Devo essere sincero, è anche il mio preferito, perché incarna molti aspetti del libro, pur non svelando molto. Ci sono loro due, l'amore nella sua complessità, la loro complicità nascente, ma anche un accenno all'Anello Di Saturno. Insomma, grazie a tutti e a tutte per aver votato! Se la giocavano questo e "La strada in tempesta".
Terzo un po' più lontano, "il primo incontro".
Quindi, la sigaretta e l'amore, sarà il brano che utilizzerò per presentare l'audiolibro del primo volume dell'Anello di Saturno negli store. Speriamo bene....
E ora... Diario D'artista.
Faccio troppo. È un mio tratto distintivo: mi entusiasmo facilmente e mi faccio trascinare dalle idee, dai sogni.
A volte, mi dico che esagero. Che voglio fare troppo. Non solo me lo dico, ma è proprio così. Voglio fare tutto, controllare tutto, essere regista, scrittore, attore, imprenditore, poeta, e chi più ne ha più ne metta.
So che questo mio essere complesso mi è di ostacolo, poiché mi obbliga, in un certo senso, a fuggire da me stesso, a non dare un'immagine costante di me. È come se ogni giorno, al lavoro, vi ritrovaste davanti il vostro collega con una capigliatura diversa, un vestito completamente diverso, un atteggiamento diverso. "Poco affidabile", direbbe qualcuno, di primo acchito. È comprensibile. L'essere umano, sin da bambino, vuole la routine, cerca ciò che conosce, che gli dà stabilità e tranquillità.
Temo che, almeno per ora, io non rientri in questa casistica. Badate, provo a contenere quello che faccio, a tentare di comunicare per "compartimenti stagni".
Per esempio, non molti di voi sanno che prima di aver fondato Untold Games, la società di videogiochi, mi sono occupato, per molti anni, di produzione cinematografica. Ho realizzato, come produttore e regista, due film e una serie interattiva. E prima ancora, facevo il regista a teatro, mentre bazzicavo i casting romani con il sogno di fare l'attore.
Insomma, sono poliedrico, ma non è una qualità. Non in una società in cui il "brand", cioè la riconoscibilità, paga. Molti miei colleghi attori hanno giustamente scelto di fare questo e solo questo, di indirizzare tutta la loro forza in questo aspetto della creatività. Io invece ho preferito continuare la mia ricerca creativa, produttiva, ma non come businessman, bensì come artista, tentando di trovare forme espressive che più mi si confacevano, che più mi rendevano felice. E questo spesso a discapito della mia riconoscibilità come attore.
Quante volte mi sono sentito dire: "Ma fai anche questo? Ma no, occupati di recitazione, che sei bravo".
Insomma, si dice che la semplicità paghi, che solo il vero artista sia davvero semplice.
Belle parole, ma, da artista, non posso non chiedermi che tipo di terreno vi debba essere perché questa semplicità davvero "paghi" e non sia invece una mera scusa per evitare la profondità della complessità umana.
Personalmente, penso che perché un artista possa arrivare a una vera semplicità, fatta di tratti semplici, unici, necessari, debba prima passare per il fuoco del caos, per la caverna dell'io dove scoprire le mille sfaccettature che compongono la sua anima. Solo così, quando poi i puntini si uniranno, riuscirà, asciugando ciò che di inutile ha attorno, a trovare la propria unica strada.
Io sento che, piano piano, come un fiume che defluisce nel mare, sto trovando una strada. Non so se il racconto sia davvero l'ultima tappa dove mi fermerò. Se la figura di Omero possa essere quella che più sento mia. Un cantastorie 2.0, che dietro al falò digitale, scrive e racconta le sue storie ad una platea di molti... Conoscendomi, è improbabile, ma sento che dentro di me le acque si stanno calmando, e che forse, dopo essere uscito dalla sorgente, aver attraversato montagne, colline, valli e pianure, ho trovato una calma che rasenta, se posso sognare, il mare.
Alla prossima pagina.
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Luca e Anna, due adolescenti inquieti, si incontrano ad Anagni nell'estate del 1995. Lui, un parigino strappato alle sue radici; lei, una ribelle che fugge dalle tradizioni locali. Scopriranno una leggenda: chi troverà l'Anello di Saturno avrà il potere di cambiare il proprio destino.
Chi se ne frega se non sei riconoscibile. Certamente Mina è riconoscibile, o Gigi Proietti. Ma beato te che puoi fare quello che ti piace. Mio marito è un operatore ecologico ed io sono la mamma di Simona, mia figlia è disabile. Ma noi "comuni mortali" siamo riconoscibili ma vorremmo fare altro almeno io. Questa tua riflessione mi ha fatto venire alla mente Fernando Pessoa , il mio autore preferito della letteratura portoghese( sono laureata in lingua portoghese) , che non essere riconoscibile nella scrittura si è inventato gli eteronimi. Identità letterarie che avevano una vera e propria autonomia. Un folle direbbero gli psichiatri. No un genio in quanto lui sa benissimo che è finzione letteraria. Forse paragonare questa tua riflessione letteraria e personale al grande Pessoa è un po' troppo ma me lo ha fatto ricordare. Alla prossima.
