che si cela nelle sue pagine o nel suo animo. Non sempre il primo impatto corrisponde alla realtà ma sicuramente, nel caso del libro, condiziona la scelta di acquistarlo o meno. Ricordo di aver acquistato “Rosa candida”, quarto romanzo della scrittrice islandese Audur Ava Ólafsdóttir perchè attratta dalla tenerissima copertina di un neonato avvolto in un lenzuolo fucsia. Da quel primo amore per la copertina ho poi amato la storia narrata e letto tutti i libri della stessa autrice. La copertina del tuo libro mi ispira proprio un’avventura, ma fantastica perchè vi sono elementi contrastanti: l’imbarcazione che si muove, ma anche il deserto e quel bianco sullo sfondo (rocce o blocchi di ghiaccio?). I due personaggi sono molto diversi tra loro e sembrano alla ricerca di qualcosa, mentre le torri tagliano il cielo quasi a voler indicare un lato oscuro. Nel complesso la trovo accattivante ma enigmatica e questo è un bene perchè induce a leggere per conoscere il senso di ciò che è rappresentato.
Dopo quanto ho letto se farai dei firmacopie Genova sicuramente non potrà mancare! 😉
P.S. Bellissima la riflessione sul nutrire il proprio inconscio con “cibi” sani!
Per me non potevi scegliere copertina più accattivante, la barca a vela è una delle mie passioni e il viaggio il sogno irresistibile della vita, in tutte le sue declinazioni, che per fortuna, o caparbietà, ho spesso realizzato. In questa bellissima immagine mi sembra di individuare più un ritorno che una partenza, se i due sulla barca a vela sono Kato, l’anziano, e Overton il giovane con i capelli lunghi e vestito scuro… La striscia gialla potrebbe rappresentare le dune situate fuori dalle mura di Baltica, che qui sembrano ostruire l’ingresso in porto, e anche le due enormi torri appaiono come strutture difensive a guardia della città, tipo colosso di Rodi o colonne d’Ercole, ma qui sono tecnologiche e occorre ottenere il loro riconoscimento per entrare. In lontananza si intravede un ponte e la città bianca che sembra la stessa, ma chissà se nel tempo i suoi abitanti si sono chiusi a qualsiasi contatto esterno ? Per i gabbiani in cielo non è cambiato niente e volano verso il mare, quasi incontro all’imbarcazione, come fanno spesso. Intuisco un grosso ostacolo proprio quando sembrava di essere arrivati.
Vedo gli Esseri Umani alle prese con le difficoltà della Vita e la possibilità di sprofondare o librarsi verso l’Alto, dove a simboleggiarne la Bellezza Pura vola l’uccello bianco. C’è davvero bisogno di coltivare il nostro sapere e indirizzare il nostro sentire ad apprezzare ciò che davvero ci migliora
Positività, libertà suggeritomi dalla barca a vela e dal mare, dinamicità dall’acqua, presenza infausta , imprevisto nefasto dalle Torri gemelle. In tre parole contrapposizione tra bene e male. Un salutone Flavio!
E’ molto difficile pensare la copertina di un proprio libro; necessita riflessione e tranquillità. La tua copertina suscita grande armonia nel ritmo e nei colori; non è presente troppa forza dinamica nello spazio (alla Delaunay per esempio) del quale sei padrone e voglioso scopritore.
Riflessioni profonde sull’importanza della scelta della copertina per il proprio libro. Se bastano due secondi al lettore per decidere quale libro comprare, perché tanti gliene occorrono per leggerne il titolo, allora il tuo impegno nel creare la copertina del tuo libro è tempo ben speso. La copertina del tuo libro mi fa pensare a un tempo sospeso fra cielo e mare, fra sogno e realtà, e mi farebbe decidere senz’altro di acquistare il libro. Complimenti! Ad maiora semper!
Bella copertina complimenti! Mi piace il titolo evidenzia e l’immagine mi fa pensare a quella che potrebbe essere la storia di chi insegue un sogno consapevole delle difficoltà che troverà sul cammino, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo….😊 Lo leggerò sicuramente….e chissà, magari verrai a Parma (o almeno vicino) a farne la presentazione. Good luck!!!!!
Proverò sicuramente a fare dei firmacopie! Vedremo come andrà il libro ❤️❤️
Caro Flavio, leggerò il tuo libro tra poco.
La copertina mi ispira, pace, leggerezza e voglia di viaggiare.
Un abbraccio.
Ersilia
Benvenuta Ersilia. Grazie 🙏
Grazie a te Flavio,
sei un grande attore, ti seguo in tv e spero di vederti a teatro.
Un abbraccio.
Ersilia
Questa copertina mi suggerisce l’idea del sogno, di un viaggio verso chissà quale mondo! In più sembra un riferimento alle torri gemelle e quella colomba bianca o gabbiano, un riferimento alla luce, alla scoperta sempre in divenire e alla sospirata pace interiore e oltre!
Ciao, Flavio.
A me la tua copertina ispira tantissimo il mare…
E poi la trovo molto luminosa.
A presto,
Cinzia Dello Spedale
A me viene in mente il viaggio che una persona fa (anche solamente dentro di sé) per scoprire se stesso e che durante la traversata deve affrontare delle sfide o delle ferite che non sono state ancora chiuse. Le torri si potrebbero interpretare come il tempo che passa e i pregiudizi della gente. Il cielo e le nuvole potrebbero rappresentare la speranza.
