1 Giugno 2023

#033 Forma vs sostanza

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Diario D'artista
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#033 Forma vs sostanza
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Oggi mi soffermerò sull'abissale conflitto in cui la nostra società ci immerge quotidianamente: "la forma o la sostanza"?

Questa tematica non è confinata alla nostra società, ma sembra essere un leitmotiv che assilla l'artista sin "dalla notte dei tempi", come recita l'evocativo cliché.

Forma e Sostanza. Questo enigma esistenziale assilla ogni artista. Quando prevale la forma e quando la sostanza? Conta di più la copertina del libro oppure il suo contenuto?

"Il contenuto!" potreste rispondere. Ma se nessuno sfoglia quel libro, quel contenuto è come se non esistesse. Se nessuno compra il libro, l'autore non potrà godere del trionfo della sua arte e neanche riempire la sua tavola di cibo. Questo lo condurrà, inevitabilmente, a cercare altre praterie in cui essere accolto, come lavorare alle poste, come accadde a H. Melville dopo aver composto Moby Dick. Infatti, sappiate che l'autore del più importante romanzo moderno americano cessò di scrivere dopo che il suo libro fu bollato come mediocre dai critici dell'epoca e non conquistò il favore dei lettori. Solo un secolo dopo, il libro fu ristampato e ottenne l'enorme successo che lo pone, ancora oggi, tra i bestseller annuali.

Se Melville avesse adottato una forma differente, avrebbe forse avuto successo? Ma se si fosse piegato alle regole del mercato, forse non avrebbe scritto quel capolavoro. Forse avrebbe prodotto quello che tutti gli altri suoi coevi scrivevano, risultando "uno fra tanti."

Insomma, l'aderenza artistica rappresenta un autentico dilemma. Un artista che rimane totalmente indipendente corre il rischio serio di non riuscire a vivere della sua arte, e un artista che invece aderisce alle regole del mercato, rischia di non essere autenticamente un artista, ma un copista, un impiegato a tempo indeterminato. Esistono compromessi? C'è un modo per far convivere entrambe le cose?

Forse sì. Molti artisti svolgevano due lavori. Uno per "guadagnarsi il pane" e uno per "Dialogare con l'eternità". Mantenevano questi due impieghi separati, quasi ermeticamente, in modo che uno non inquinasse l'altro. Almeno, ci provavano, ma non tutti ci riuscivano. Sicuramente, molti di loro conducevano una vita difficile, perché in fondo, l'anima romantica dell'artista lo permea in ogni sua cellula, e la mancanza di riconoscimento non può che condurlo alla frustrazione, a quel dubbio terribile di essere, come sottolineavo in un'altra pagina del Diario, "un impostore".

Ci saranno quelli che sostengono che l'arte risiede dove c'è commercio, e non posso dire che sbaglino. Molti grandi movimenti artistici furono legati a un successo commerciale, basta pensare al fastoso teatro del 1600/1700, epoca aurea della drammaturgia, che ci ha donato i Shakespeare, i Molière e i Lope de Vega. In quel periodo c'erano più drammaturghi che panettieri, (si fa per dire), e quindi, per una pura questione di statistica, i migliori erano davvero "migliori". L'abbondanza genera qualità, in un certo senso. La sopravvivenza del più forte. La legge della natura applicata all'arte.

Ma ci sono anche le "pecore nere", coloro che hanno lasciato il segno nella nostra storia senza essere minimamente riconosciuti durante la loro vita. Kafka è l'esempio più evidente. Addirittura scrittore postumo. Ma come Kafka, molti pittori, musicisti. Mozart fu sepolto in una fossa comune. Immaginate, Mozart.

Cosa significa tutto ciò? Non lo so. Non ho risposte a questa domanda. Credo che ognuno di noi si confronti con la propria etica, morale. I propri desideri. E non credo che ci siano desideri più giusti o meno giusti. C'è chi aspira al successo. Chi invece vuole perseguire la verità a ogni costo. Chi è convinto di qualcosa di cui nessun altro è convinto. Chi ha ragione e chi ha torto.