Maddalena Langiulli
4 mesi fa
È sempre un grande piacere ricevere le tue pagine e ascoltare la tua narrazione. Grazie, artista poliedrico e sensibile!
L' artista credo che non abbia mai mostrato nella vita una sola faccia, ma abbia sempre mostrate le mille facce del suo cubo, ossia la sua anima.
Credo che tu appartenga agli artisti, ne agli scrittori, o registi o poeti ma al tutto in un unicum.
Spesso l' artista può essere bizzarro, irrequieto, ma una sete di dire, fare, esplorare e far conoscere di se' e di altro..nel corso della sua vita credo di senta sempre appagato dal tutto e non da ciò che sa' fare meglio.
Il suo caos forse interno lo porta a mille strade che sa percorrere per fermarsi un giorno in questa o in quella.
Che dire si sente vivo se fa,se crea, se pensa, se parla ,se mostra.
Perché fermarlo? No lasciamolo fruire e scorrere lento nelle acque del suo ruscello...a noi la bellezza della sua arte in tutte le sue forme!
Complimenti Flavio per il tuo fare...
Simona Tartarini
4 mesi fa
Buongiorno Flavio,
Ti sono riconoscente per queste pagine ricche di spunti di riflessione ed intrise di tanto sapere ottenuto dalle tue numerose esperienze e dalla tua curiosità.
Ho ascoltato con interesse i brani tratti dal tuo romanzo e mi sono davvero incuriosita.
Amo gli audiolibri, mi accompagnano in tante attività diversamente noiose.
Bella la narrazione attraverso la tua voce che impreziosisce il racconto.
Credo proprio che sarà un gran piacere poterlo ascoltare per intero e successivamente, perché no, avere anche il cartaceo tra i volumi della mia, già colma ed amata libreria!
Nell’attesa di un firmacopie nella mia città, Bologna!
Complimenti!!!! 👏🏻👏🏻👏🏻
stela
4 mesi fa
Caro Flavio,
… innanzitutto grazie per il regalo che ni stai facendo! …sei un ottimo narratore e hai una voce calda che trasmette a chi ascolta un senso di serenità,di emozioni e di bellezza!!! Complimenti e in bocca al lupo per tutto quello che fai!!… e puoi sognare,il mare!!🤗🍀
Maria Esposito
4 mesi fa
“Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”. Questa parola di Gesù è sempre una parola attuale, infatti tante volte passiamo la vita ad accumulare cose che non possono mai davvero renderci felici e che molto spesso ci chiedono in cambio l’anima. È la proposta commerciale del demonio che promette sempre tutte le cose più allettanti della vita ma chiede di dargli in cambio l’anima. E che cosa mai ce ne potremmo fare del mondo intero se alla fine abbiamo perduto noi stessi? Ricordo da bambino di aver sentito un sacerdote spiegare questa pagina del Vangelo in un modo molto efficace. Egli chiamo accanto a se un ragazzo e gli disse: “se ti regalo cento milioni euro li accetteresti?”. Tutti siamo scoppiati a ridere, ma il sacerdote è rimasto serio in attesa della risposta del ragazzo. Allora questo giovane un po’ divertito e un po’ imbarazzato ha risposto: “certo che li accetterei!”. E il sacerdote ha proseguito dicendo. “E se ti regalassi cento milioni di euro ma ti dicessi che domani mattina devi morire, li accetteresti ancora?”. E il ragazzo facendosi serio ha subito risposto: “No, non li vorrei più”. “Ecco – ha proseguito il sacerdote – tu hai capito che la tua vita vale più di cento milioni di euro. Non dimenticarlo, non barattare mai nulla in cambio della tua vita”. Non credo che quel ragazzo avrà più dimenticato quella storia, e anche io a distanza di anni continuo a pensarci: “A che serve guadagnare il mondo intero se poi perdi te stesso?”, perché si può anche rimanere vivi, ma in realtà si è morti dentro.
#dal vangelo del 11 Agosto del 2023 Don Luigi Maria Epicoco.
