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Flavio

Diario D'artista

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Può l'Arte Resistere al Trascorrere del Tempo?
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Da giovane, collezionavo DVD. Avevo l’antologia dei miei due registi preferiti. Hitchcock e Kubrick. Possedevo tutti i loro film, che ho guardato e riguardato non so quante volte. I miei preferiti? Forse 2001 per Kubrick, anche se adoro il lento scorrere di Barry Lindon, e per Hitchcock, direi “Vertigo”. Ma ognuno dei loro film è un capolavoro senza tempo.

Se dovessi scegliere tra Kubrick e Hitchcock, forse sceglierei Kubrick. Ammiro molto la sua capacità camaleontica di aver cambiato genere ad ogni film che ha affrontato. Sembrava deciso a vagare tra le trame dei generi e fare, di ogni sua opera, un mondo unico, che si aggiungesse al ventaglio incredibile di emozioni che aveva affrontato nei precedenti.

Solo Kubrick è stato capace di passare dall’incredibile comicità di Sellers in “Dr Stranamore” alla folle violenza di “Arancia Meccanica”. Ogni suo film è un capolavoro che va preso quasi come una stella a sé stante, un universo a parte. Io ambisco a questo.

La domanda originale è però di tutt’altro sapore, quanto dura l’arte? Ha una data di scadenza? A volte mi fa paura il pensiero. Per esempio, guardo un capolavoro come 2001 che tratta di concetti alti, di antropologia, di filosofia, è lisergico, visionario, ma la parte nella base lunare, per quanto anch’essa visionaria, è figlia dei suoi tempi, della moda, della contemporaneità che si fa subito vecchia, antica.

Eppure, il film sopravvive al tempo, anzi, piano piano il suo valore, come i materiali nobili, aumenta. HAL, il computer intelligente che decide di uccidere gli uomini è più attuale di tanti cineasti moderni che vogliono parlare dei problemi dei nostri tempi. Certo, questo è dovuto allo scrittore del libro di Arthur C. Clarke, ma Kubrick ha saputo dipingerlo nel migliore dei modi e il film è il frutto di una collaborazione tra i due.

Kubrick ha dipinto HAL 2000 in maniera elegante, precisa, impietosa. Un occhio rosso che è diventato, nel corso del tempo, l’icona del grande fratello, di colui che tutto sa e tutto spia. Una presenza quasi divina, anzi – demoniaca.

Alcune case editrici dicono che un libro, passato i primi 6 mesi della sua uscita, è “vecchio”. Davvero un libro ha una data di scadenza così terribilmente breve? Io voglio pensare che le parole scritte possano sopravvivere persino a colui che le ha immaginate, che possano solcare il tempo, surfare l’onda dell’evoluzione e parlare ai posteri, persino meglio che ai contemporanei.

Io sono certo che sia così, perchè quando rileggo i grandi filosofi greci, io vedo me stesso. Eppure loro non avevano il telefonino, l’intelligenza artificiale, l’elettricità. Eppure i pensieri sopravvivono. Per quale motivo? Penso che sia perchè i problemi fondamentali che affrontiamo, la morte, il divino, l’amore, il destino. Sono tutti temi che sono validi ora e lo saranno tra mille anni. Lo saranno fino a che rimarremo umani, finché saremo vivi.

Durante questo cammino verso il mio futuro da scrittore, ho incontrato molte persone, anch’esse appassionate dall’arte di narrare delle storie. Alla domanda “perchè lo fai?” quasi tutti mi hanno dato una risposta simile: “Voglio lasciare un segno, lasciare qualcosa.”

In fondo, ciò che spinge l’artista a “fare” è questo: la speranza che quel suo gesto rimanga nel tempo. Che non abbia data di scadenza. Secondo voi l’artista è un illuso? Tutto prima o poi scompare oppure davvero coloro che sono toccati dalla grazia del mistero riescono a diventare immortali?

Vi aspetto nei commenti,

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Flavio

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  1. Nello sceneggiato “Un matrimonio”, Andrea Roncato, che impersona tuo suocero, non muore finché non ha finito di leggere “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni e le ultime pagine le fa leggere alla moglie. Un messaggio dell’immortalità dei romanzi e dell’arte in generale. Un abbraccio
    Franci Bonaccini

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    1. E’ vero. Bellissimo. Pupi è davvero un maestro.