Concluderò con un altro esempio straordinario: Ignaz Semmelweis, un medico ungherese del XIX secolo. Celebre per aver proposto che i medici dovrebbero lavarsi le mani prima di assistere le donne durante il parto per prevenire la febbre puerperale. Questa era una malattia mortale che colpiva molte donne dopo il parto. Le teorie di Semmelweis furono largamente ignorate o respinte dai suoi contemporanei, che non compresero il nesso tra igiene e infezione, dal momento che i germi e i batteri non erano ancora stati scoperti.

Semmelweis cadde in disgrazia nella comunità medica e, alla fine della sua vita, fu ricoverato in un manicomio dove morì in circostanze misteriose.

Solo dopo la sua morte, e con la scoperta dei germi da parte di Louis Pasteur e Robert Koch, il suo contributo alla medicina fu riconosciuto e apprezzato.

Alla prossima pagina,

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Marisa
Marisa
1 anno fa

La Forma o La Sostanza : una non esclude l' altra, importanti entrambe; La copertina di un Libro attira curiosità...e ti porta ad esplorare la sostanza del contenuto per vedere se ti provoca emozioni...

Laura Aspromonte
Laura Aspromonte
1 anno fa

Ogni lavoro ha i suoi momenti di lotta tu non ti arrendere andrà" tutto bene per il paradiso e altri progetti creativi come la scrittura grazie Flavio alla prossima un abbraccio 😘

Laura Aspromonte
Laura Aspromonte
1 anno fa

Grazie non è facile il problema di cui parli pane per la vita o per seguire le passioni non ho ancora trovato una risposta il mio lavoro richiede impegno dedizione e ho molta concorrenza alla prossima Grazie FlavioP

Irma
Irma
1 anno fa

Non è’ molto facile purtroppo..

Graziella Ballarino
Graziella Ballarino
1 anno fa

Grazie Flavio che porti a riflettere...si potrebbe dire la sostanza ma anche la forma è importante perché è quella che si vede nell'immediato...dunque sono importanti entrambi...il dilemma continua.... sei bravissimo molto affascinante e un attore incredibile complimenti ti aspettiamo a settembre...non essere troppo cattivo 🤣🤣💖💚🌺 un abbraccio

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa

Grazie

Letizia Agnello Isaja
Letizia Agnello Isaja
1 anno fa

Le tue parole arrivano dritte a bucare l’anima. Io penso che tu dovresti girare per le scuole e le università! I ragazzi hanno bisogno di toccare tanta sensibilità e preparazione! Magari tutti i prof. fossero come te!♥️

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa

👍

Stella Canistro
Stella Canistro
1 anno fa

Complimenti Flavio! Pensieri molto ben articolati. Piacevole e scorrevole la lettura. Ho gradito molto.

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Stella Canistro

Merci beaucoup

Graziella Di Giuseppe Renieri
Graziella Di Giuseppe Renieri
1 anno fa

Un libro con una bella copertina attrae l’attenzione, però quando inizi a leggerlo e non trovi sostanza lo chiudi e lo riponi in libreria. Penso che forma e sostanza siano entrambe importanti. Un saluto e grazie

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa

prego 😉

Letizia
Letizia
1 anno fa

Le tue parole arrivano dritte a bucare l'anima. Io penso che tu dovresti girare per le scuole e le università! I ragazzi hanno bisogno di toccare tanta sensibilità e preparazione! Magari tutti i prof. fossero come te!

Andrea Gigliotti
Andrea Gigliotti
1 anno fa

Grazie per questi spunti di riflessione davvero interessanti, che possono applicarsi non solo al settore lavorativo, bensì anche alla propria personalità, tutto questo soprattutto in una società consumistica come la nostra, che cerca di omologare le persone, considerate più consumatori che personalità! Conta più il contenuto, però non è facile non farsi condizionare da ciò che ci circonda, la coerenza è merce difficile da trovare e applicare!

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Andrea Gigliotti

prego 😉

Sara
Sara
1 anno fa

Io credo entrambe, sia forma che sostanza.