Anna Salvo
4 mesi fa
Caro Flavio io credo che, in quanto artista poliedrico, tu possa continuare a cercare nuovi orizzonti, solo il tempo ti dirà dove indirizzare il tuo talento, secondo me essere scrittore e attore non sono contraddittori, bensì due facce della stessa moneta, perciò potranno coesistere in te fino ad essere un unicum. Buon viaggio
Mariangela
4 mesi fa
Buona sera, Flavio. Era prevedibile il risultato del sondaggio considerate le opinioni che si leggevano come preferenza., poi, conoscendo la tua preferenza… Ubi major… chi meglio del creatore conosce i suoi personaggi e le loro dinamiche? Quindi lui ha voce in capitolo a scegliere a ragion veduta la migliore opzione tra i tre campioni di racconto prodotti, ma gli altri? Semplice questione di gusto, un’opinione vale un’altra, perciò gara senza vincitori nè vintî(anche se un po’ fu curiosità mi resta di sapere, come in ogni sondaggio, i punteggi riportati). Dunque, io avevo espresso la mia preferenza , diversa, e la confermo, con sicurezza, mai timorosa di influenzare altri, perché come sono io stessa poco influenzabile così voglio sperare che gli altri abbiano loro gusti e loro opinioni, assolutamente rispettabili e libere.
Il mio augurio è che il tuo messaggio , simbolicamente offerto con la traccia scelta, capti l’attenzione di molti, al di là del pubblico abituale del tuo sito, sì da predisporli alla lettura del romanzo e avvincerli.
Per quanto poi esponi nella tua odierna pagina di diario, personalmente credo alla semplicità come un valore a cui tendere, giacché naturalmente non mi appartiene. Anche per un Artista , anzi soprattutto per lui, lla sento come un punto di arrivo, dal caos della complessità che egli attraversa. Del resto il Vangelo afferma come a chi più ha, più sarà chiesto e dunque facilmente intuibile è quale superamento di conflitti e problematiche un Artistà debba conoscere
e patire in se stesso per poi poterli sublimare nel trionfo dj bellezza (armonia)’che ogni opera d!Arre rappresenta e realizza. Viva la poliedricità e la creatività sempre. E tu « cantastorie digitale » ne sei campione.
Buona serata, Flavio. Alla prossima pagina.
Grazie. Mariangela
Olesia Liardo
4 mesi fa
È vero...prima di scoprire il nostro io attraversiamo il caos...per poi arrivare a scoprirci.....in ogni la versatilità, l'essere camaleontici credo sia una qualità preziosa.
Alla prossima 😘
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Chi se ne frega se non sei riconoscibile. Certamente Mina è riconoscibile, o Gigi Proietti. Ma beato te che puoi fare quello che ti piace. Mio marito è un operatore ecologico ed io sono la mamma di Simona, mia figlia è disabile. Ma noi "comuni mortali" siamo riconoscibili ma vorremmo fare altro almeno io. Questa tua riflessione mi ha fatto venire alla mente Fernando Pessoa , il mio autore preferito della letteratura portoghese( sono laureata in lingua portoghese) , che non essere riconoscibile nella scrittura si è inventato gli eteronimi. Identità letterarie che avevano una vera e propria autonomia. Un folle direbbero gli psichiatri. No un genio in quanto lui sa benissimo che è finzione letteraria. Forse paragonare questa tua riflessione letteraria e personale al grande Pessoa è un po' troppo ma me lo ha fatto ricordare. Alla prossima.
È sempre un grande piacere ricevere le tue pagine e ascoltare la tua narrazione. Grazie, artista poliedrico e sensibile!
Grazie Maddalena
L' artista credo che non abbia mai mostrato nella vita una sola faccia, ma abbia sempre mostrate le mille facce del suo cubo, ossia la sua anima.
Credo che tu appartenga agli artisti, ne agli scrittori, o registi o poeti ma al tutto in un unicum.
Spesso l' artista può essere bizzarro, irrequieto, ma una sete di dire, fare, esplorare e far conoscere di se' e di altro..nel corso della sua vita credo di senta sempre appagato dal tutto e non da ciò che sa' fare meglio.
Il suo caos forse interno lo porta a mille strade che sa percorrere per fermarsi un giorno in questa o in quella.
Che dire si sente vivo se fa,se crea, se pensa, se parla ,se mostra.
Perché fermarlo? No lasciamolo fruire e scorrere lento nelle acque del suo ruscello...a noi la bellezza della sua arte in tutte le sue forme!
Complimenti Flavio per il tuo fare...
Buongiorno Flavio,
Ti sono riconoscente per queste pagine ricche di spunti di riflessione ed intrise di tanto sapere ottenuto dalle tue numerose esperienze e dalla tua curiosità.
Ho ascoltato con interesse i brani tratti dal tuo romanzo e mi sono davvero incuriosita.
Amo gli audiolibri, mi accompagnano in tante attività diversamente noiose.
Bella la narrazione attraverso la tua voce che impreziosisce il racconto.
