23 Maggio 2024

Come guadagnare dalla propria arte?

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Diario D'artista
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Come guadagnare dalla propria arte?
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Al Salone di Torino ho fatto una presentazione particolare in cui ho parlato, tra le altre cose, di come guadagnare dalla propria arte.

Qui tocco un tasto dolente del mondo artistico. Poeti, pittori, musicisti, molti che fanno dell'arte il loro mestiere, hanno la fervida certezza che l'arte sia una cosa e il commercio un'altra. E che quando l'artista si "abbassa" a fare qualcosa di commerciale, la sua arte non sia più "pura". È un discorso con il quale non sono d'accordo. Chi mi legge da tempo già lo sa, è un discorso che ho affrontato in varie pagine passate.

Io credo che l'arte sia prima di tutto un'espressione. E che trattandosi di espressione, liberi tutti. Non ci sono regole, non ci sono approcci giusti o sbagliati. È soltanto un'espressione e nessuno ha il diritto di giudicare quell'espressione in termini assoluti. Vale la soggettività, quindi "mi piace" o "non mi piace".

Ma quando si parla di prodotto artistico volto alla vendita, che sia un quadro, un dipinto, una melodia, un film, una casa, o persino un balletto, questa soggettività deve affrontare il colosso dei numeri, del commercio, del successo. È brutto? Non lo so, a molti questo aspetto ripugna, e lo capisco, perché ci mette di fronte al compromesso. E che siate artisti o altro, il compromesso è sempre difficile, perché richiede di lasciare qualcosa che ci è caro per ottenere qualcosa di cui non sappiamo il valore.

Ed è questo che l'artista deve fare se vuole guadagnare dalla propria arte. Molto spesso sento poeti, scrittori, pittori, auto relegarsi a hobbisti perché: "ma quando mai ci vivrò di questo…". Non è facile, anzi, è difficilissimo. Molto più difficile che studiare economia e lavorare in una multinazionale, perché richiede non solo di approfondire l'arte fino a farla propria, fino a diventarne maestri, ma anche di riuscire a mantenere un equilibrio tra la poesia interna, il desiderio di esprimere qualcosa di profondo e intimo, e un approccio commerciale.

Fondere commercio e arte in una sola figura, chi l'avrebbe mai detto. Negli anni passati, questo non succedeva: spesso l'artista era affiancato da un "fratello gemello" che si occupava di tutto ciò che concerne il lato imprenditoriale. Paolo Grassi con Strehler ne è un esempio lampante. Ma come lui tanti. Vi sono anche esempi, lungo tutto il sentiero dell'arte, di artisti che avevano uno spiccato senso dell'impresa. Raffaello Sanzio, per dirne uno.

Ma forse vale la pena soffermarsi sui nostri tempi, su questo presente che sembra mutare alla velocità di una tempesta di fulmini. Uno si volta, ed ecco che arriva Internet. Anni dopo, i social network, l'intelligenza artificiale. Tutto muta e sembra portarci verso un isolamento individuale che ha a corredo un'impressionante capacità di connetterci digitalmente.

Siamo soli. Solissimi in questo oceano digitale. E gli artisti devono fare i conti con dei numeri impressionanti. Milioni di streaming su Spotify generano pochi spicci. Come può fare un musicista a guadagnare dalla propria arte? E questo vale per tutti: illustratori, musicisti, poeti, scrittori. Alcuni hanno già da tempo sviluppato il concetto di "freelance", cioè di lavorare per terzi su piattaforme che permettono di farlo (Fiverr su tutte). Ma una cosa è lavorare per terzi, un'altra cosa è guadagnare dalla propria creazione autoriale. E se nessuno aiuta l'artista, cosa può fare esso, rimasto solo? Deve farsi conoscere. E lì entra il marketing.

Se l'artista ha una laurea in marketing, perfetto. Ma se non sa nulla? Ci sono due modi. Se ha i soldi, paga qualcuno per farlo (e magari mentre lo paga lo studia, così poi può farlo da solo). Se non ha i soldi, si mette lì, di buona lena, e cerca di capire come funziona.