Povero Mozart, tanti anni fa lessi una sua biografia e ricordo che rimasi tanto colpita da quanti spostamenti e sacrifici fece per fare concerti e scrivere composizioni.
Alla fine la fatica a qualcosa è servita, ora tutti apprezzano la sua musica, vorrei solo che ci fosse un modo per dirglielo. 🤔
Grazie per questo articolo, è sempre interessante leggerti. 😊

Lucia Guarisco
Lucia Guarisco
1 anno fa

La verità è che la sostanza ha bisogno della forma!

Rita Testa
Rita Testa
1 anno fa

Penso che l'uno nn escluda l altro.io personalmente quando compro un autore che nn conosco la prima cosa da cui sono attirate è certamente la copertina,poi magari leggo il succo della storia e vedo se è una cosa che mi attira. Grazie Flavio che ci rendi partecipe dei tuoi pensieri.

Barbara Sansone
Barbara Sansone
1 anno fa

Fantastic

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Barbara Sansone

👍

Maria Radosta
Maria Radosta
1 anno fa

Essere sempre!!! Apparire mai.

Flora Crosara
Flora Crosara
1 anno fa

Direi che entrambe - forma e sostanza- fanno parte dell' intero. Perché esso possa essere scoperto e apprezzato. Belle riflessioni nella tua pagina di diario. Grazie Flavio Parenti

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Flora Crosara

prego 😉

Alberta Sorrentino
Alberta Sorrentino
1 anno fa

Buongiorno
Con te minuti sempre piacevoli ed interessanti.Buon 2 Giugno🇮🇪

Maria Pia Caporale
Maria Pia Caporale
1 anno fa

Bravissimo come sempre! Buon 2 Giugno

Assunta Lorusso
Assunta Lorusso
1 anno fa

Buongiorno Flavio

Ida Alimena
Ida Alimena
1 anno fa

Che bel dilemma! Forse una risposta certa in assoluto e valida per ogni situazione non c'è, anche perché il risultato è dovuto anche alla reazione dell'ambiente che ci circonda. Tralasciando i critici in malafede, c'è chi, in buona fede, può non avere i "mezzi" necessari per capire ma sicuramente può essere spinto a riflettere e crescere. Pensando alla sopravvivenza, oltre alla sua ovvia necessità, è importante anche quella dell'anima cercando d'interagire con la società e far conoscere la propria arte (qualunque essa sia) per migliorare tutti insieme e, allora, con le sue mille espressioni la forma può essere un mezzo per veicolare ciò che si vuole comunicare .

Manuela Magi
Manuela Magi
1 anno fa

La chiusa del tuo racconto, ascoltato con attenzione, mi fa pensare alla mia professione di Ostetrica e a quanta verità su ciò che sosteneva Ignaz Sommelweis. Per quanto riguarda l'esistere dell'artista o meno, credo faccia la differenza la quantità di persone che scrivono, la qualità di quanto troviamo nelle librerie e la diffusione da parte di chi cura il prodotto finito. Un mondo estremamente complesso e difficile da percorrere. Naturalmente la passione per la scrittura non riempie lo stomaco ma, colma di opportunità personali l'autore se pensiamo a quale motivazione lo scrittore si abbandona nel momento in cui "crea" la sua opera pur sapendo che resterà anonima e forse migliore di altre. Grazie, sempre piacevole l'ascolto.

Michela
Michela
1 anno fa

Interessante il tuo romanzo

Benedetta Valeriani
Benedetta Valeriani
1 anno fa

Bravo un bel romanzo

Adriano Jurij Stanca
Adriano Jurij Stanca
1 anno fa

Bellissimo questo saggio sull'arte mi interessa dato che ho studiato storia dell'arte all'università! Bravo Flavio!

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa

grazie 😎

Provvidenza Barraco
Provvidenza Barraco
1 anno fa

Essere sempre se stessi o farsi accettare dalla massa. È un bel dilemma 🤔Bravo!

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa

Grazie

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