Credo proprio che sarà un gran piacere poterlo ascoltare per intero e successivamente, perché no, avere anche il cartaceo tra i volumi della mia, già colma ed amata libreria!
Nell’attesa di un firmacopie nella mia città, Bologna!
Complimenti!!!! 👏🏻👏🏻👏🏻
Caro Flavio,
… innanzitutto grazie per il regalo che ni stai facendo! …sei un ottimo narratore e hai una voce calda che trasmette a chi ascolta un senso di serenità,di emozioni e di bellezza!!! Complimenti e in bocca al lupo per tutto quello che fai!!… e puoi sognare,il mare!!🤗🍀
“Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”. Questa parola di Gesù è sempre una parola attuale, infatti tante volte passiamo la vita ad accumulare cose che non possono mai davvero renderci felici e che molto spesso ci chiedono in cambio l’anima. È la proposta commerciale del demonio che promette sempre tutte le cose più allettanti della vita ma chiede di dargli in cambio l’anima. E che cosa mai ce ne potremmo fare del mondo intero se alla fine abbiamo perduto noi stessi? Ricordo da bambino di aver sentito un sacerdote spiegare questa pagina del Vangelo in un modo molto efficace. Egli chiamo accanto a se un ragazzo e gli disse: “se ti regalo cento milioni euro li accetteresti?”. Tutti siamo scoppiati a ridere, ma il sacerdote è rimasto serio in attesa della risposta del ragazzo. Allora questo giovane un po’ divertito e un po’ imbarazzato ha risposto: “certo che li accetterei!”. E il sacerdote ha proseguito dicendo. “E se ti regalassi cento milioni di euro ma ti dicessi che domani mattina devi morire, li accetteresti ancora?”. E il ragazzo facendosi serio ha subito risposto: “No, non li vorrei più”. “Ecco – ha proseguito il sacerdote – tu hai capito che la tua vita vale più di cento milioni di euro. Non dimenticarlo, non barattare mai nulla in cambio della tua vita”. Non credo che quel ragazzo avrà più dimenticato quella storia, e anche io a distanza di anni continuo a pensarci: “A che serve guadagnare il mondo intero se poi perdi te stesso?”, perché si può anche rimanere vivi, ma in realtà si è morti dentro.
#dal vangelo del 11 Agosto del 2023 Don Luigi Maria Epicoco.
Caro Flavio io credo che, in quanto artista poliedrico, tu possa continuare a cercare nuovi orizzonti, solo il tempo ti dirà dove indirizzare il tuo talento, secondo me essere scrittore e attore non sono contraddittori, bensì due facce della stessa moneta, perciò potranno coesistere in te fino ad essere un unicum. Buon viaggio
Buona sera, Flavio. Era prevedibile il risultato del sondaggio considerate le opinioni che si leggevano come preferenza., poi, conoscendo la tua preferenza… Ubi major… chi meglio del creatore conosce i suoi personaggi e le loro dinamiche? Quindi lui ha voce in capitolo a scegliere a ragion veduta la migliore opzione tra i tre campioni di racconto prodotti, ma gli altri? Semplice questione di gusto, un’opinione vale un’altra, perciò gara senza vincitori nè vintî(anche se un po’ fu curiosità mi resta di sapere, come in ogni sondaggio, i punteggi riportati). Dunque, io avevo espresso la mia preferenza , diversa, e la confermo, con sicurezza, mai timorosa di influenzare altri, perché come sono io stessa poco influenzabile così voglio sperare che gli altri abbiano loro gusti e loro opinioni, assolutamente rispettabili e libere.
Il mio augurio è che il tuo messaggio , simbolicamente offerto con la traccia scelta, capti l’attenzione di molti, al di là del pubblico abituale del tuo sito, sì da predisporli alla lettura del romanzo e avvincerli.
Per quanto poi esponi nella tua odierna pagina di diario, personalmente credo alla semplicità come un valore a cui tendere, giacché naturalmente non mi appartiene. Anche per un Artista , anzi soprattutto per lui, lla sento come un punto di arrivo, dal caos della complessità che egli attraversa. Del resto il Vangelo afferma come a chi più ha, più sarà chiesto e dunque facilmente intuibile è quale superamento di conflitti e problematiche un Artistà debba conoscere
e patire in se stesso per poi poterli sublimare nel trionfo dj bellezza (armonia)’che ogni opera d!Arre rappresenta e realizza. Viva la poliedricità e la creatività sempre. E tu « cantastorie digitale » ne sei campione.
Buona serata, Flavio. Alla prossima pagina.
Grazie. Mariangela
È vero...prima di scoprire il nostro io attraversiamo il caos...per poi arrivare a scoprirci.....in ogni la versatilità, l'essere camaleontici credo sia una qualità preziosa.
Alla prossima 😘