8 Giugno 2023

#035 Il potere dell'Attribuzione

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Diario D'artista
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#035 Il potere dell'Attribuzione
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Nell'arte, abbiamo due attori protagonisti: l'artista che, con la sua abilità, manifesta una opinione, un enigma, una disputa, una soluzione, una trama; e lo spettatore, che guarda, valuta, critica, adora e detesta.

Il legame tra questi due soggetti è incredibilmente avvincente. Durante il mio periodo di formazione presso la scuola del teatro di Genova, il mio mentore - uno dei migliori della sua generazione - Massimo Mesciulam, aveva l'abitudine di discorrere di "attribuzione".

Mentre mi preparavo per recitare una scena, mi ribadiva l'importanza dell'attribuzione. Per illustrarlo, faceva riferimento alla scena dell'Agamennone di Eschilo.

L'entrata in scena del protagonista, figura di immenso prestigio e carisma, doveva rispecchiare la sua potenza, pressoché divina. Ma come può un attore "mostrare una forza quasi divina" senza diventare ridicolo? Ve lo dico io: non può. Perché anche una figura imponente come "The Rock", muscoloso e coperto di tatuaggi, apparirebbe comica nello sforzarsi di mostrare potenza. Qui, l'attribuzione viene in nostro soccorso. In questo specifico contesto, significava trovare un modo per far sì che tutti attribuissero all'attore che interpretava Agamennone quella potenza divina. Così, il peso di quella presenza non risiedeva più nelle mani dell'attore, ma in quelle di tutti coloro che lo circondavano. In base al comportamento degli altri, lo spettatore avrebbe attribuito ad Agamennone tale forza. Perché se tutti evitano di guardarlo negli occhi, abbassano il capo e la voce diventa più flebile quando gli parlano, è evidente che quest'uomo, Agamennone, è un uomo da temere.

Una lezione simile l'ho appresa durante la mia esperienza come assistente alla regia con M. Langhoff, un rinomato regista tedesco. Mi illustrò che, nelle scene di combattimento, il lavoro più impegnativo non è di chi attacca, ma di chi viene colpito. Perché è la vittima a rendere la violenza "reale" nella sua finzione. Anche in questo caso, l'attribuzione della forza era nelle mani di un altro.

Ma la vera magia dell'attribuzione si verifica nella fantasia dello spettatore. L'arte è un dialogo tra l'artista e lo spettatore, dicevamo. Se l'artista espone tutto in modo esplicito, esibendo ogni piccolo dettaglio, ogni imperfezione, ogni desiderio, è come se stesse monopolizzando la conversazione. È come un monologo, un tedioso soliloquio in cui esalta se stesso... Ma se invece lascia un vuoto, un'apertura, cosa accade? Avviene quello che si verifica nei migliori libri, film e brani musicali. Lo spettatore, attraverso la propria immaginazione, utilizza questo spazio vuoto per proiettare sé stesso, per attribuire significati. In questo modo, lo spettatore si trasforma in un artista, e si innesta il meraviglioso processo dei neuroni specchio, della capacità di immedesimarsi in quel personaggio, in quelle parole, in quella melodia. È su questo confine, a mio avviso, che risiede l'arte. Siamo tutti discendenti degli stessi antenati, condividiamo molti aspetti, e al tempo stesso ne possediamo di unici e distintivi. Quando riusciamo a creare un dialogo tra anime che permette sia l'unione di ciò che ci accomuna sia l'evoluzione di ciò che ci rende unici, produciamo una conversazione che arricchisce il mondo dell'artista e quello dello spettatore.

Come affermava la mia direttrice della scuola: "la recitazione è relazione." Io andrei oltre, affermando che l'arte, nella sua essenza, è relazione. E la bellezza è un territorio misterioso, dove l'unicità si lega all'archetipo. Dove l'inconscio collettivo si manifesta nell'individuo singolo, atipico, unico, imperfetto. Proprio come tutti i suoi simili.

Come dicono gli anglossassoni: "Beauty is in the eye of the beholder".

Alla prossima pagina.

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Maria Angela Cicchetti
Maria Angela Cicchetti
1 anno fa

Molto interessante, formativo e coinvolgente. Grazie, Flavio. Sei generoso nell’ estenderci i tuo prezioso bagaglio di conoscenze specialistiche sul fare arte, arricchite della tua personale esperienza di « addetto ai lavori « , per me spunti di riflessione in merito, dal momento che si tratta di materia che mi ha sempre intrigato..
Alla prossima pagina, allora… Buona serata.
Mariangela

Rosalba
Rosalba
1 anno fa

Grazie per il garbo, la semplicità e l'amore, che traspare in ogni singola parola, della tua meravigliosa spiegazione, davvero molto interessante.
Ci tengo a dirti che quando ti ho incontrato su instagram, ho provato una strana avversione e non capivo il perché poi ho capito chi eri...Tancredi! Un esempio forse non proprio attinente che mostra quanto la relazione tra artista e fruitore è incredibilmente affascinante.

Provvidenza Barraco
Provvidenza Barraco
1 anno fa

Un bellissimo articolo. Bravo.