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  2. L’Arte, con tutto il suo patrimonio di Umanità e Bellezza, non può scomparire. Anche se può andare perso il supporto materiale sul quale viene espressa, se ne troverà sempre traccia nell’Umanità

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  3. Certo che l’arte può resistere al trascorrere del tempo, però non accade sempre…è bella la tua idea di scrivere soprattutto per “parlare” a tua figlia di cose di cui adesso sarebbe troppo presto per farlo data la sua tenera età…mi ha colpito la frase in cui dici che nel libro c’è un personaggio che impersona te, ma più vecchio…un te fra una decina d’anni, quando tua figlia sarà un’adolescente e magari non ti ascolterà per partito preso o magari ti adorerà e ogni cosa che ti riguarda sarà per lei preziosa…ma anche se accadesse la prima cosa poi verrà l’età della ragione e ti scoprirà e vorrà confrontarsi con te e le tue opere saranno preziose per lei…intanto lo fanno i tuoi lettori/lettrici. A proposito della “Divina avventura”volevo anche dirti che KS mi ha fatto pensare al computer Hal del film di Kubrick e Kato e Overton al “Senex” e al “puer”, eterni archetipi delle diverse fasi della vita di ogni essere umano.
    E per finire Barry Lindon, che film stupendo! Ciao Flavio, buona domenica

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    1. Ornella Fidani Eh si, KS e HAL hanno molto in comune.. è stato più forte di me!

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  4. Per me che artista non sono la risposta alla tua domanda è godere delle bellezze che la vita ci riserva …. Se poi sono opere di grandi artisti il mio cuore si riempie di gioia .
    Un saluto affettuoso Flavio

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  5. Arte e artista , sono una commistione di opere , colori , sentimenti , che perdurano in eterno …🦋

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  6. La vera arte nn conosce tramonto e declino. Rimarrà nel tempo sempre apprezzata applaudita ed ammirata da persone che hanno un cuore che sentono e capiscono il bello!!!! Sei superlativo Flavio!!!!!!

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    Elsa De Stefani says:

    Penso che tutti desiderino lasciare qualcosa di sé, è il nostro desiderio di immortalità.Non tutti però hanno lasciato orme positive.
    Quando mi trovo davanti al Colosseo penso alle persone che ci hanno lavorato,a quelli che sono morti costruendola.Penso a cosa serviva quella meraviglia.
    Adesso c’è chi vuol passare alla storia facendo costruire il ponte di Messina .Amo l’arte ,ma guardo anche la storia ,la ricerca di potere di ricchezza a scapito di una moltitudine di persone .Non certo lo scrivere, il dipingere.Chiedo scusa ,ma vedo troppo la forza del male e troppa la debolezza del bene

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    1. Elsa De Stefani il bene è fragile, non debole 😊

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    Giuliana Barsanti says:

    Ho sempre pensato che l’Arte sia la nostra unica forma di Eternità, anche se non tutta è destinata ad attraversare i secoli. Ci possono essere espressioni di Arte che appartengono solo al presente e si esauriscono, altre invece che sono creature di precursori, e saranno comprese e apprezzate anni dopo. Mi fa tristezza pensare che un libro, dopo sei mesi, sia già obsoleto, certo, se si scrive cavalcando onde effimere può accadere. Altro destino per il libro che affronta i temi fondamentali dell’esistenza, anche se temo sia poco spinto dagli Editori, attratti da rapidi guadagni. Il tempo è il Giudice. Detto questo, non credo che l’Artista sia un illuso, se lavora con passione e crede in quello che fa, però in molti casi è quasi un Eroe.

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    Maria TEDESCHI says:

    Uffa!!! Quanto mi fai pensare!!!

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      Flavio Parenti says:

      hahaha! É il mio ruolo ❤️

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  10. No, i libri non muoiono mai. Nelle loro parole troviamo stati di animo che si modificano con il succedere degli eventi.

