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La gentilezza può trasformare la nostra crescita personale e artistica? Penso di si, in un viaggio di ascolto e rispetto.
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Elogio alla gentilezza
29 Luglio 2024
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Elogio alla gentilezza
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La gentilezza è una qualità rara, delicata e timida, che però, quando emerge, rende il presente un momento di piacere e comunione. È una forma di intelligenza inclusiva, che include, all'interno del pensiero, anche l'altro.

I miei genitori sono persone gentili e, di rimando, lo sono anche io. Spesso penso all'altro, a come reagirebbe se dicessi questa o quell'altra frase. Spesso taccio se capisco che in quel momento è l'altro ad aver bisogno di essere ascoltato.

Mi chiedo se la gentilezza non nasca da un velato senso di colpa, da un pensiero che di sfuggita ci ricorda che non facciamo abbastanza per gli altri. Forse, ma anche se fosse, non cambierebbe l'effetto benefico che può avere sia sugli altri, ma soprattutto, e qui entra l'artista che c'è in me, su di noi e sulla nostra capacità di crescere e affrontare le crisi.

Essere gentili significa ascoltare. E nella carriera di un artista, l'ascolto è importantissimo. Se in una prima fase, "chiamiamola scolastica", l'artista è costretto ad ascoltare i propri maestri imposti dalla strada che ha scelto, poi dovrà trovare i suoi maestri e sceglierli lui. Questo non è possibile se non vi è un buon grado di ascolto di ciò che ci circonda. È l'allievo che sceglie il maestro e, perché questo succeda, ci deve essere, in entrambi, maestro e allievo, gentilezza.

Badate, in questo caso la gentilezza non significa dolcezza o servizievolezza, al contrario. Un maestro può toccare punte di severità incredibili quando trova un allievo pronto ad assorbire veramente la sua arte, a rinnovarla per la sua generazione. Ma lo fa con gentilezza, ascoltandolo.

Si può dunque essere severi e gentili, duri e gentili, ma non cattivi e gentili. Dove sta la differenza? Nel rispetto della persona. E l'unico modo per rispettare una persona è ascoltarla.

La gentilezza dunque, nell'arte, è ascolto. Questo vale sia per quanto riguarda l'esecuzione, come ad esempio nella recitazione: un fattore fondamentale che determina quanto è bravo un attore a recitare è la sua capacità di ascoltare il proprio partner. Ma vale anche per un'altra forma di gentilezza, spesso sottovalutata o persino ignorata, la gentilezza verso noi stessi.

Spesso si parla di obiettivi, di raggiungere il successo, che sia ricchezza, fama, una famiglia, non importa. Ogni obiettivo che nasce dalla gentilezza è da rispettare. Ma dobbiamo anche rispettare la persona che siamo. Ascoltarci, ricordare da dove veniamo, cosa ci rende forti, cosa ci mette in difficoltà. Crescere è importante, ma va fatto con amore per se stessi. Con gentilezza.

E questa ultima frase la dedico a me. Purtroppo lì sono abbastanza carente. Penso spesso che il tempo che dedico a tutto ciò che non è "nel mio mirino" sia tempo perso. È un pensiero sbagliato, ne sono ampiamente consapevole, eppure quel senso di colpa che mi attanaglia ogni volta che non "sto sul pezzo" oppure che non "faccio la mia quota" è difficile da debellare.

Insomma, siamo quello che siamo, luci e ombre, forza e difetti.

L'importante, come diceva qualcuno, è essere gentili. Sempre.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.