Forse un giorno farò un articolo specifico sul marketing applicato all'artista. Sui "funnel", sulle pubblicità Meta, sul traffico organico. Ma oggi non è di questo che voglio parlare.

A me preme far capire che non è sufficiente - in questa società - avere un buon manoscritto. Serve riuscire a far sapere che esiste. Se volete procedere per le vie classiche, dovete incontrare agenti e convincerli che vale la pena investire su di voi. Se volete provare le vie moderne, dovete studiare le tecniche di self marketing e applicarle al publishing.

Ma non aspettate la provvidenza. Perché un mondo in cui fare quello che si vuole senza ascoltare nessuno pretendendo di essere incensati e messi su un piedistallo non esiste. Almeno, non è un punto di partenza, ma di arrivo.

Alla prossima pagina.

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Olesia Liardo
Olesia Liardo
1 mese fa

Come sempre Flavio le tue riflessioni sono degne di importanza e valore ......hai detto bene , viviamo in una società che va velocemente.... tutto deve essere assolutamente rapido.
Ormai siamo sempre più soli ,in un mondo digitale,informatizzato che lascia pochi spazi e poco tempo alla socializzazione.
Grazie Flavio,alla prossima

Franci Bonaccini
Franci Bonaccini
1 mese fa

Giudicare una persona non definisce chi è. Definisce
chi sei. ~ Paulo Coelho ~ Vai per ka tua strada Flavio! Usa pure il marketing, la creatività, l'ispirazione, tutto ciò che vuoi e che ti piace. Un abbraccio ❤️

Giuliana Barsanti
Giuliana Barsanti
2 mesi fa

Argomento attuale e complesso perché, se da un lato farsi conoscere è più facile di sempre, per la stessa ragione crea una marea dalla quale è difficile emergere, essere notati intendo. Un paradosso. E’ un mercato pigro, poco curioso, poco critico. Nel caso della scrittura c’è anche da superare lo scoglio dei pochi lettori. Eppure, alcuni libri vendono migliaia di copie, senza essere eccellenze, né testi scandalistici o provocatori e il numero di copie vendute influenza le vendite future e spesso la convinzione a definirli belli. Io penso che tanti comprino e non leggano neppure. Difficile la gestione di questo marketing, sia farla in proprio, che farla fare, ascolto sempre più autori in disaccordo con Editori, Produttori ecc. L’esposizione in vetrine di librerie ad alta frequenza, in centri commerciali ecc potrebbe essere un’idea. Poi ovviamente i Festival letterari. E comunque la gestione che stai facendo mi sembra dia molta visibilità. E poi il grande passaparola. Noi che abbiamo letto i tuoi libri e li apprezziamo non bisogna perdere occasione di parlarne con gli amici, divulgarli, regalarli e, data la stagione portarli in spiaggia. A te in bocca al lupo sempre !

Isa
Isa
2 mesi fa

Ciao Flavio/ Amazon non mi autorizza a scrivere la recensione/ dell'Anello di Saturno /IL GRANDE CRITICO LETTERARIO /GIORGIO BARBERI SQUAROTTI HA SCRITTO/" l'IO IN LETTERATURA È UN PESSIMO ATTORE/" Tu porti sulla scena la realtà/una scrittura reale che non ondeggia e non sveglia la fantasia / a non perdere il senso dell'immagine/Tu che interpreti il destino/ assumi le sembianze di un giudice cattivo/ti piace fare soffrire/spezzare il legame di Anna e Luca che vivono in te/IL LETTORE HA BISOGNO DI STUPORE/MERAVIGLIA/SCUSA/