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    Laura Aspromonte says:

    si che può un capolavoro rimane tale😊

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    Tiziana Primucci says:

    Concordo pienamente con quanto hai espresso nell’articolo,non esiste pensiero artistico “vecchio”, qualsiasi sia la forma manifesta: un libro,un dipinto,una poesia,una musica… perché l’anima immortale dà loro vita e significato.
    Ho insegnato per 40 anni e ho sempre considerato educazione e insegnamento un’Arte,in cui ho espresso il mio talento creativo di pittrice e poetessa. E a volte anche di attrice😊,anche se non ho mai calcato un palcoscenico di teatro.
    La vita stessa è Arte,commedia, tragedia ,farsa , cortometraggio…
    E la passione è il sentimento e l’approccio,per me ,che la rende degna di essere vissuta.
    Grazie.

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  13. I tuoi scritti sono una continua riflessione.Buonanotte

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  14. I grandi sopravvivono ai loro contemporanei, anzi è proprio il trascorrere del tempo a determinare se un artista è immortale perché trasmette all’umanità di oggi emozioni, valori, sentimenti che attraversano secoli, ma sono sempre attuali. Vai avanti con fiducia Flavio, continua a credere in te stesso, sei un artista geniale.

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  15. Il tempo resiste a tutto… E conserva anche i capolavori!!.. Bellissima questa tua pagina… Molto interessante 💙👏✨✨✨

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  16. Per me l’arte non ha scadenza…..sfida il tempo e le mode ma è eterna…..che essa sia un pensiero ,un film,un quadro o qualsiasi altra cosa….per me l’arte non muore mai .
    Io faccio il modo che duri in eterno anche raccontando storie passate o raccontando chi erano i miti di un tempo affinché si possa conoscere e mai dimenticare.
    Grazie Flavio,un abbraccio 😘

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    Angela Ortuno Y Araez says:

    L’arte in se e’ eterna. La nostra esistenza è ciclica e si ripete perché contiene gli stessi eterni argomenti di cui tutti scrivono, dipingono ed emozionano il mondo usando gli strumenti che di volta in volta l’ epoca di appartenenza gli offre.. ciclicamente eterni..

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    Mariangela Cicchetti says:

    La vera Arte è universale ed eterna.

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    Gaetana Del Gobbo says:

    Ascoltando il tuo pensiero, sono d’accordo con te. Anche per me l’arte sopravvive nel tempo, infatti ci sono libri libri che sono stati scritti moltissimo tempo fa e ancora…come se fossero appena scritti. Ciao e buona serata Flavio😘

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  20. Dipende dal tipo di arte. Al giorno d’oggi poche cose sono fatte per restare. E non è colpa del tempo, ma della fragilità delle opere stesse. Basti pensare alle canzoni. Le hit estive sono concepite per durare un’estate ed essere soppiantate l’anno dopo da tormentoni più freschi. Le sfilate di moda contemporanee sono spesso una baracconata, mentre il vintage continua ad essere di tendenza anche tra le nuove generazioni. Quando si pensa ai libri di spessore continuano a venire in mente i grandi classici perché oggi tutti scrivono, ma pochi hanno qualcosa da dire. (Ovviamente tu non appartieni alla categoria). Stesso discorso per l’arte moderna: impiastri casuali a cui ci si sforza di attribuire un valore concettuale. Ma le vere opere d’arte non vanno spiegate, parlano da sole attraverso il linguaggio delle emozioni. L’arte, quella vera, è fatta per durare in eterno perché l’essere umano si è sempre emozionato e sempre si emozionerà di fronte a qualcosa di bello. Perciò gli artisti che sognano l’eternità per la propria arte non sono affatto degli illusi. Anzi, mi chiedo cosa ci stiano a fare tutti gli altri…

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      Flavio Parenti says:

      Grazie per le belle parole. Mi piace il tuo ottimismo. In effetti, per quanto riguarda l’arte contemporanea, penso anche io che non molti la affrontino con lo spirito di perdurare nel tempo, quanto più per guadagnare. Non che sia sbagliato, anzi. Solo, forse, poco ambizioso.