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16 comments on “Elogio alla gentilezza”

  1. Comunque ho letto e da un po’ che non vengo qua eh 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰. Però mi rappresenta molto ciò che hai scritto Elogio alla gentilezza quindi comunque mi rappresenta perché comunque . Fa capire che comunque ti riferisci ad un fatto che mi rappresenta quando Gabriele Rossi ha detto a Dolores Caterina di rintraccia mia sorella e lei ha detto a mia sorella che poi erano costretti a far intervenire le forze dell ordine e farmi seguestra il computer . Ma ci sono modi e modi per farmi capire le cose non c era bisogno né di farmi scappare di Casa e ne di denunciarmi ne di chiamare mia sorella anche se io più venivo bloccata e più rientravo da un altro account 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰. Sarò stata trattata come sono stata trattata ma è vero che anch io non dovevo essere così insistente 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰. Quando io venivo bloccata dovevo capire che stavo esagerando non dovevo insistere . Si ma anche quelli di Danzamica Accademy comunque della palestra di Gabriele Rossi comunque 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰. Mi dicevano brutte parole è vero pure che loro non dovevano dirmi come ho raccontato a te Raffaello Balzo ed Andrea Bosca delle parole che comunque erano che io dovevo morire dovevo sparire dalla circolazione che quelle come me erano un abominio di Dio . Ma mi potevano far capire in un altra maniera comunque . Che stavo esagerando ma pure io quando sentivo queste brutte parole dovevo capire che non ero gradita quindi la colpa sta al 94%. Tanto ho colpa io tanto loro . Quindi lo sai cosa ho fatto tel hanno detto Raffaello Balzo Andrea Bosca e L avrai sentito da Gabriele Rossi 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰. Quindi ciò che mi è successo mi doveva servire di lezione questa è una lezione di vita 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰

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  2. Ascoltare è una parola semplice da pronunciare ma molto difficile da eseguire.Ma nella mia carriera di insegnante, ascoltare lo studente ha aperto le porte all’insegnamento.

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  3. Il mio professore di pedagogia all'università era solito ripetere spesso "Gentilezza, sentimento disusato e deriso." Se questo era vero negli anni '90 tanto lo è di più oggi. Basta prendere un mezzo pubblico per accorgersene. Spesso mi ritrovo lividi nelle gambe di chi passa sull'autobus e inferisce colpi senza neppure chiedere scusa. Il confine tra gentilezza ed educazione è un confine labile.
    Credo di poter affermare di essere una persona gentile perchè è questo che gli altri dicono di me. In questo articolo apprezzo soprattutto due aspetti: la gentilezza come ascolto e il fatto che non sia dolcezza. Al primo aspetto non avevo mai pensato anche se è un qualcosa che pratico spesso. Per quanto riguarda il secondo mi riguarda da vicino: spesso le persone rimangono colpite quando mi vedono severa sul lavoro nel rapporto con i miei alunni perchè il mio aspetto mite e minuto non fa pensare ad una persona che possa pretendere disciplina e ordine. Ed è assolutamente vero che la differenza tra un maestro severo e uno cattivo sta nel rispetto della persona.

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  4. Per me la gentilezza fa parte della personalità e dei valori di una persona. Oggigiorno sono sempre meno, purtroppo.

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  6. Non essere abbastanza gentile è l'aspetto che più temo in questa mia maturità, perciò mi ci dedico. Prima mi permettevo di essere più diretta, ora valuto molto e cerco di immaginare l'effetto sull'altro. Avverto anche quel senso di colpa di cui parli: non fare abbastanza per gli altri. In realtà faccio, ma dovrei ascoltare di più, e vorrei anche fare di più, rispetto al tanto dolore che sento, e questo mi angoscia. " Crescere è importante ma va fatto con amore per se stessi" anch'io me la dedico perché mi è difficile. Grazie.