Maria Rosa Fulco
Maria Rosa Fulco
1 anno fa

Hai una cultura immensa, non tutti la possiedono ( ho fatto la scuola magistrale) , non basta devo andare a spulciare Agamennone, so solo che divenne re di Micene

Stefania Vaglica
Stefania Vaglica
1 anno fa

Ho commentato via mail comunque articolo molto interessante. Buona giornata Flavio

Laura Bagni
Laura Bagni
1 anno fa

Articolo super!!!

Massimo Cagnina
Massimo Cagnina
1 anno fa

Bellissimo Articolo.

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Massimo Cagnina

grazie 😎

Leonardo Romano Lascala
Leonardo Romano Lascala
1 anno fa

Complimenti sempre Flavio 👏👏

Giuliana Barsanti
Giuliana Barsanti
1 anno fa

Un articolo straordinario, che penso sia estensibile a qualsiasi forma di Arte, ma che ritengo particolarmente complesso nel rapporto tra attore e spettatore. Sei unico Flavio, grazie 👍

Lucy Di Giorgio
Lucy Di Giorgio
1 anno fa

Interessante, da approfondire.

Liliana Randisi
Liliana Randisi
1 anno fa

Bellissima

Nana Bachy
Nana Bachy
1 anno fa

Com certeza a beleza bem todos conseguem ver. As vezes se voce parar e olhar em volta até mesmo a folha que caiu de uma árvore pode tocar sua alma, ela pode trazer lembranças. Temos que ver beleza em tudo ,pois o mundo precisa de pessoas que encanta a não machuque outro ser. Parabéns meu idolo amei .😍😍😍😍😍😍😍❤❤❤❤❤❤❤❤❤🌸🌸🌸🌹🌹🌻🌼🌽🌷🌷

Maria Rosa Fulco
Maria Rosa Fulco
1 anno fa

Il successo dell'artista sta nella reciprocità dell' emozioni che si trasmettono attore e spettatore

Rosa Morelli
Rosa Morelli
1 anno fa

Bellissima complimenti Flavio 😘 Flavio Parenti

Maria Pia Caporale
Maria Pia Caporale
1 anno fa

❤️

Cristina Bocchi
Cristina Bocchi
1 anno fa

❤️

Flavio Parenti
Flavio Parenti
1 anno fa
Rispondi a  Cristina Bocchi

👍

Cinzia
Cinzia
1 anno fa

Quanto è vero quello che dici Flavio 😊.

Stefania
Stefania
1 anno fa

Buongiorno, articolo interessante, sicuramente lo spettatore e l'attore soprattutto in teatro entrano in relazione anzi direi in connessione mentale dove l'attore ha il compito di raccontare la storia in maniera più realistica possibile dall'altra parte lo spettatore deve seguire la storia fino a giungere al momento culminante di pathos che in lui susciti maggiori emozioni. Buona giornata.

Laura
Laura
1 anno fa

Quello che scrivi é validissimo anche per quanto riguarda da il testo letterario. Iser, Ingarden affermo che la struttura letteraria si poggia su questo vuoto, su questa mancanza di, determinatezza, che differisce dagli aspetti reali e ideali. É La serie di Gestalten che emerge dal testo e si offre alle possibili concretizzazione che avvengono da parte del lettore. Quello che la letteratura, ma per esteso anche altre arti come dici, porta nel mondo può rivelarsi solo come negatività. Bravissimo a portare questo tratto della negatività!!!

Jana
Jana
1 anno fa

C’è un'Eco di Umberto nel tuo testo👏

Andrea
Andrea
1 anno fa

Credo sia, più o meno, la stessa ragione per cui ho sempre preferito fare regali che riceverli. Perché vedere l'emozione negli occhi di chi scarta un tuo dono è più forte dell'emozione che si prova nell'essere tu stesso a scartarlo. È sempre la reazione di chi riceve a sprigionare la vera potenza. Ed è quella potenza ad amplificare il valore dell'atto stesso e di colui/colei che lo ha compiuto. Wow, questa è fin qui la mia pagina di Dario d'Artista preferita!

Sofia
Sofia
1 anno fa

Buongiorno Flavio, per questo e tanto altro ti stimo e provo amore per te, un amore nel senso lato del termine, grazie infinite per questi doni🌹🙏 che sia una meravigliosa giornata 🙏

CINZIA DELLO SPEDALE
CINZIA DELLO SPEDALE
1 anno fa

Ciao, Flavio.
Oggi sei sceso davvero nel 'tecnico', è difficile per me lasciare un commento che sia interessante almeno tanto quanto lo è il tuo articolo odierno.
Certamente, chi vuol intraprendere questo 'lavoro' da te sta imparando tantissimo.
A me capita di lasciarmi 'trascinare' quando vedo un film...
Grazie ancora per questo spazio e per queste tue 'perle' uniche,
a presto,
Cinzia

Laura Aspromonte
Laura Aspromonte
1 anno fa

SEI davvero ammirabile grazie per questo spazio che condividi con noi è vero recitazione e relazione come dici tu e c'è quel processo di attribuzione della fantasia dovuto ai neuroni specchio è davvero così Grazie alla prossima Flavio

Giusy Pero
Giusy Pero
1 anno fa

Pezzo super interessante! Un applauso!

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