Samantha
Samantha
2 mesi fa

L'arte è un fino preziosi che si ha o non si ha o si può cercare di avere . Certo al giorno d'oggi è molto più difficile, i ragazzi di oggi devono mettercela tutta , con i social e altro si arriva tutto piu facilmente che davvero così? Chi ha vissuto in modo diverso è molto più complicato inserirsi in questa società , io prima di tutto, ma bisogna adeguarsi. Un abbraccio

Isa
Isa
2 mesi fa

Ciao Flavio 🎉Grazie per DIARIO d'ARTISTA🎊Con la mia POESIA guadagno tanto AMORE🎉È UNA MONETA PREZIOSA🎊ISTANTE ETERNO🎉AUGURO AMORE ANCHE A TE🎊APRE IL SORRISO INTERIORE🎊Notte di STELLE🎉 Isa🎊

Andrea
Andrea
2 mesi fa

Ciao Flavio. A dieci anni ebbi l'opportunità di frequentare la casa di Pericle Fazzini, tra i più grandi scultori del '900. Da Grottammare poverissimo era giunto a Roma da ragazzo. Su un carro. Aveva trovato un mecenate che gli comprava la creta e gli dava da mangiare e dormire. Nel '77, anni dopo, quando lo conobbi, stava realizzando l'Aula Nervi in Vaticano, aveva fatto una porta nel deserto per gli arabi e lavorava per i giapponesi. Già cattedra da di scultura ad onorem all'Accademia di Belle Arti. E presente nei più grandi musei italiani. Ricco al di là del concetto di denaro. Ma conoscendolo capii una cosa: non gliene importava niente. La sua vita era il suo lavoro. I soldi non li spendeva. Ma capiva che erano un riconoscimento e a me, bambino come lui, faceva vedere con orgoglio il televisore ultimo modello mandatogli dal Giappone. Che non apri' mai dell'imballo. Bruciava di amore per la sua arte. Il resto veramente non contava. E mi insegnò che i soldi un senso lo hanno ma sono poca cosa se dentro di te hai altro. Volava in alto. Non lo dimenticherò mai.

Nuccia
Nuccia
2 mesi fa

Bravo!!!Ti ascolto sempre con tanto piacere.Grazie !!!Alla prossima

Karla jales
Karla jales
2 mesi fa

Le tue parole sono reali in ogni modo. Immagino quanto debba essere difficile cercare di conciliare ciò che ami con ciò che può vendere meglio. un vero dilemma quotidiano. Ottimo punto di vista, Flavio.
Ti seguo qui dal Brasile. Grazie per l'eccellente testo.

Mirta
Mirta
2 mesi fa

En Argentina el autor obtiene una ganancia de solo el 10% de la edición de un libro, por esa razón quienes escribimos lo hacemos por amor al arte y para expresar ese mundo interior que pugna por salir a la luz! Pese a todo cada vez más personas se animan a publicar sus ideas... Beso, Mirta

Maria Rosa Fulco
Maria Rosa Fulco
2 mesi fa

Come le arti non liberali si propongono come il guadagno e il piacere, così le arti degne di un uomo libero aspirano alla virtù e alla gloria. (Relph waldo Emerson)

Rosita Panetta
Rosita Panetta
2 mesi fa

Grazie per aver ripreso il discorso Flavio. Io vorrei viverci di arte e Poesia. Al momento lavoro tanto e gratis per la gloria. Però ho potuto conoscerti e questa è stata una grande soddisfazione e paga. Aspetto dei suggerimenti di testi di marketing per potermi preparare al meglio per esistere

Ornella
Ornella
2 mesi fa

Sono d'accordo Flavio. In questo mondo digitale siamo solissimi anche se si ha molti amici virtuali.

CINZIA DELLO SPEDALE
CINZIA DELLO SPEDALE
2 mesi fa

Ciao Flavio,
tutto ciò che dici oggi è molto vero.
Mi colpisce il punto del marketing...
Allora alla prossima e buon week-end.

Chiara
Chiara
2 mesi fa

Molto bello!💙

Sabrina
Sabrina
2 mesi fa

Bellissimo articolo❤️

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