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  21. Bellissima e rilassante… grazie x averla inviata

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  22. Interessanti alcuni concetti e parole che usi. Hitchcock é un genio, infatti non credo nessuno lo uguagliera, persino Woody Allen ha preso da lui! Uno scrittore toccato dalla grazia non credo che abbia come prima preoccupazione quella di lasciare il segno, non sarebbe allora toccato veramente dal mistero, mistero che é al cuore della narrativa, dello scrivere,alle radici di ogni scrittore. Vuol dire essere docili, aperti, disponibili, anche nella concretezza della scrittura.

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  23. Sono d’accordo con te Flavio gli artisti se in vita riescono a lasciare un segno del loro passaggio restano immortali😍 vedi Fidia, Mirone, Policleto…
    Michelangelo, Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio e tra i registi Vittorio De Sica, Lina Wertmüller etc
    Per questo motivo l’arte è la nostra passione❤️
    Ti ringrazio per queste riflessioni intense, vere e suadenti grazie alla tua bellissima voce
    A presto
    Mariacarla

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    1. Post comment

      Flavio Parenti says:

      Grazie a te. Quando a questi grandi artisti, sì, è vero, sono ancora con noi. Ma tutto prima o poi svanisce. Quindi cosa conta davvero? Lasciare un segno, oppure godere di questa meravigliosa vita che ci è stata data?

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      1. Per me che artista non sono, conta riuscire nel mio piccolo a godere le bellezze della vita, l’amore, l’amicizia, i gatti ( ne ho 5) e cani ( 2 vecchiotti ormai), le piante e il mio lavoro insegnare ed amare i miei alunni adolescenti e con tante fragilità certificate o meno. Grazie per la tua risposta💓

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  24. Io non penso che l’artista sia un illuso.
    L’arte non ha sicuramente una data di scadenza, se fatta bene penso che sia immortale..
    Grazie per questa pagina! 😉

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  25. Io credo che l’arte, intesa come abilità creativa dell’uomo, sia eterna, Credo che la nostra vita sia ciclica, che il tempo non faccia altro che proporre soltanto nuove modalità di accesso agli stessi problemi.

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  26. Non cancello mai le persone.
    Smetto di colorarlo.

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  27. Ritengo che l’artista non sia affatto un illuso. Il vero artista muore solo come uomo ma le sue opere restano e continuano a vivere in chi viene dopo di lui, siano essi film, canzoni, sculture, quadri o libri. E la motivazione è esattamente quella che hai dato tu.

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  28. Appena ho letto il nome dei tuoi due registi preferiti la mia mente è saltata indietro di più di vent’anni quando all’università ho sostenuto gli esami di Storia del cinema e Filmologia. Per quanto riguarda il primo ho dovuto preparare Vertigo con raffronti relativi a “Gli uccelli” e “Psyco”, per il secondo “Shining” di Kubrick. Detto ciò, ritengo che l’artista non sia affatto un illuso. Il vero artista muore solo come uomo ma le sue opere restano e continuano a vivere in chi viene dopo di lui, siano essi film, canzoni, sculture, quadri o libri. E la motivazione è esattamente quella che hai dato tu. Ciò che dicono le case editrici è legato alla legge del mercato ma non alla storia dell’uomo che, grazie a Dio, non è così effimera.

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    Maria Rosa Fulco says:

    La vera arte non tramonta mai.L’ arte è in grado di aggiungere delle esperienze alla nostra vita, alle relazioni, alla condivisione della bellezza. Se guardiamo i film,i libri e sono stati importanti all umanità che hanno insegnato qualcosa rimarrà nel tempo.
    Come ad esempio “La Divina Avventura”

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    Maria Rosaria Bottigliero says:

    No, l’artista non è un illuso. La nostra società ci porta a riflettere e come diceva Pascoli solo l’artista può captare le cose belle.
    Belle riflessioni

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  31. l’artista non è un illuso ciò che accende la tua anima continua a farlo sempre

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  32. spero che l’arte sopravviva al tempo come succedeva per scrittori e artisti precedenti
    ma anche registi di oggi solleciti pensieri ebriflessioni ed è sempre un piacere seguire i tuoi pensieri perchè ne sollecitano altri Hal di Kubrick e Hithchkock grazie Flavio Parenti alla prossima

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    Cinzia Dello Spedale says:

    Ciao, Flavio,
    secondo me alcuni libri o film sono eterni.
    L’artista non è affatto un illuso.
    A presto,
    Cinzia

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