Buona giornata
Allora direi che l’immagine c’entra alcuni temi fondamentali della storia 🙂
Bella la copertina. La foto a me suggerisce il titolo del libro…”La Divina avventura” …l’eleganza dell’Autore e la voce che non è da meno. Complimeni e grazie di questa bellissima avventura che ci stai facendo vivere💙
💙
Buongiorno.Sono di fretta ma voglio lasciare il mio pensiero al primo impatto con la copertina del suo libro.Come i suoi personaggi dal libro sono due,e caratteri opuse,vedo quindi le due torre che ora non ci sono più,ma di la vola tranquilla una colomba bianca,e vedo due personaggi che mi ricorda il film Titanic,i due così diversi ma così vicini,andando verso l’avventura della loro vita…certo,magari l’interpretazione è banale.Ma è un mio pensiero di 2 secondi😊
Ora noto che sono di più colombe bianche intorno alle torre.Avrà un significato delle anime perse li?
Il Titanic torna spesso… non interessante…
Mi ero già focalizzata sulla copertina e avevo cercato di cogliere il messaggio : la nave con a bordo i 2 personaggi, quindi il tema del viaggio , non solo fisico , Baltica in lontananza circondata dal ghiaccio e le due torri di cristallo , quasi delle torri gemelle simbolo di potenza ma anche di distruzionie e cambiamento , quasi a simboleggiare un passaggio tra presente , passato e futuro .
È fantastico vedere come l’immagine si disegni nella mente di coloro che la vedono
Ciao Flavio, di solito lascio un commento sui tuoi post pubblicati su Facebook o instagram, comunque volevo dirti che la copertina è bellissima, la barca fa riferimento al viaggio che dei personaggi che inevitabilmente li cambierà dalla condizione di partenza. Il tuo è un romanzo di formazione indipendentemente dal genere se fantasy, ecc…ovvero i protagonisti nel corso della storia cambieranno dopo le varie esperienze vissute portandoli a crescere, maturare e creare legami con altri personaggi che li aiuteranno al di la’ della fine della storia, alla scoperta di loro stessi. Ottimo lavoro👌👌👌
Grazie!!
In effetti la copertina è una figata, l’idea del viaggio è chiara. Non si sa bene verso dove però, se verso i grattacieli e quindi ‘il mondo noto’ o in senso opposto, ma questo lo scopriremo leggendo
Sono contento che ti piaccia, l’idea era di cogliere in poco, il senso del viaggio, ma guardando meglio, forse qualcosa non va… quelle torri…
Le due torri possono essere l’inizio o la fine, sono scure e incutono un po’ timore, ma se ci sali fino in cima puoi guardare molto molto lontano
😏
La copertina: ben detto è fondamentale per attirare l’attenzione sul libro che si vorrà scegliere. In questo caso molto belli i colori e la barca. La barca a un desiderio di viaggiare. Complimenti
Si, diciamo che ha uno spirito estivo, ma cela anche qualcosa di cupo e occulto, se si guardano queste sue torri…
Più che il viaggio, è il senso di abisso, di catastrofe della Natura e dell’uomo, cui mi rinviano “le due torri gemelle” e gli iceberg del Titanic. Poi la presenza dell’anziano e del giovane, soli ad affrontare l’abisso. E poi i gabbiani che volano sovrani, indifferenti, ma forse segno di buon auspicio, di speranza! La copertina é importante io di solito apro una pagina e mi confronto con la qualità della scrittura.
Hai detto bene, il senso che anche se il mondo sembra perfetto, c’è qualcosa nell’aria di catastrofico..
Ops… Gli iceberg di Baltica
Non avevo notato la barca che da il senso del viaggio per eccellenza proprio all’avventura come molti libri di avventura che hai scelto come ispirazione MobyDick , Giulio Verne Viaggio al centro della terra e molto altro della tua bibliografia mentre scrivevi il libro e condividevi con noi le tue impressioni .Altro dettaglio al lato che può essere un gabbiano o una colomba e da l’idea jonathan livingstone il gabbiano il viaggio o il volo e la colomba che in se ha il significato di pace in senso di pace sia personale che più generale come fine della guerra tra popoli e altri problemi del mondo di oggi .Sperando di aver capito alla prossima lettura grazie Flavio
Si, come dici, l’idea era proprio di cogliere lo spirito avventuriero. Restituirlo in poco tempo, mare, torri, giovani e anziani, barche e quella piccola strisci di deserto…
In effetti la copertina colpisce e cattura con una prevalenza di bianco e blu perchè infonde un messaggio di serenità l’hai ambientata a Baltica ma l’immagine ricorda una qualsiasi città occidentale in cui puoi fare un viaggio reale o virtuale o nel nostro caso un viaggio interno come fa Kato ed i suoi compagni di avventura un viaggio fuori di Baltica per affrontare sia i pericoli interni che quelli esterni come aiutare Overton e forse i lettori a trovare se stessi e la propria luce interna .Si vede il tocco di varii esperti del mondo della realtà virtuale nel design della copertina .Non so se ho capito spero di si comunque grazie è tutta un avventura questo libro con domande risposte ed il tuo racconto Grazie Flavio alla prossima un abbraccio
Molto interessante la copertina poi la barca vela è sempre un’ottima idea perché ispira avventura e libertà , ma anche l’idea del viaggio
Si, il viaggio è stata la prima cosa che abbiamo voluto trasmettere.