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  7. The Bible says: "the soft words take away the wrath." Sere gentile é un gesto the buona educatione.
    Abbraccio

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  8. Hai dato una visione della gentilezza che fuoriesce dal significato che possiamo dargli e che è invece molto riduttivo quella cioè intesa come semplice gesto di buona educazione . Trovo interessante il concetto di intelligenza inclusiva perchè include "all 'interno del pensiero anche l'altro" e il significato del saper ascoltare . Concordo sul pensiero che la gentilezza non è solo donazione verso gli altri perchè dev'essere ascolto e rispetto verso noi stessi come parte della nostra crescita personale. La interpretazione che dai della gentilezza nell'ambito artistico la vedo come un ingrediente per tenere insieme le persone a qualsiasi livello , per non sprecare quel patrimonio di rapporti umani che possediamo per vivere meglio con sè e gli altri. È vero che non va vista come sintomo di debolezza o fragilità esposta al rischio di essere schiacciata dalla prepotenza altrui, anzi è una corazza che ci protegge dalle altrui fragilità , ci rende più forti migliora l' umore ,l' empatia , le relazioni e come diceva Esopo per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato.

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  9. La gentilezza è una forma di eleganza nei modi e nel linguaggio.E' un bel modo di rapportarsi che non passerà mai di moda anche se è merce rara.la gentilezza non va confusa con la debolezza.E'un valore che si fonda sul rispetto dell'altra persona Anche sapere ascoltare gli altri è una forma di rispetto e quindi di gentilezza.

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  10. What beautiful observations.
    A kind heart is like a safe place. A lot of things can grow in peace.
    The first thing is listening. I agree with you so much. It transforms our environment into a much larger world. I also feel a kind heart when reading through the different chapters. I think it bears an invisible responsibility
    for the appreciation of the text. A wonderful, hopeful, attractive quality.

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  11. Ciao Flavio. Se hai la pazienza di starmi/starci a leggere, già questo mi pare un buon esercizio per maturare la "gentilezza amorevole" tibetana, difficilissimo percorso nella nostra psicotica modernità. Il prossimo è l' "altro da sé ". La difficoltà nel saperlo ascoltare, come faceva Milarepa che nelle statuette è raffigurato colla mano che allarga l'orecchio, sta nel fatto che non dobbiamo trattenere solo le informazioni che ci mostrano il prossimo simile a noi, ma proprio quelle in cui si manifesta la differenza, la distanza. L' alterita'. L'altro, che poi specularmente siamo sempre noi è il depositario dell'alterita'. Che ci fa paura, aggredisce le nostre certezze, le mette in discussione. E non vogliamo essere messi in discussione. Diciamo e pensiamo di essere elastici solo a parole. E se qualcuno ci aggredisce davvero raramente sappiamo abbassare i toni, disarmare l'aggressività che monta se non la si riporta indietro. Ad un lama nepalese che conoscevo chiedevamo sempre: "come facciamo alla riunione di condominio?". Fondamentale da chiedere ad un uomo spirituale! Ha sempre riso buttando la testa indietro come fanno loro, per mesi. Risposta non la dava. Alla fine ci disse: "visto che la riunione di condominio mi pare importante per voi europei, vi dico che se vai a fare la guerra, avrai la guerra". Vale fra due persone, fra gruppi, fra stati. Papa Francesco si sta sgolando. Chi lo ascolterà? Un salutone.

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  12. Ciao Flavio,
    oggi sembra proprio che la gentilezza sia andata persa...
    Basta che guardiamo il mondo attorno a noi...
    Io mi ritengo abbastanza gentile, e spesso per non urtare l'altro, mi comporto cosi'.
    Anche io, talvolta, taccio.
    Grazie e alla prossima.

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  13. Carissimo Flavio, sono perfettamente in accordo con te e ti ringrazio per questa importante osservazione!!Spesso mi sento criticata per essere "troppo gentile'...ma so che gentilezza non è sinonimo di debolezza,..io sono una illustratrice botanica e osservo quanta gentilezza e forza ci sia nella natura...💚...grazie infinite per la tua gentilezza ..."SENSEI"....

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  14. Oggi ti racconterò una leggenda:La storia della pratolina Bellis era figlia del dio Belus.Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l'attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato, quest'ultimo reagì con violenza la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformò in una pratolina

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