Nell'Anello di Saturno, affronto il tema del destino. Un tema quasi religioso, in un certo senso. Lo affronto in maniera leggera, romantica, ma non posso esimermi, di tanto in tanto, di scendere in una parentesi esistenzialista.
Credo di avere una naturale inclinazione verso la riflessione, il pensiero interiore, e appunto l'esistenzialismo.
Nella saga, i miei personaggi affrontano "casi" e "coincidenze", che tutto sono tranne che questo, perchè in fondo sono io, in quanto scrittore, ad averli prodotti. I personaggi dei miei libri sono destinati, per sempre, a fare le azioni che ho immaginato per loro.
Si potrebbe quasi pensare che le storie, che siano letterarie, cinematografiche o videoludiche, siano come dei gironi danteschi in cui le creazioni si ritrovano a dove vivere ciclicamente e per sempre i desideri del demiurgo.
Nell'arte, il destino è l'artista, che dipinge, immagina o costruisce qualcosa che la sua anima ha partorito, e destina - appunto - l'opera all'eternità.
Ma nel mondo reale? Voi credete che ci sia il destino? L'astrologia, per esempio, definisce le strade possibili per ognuno di noi in base agli astri, che ci dicono chi siamo e come potrebbe essere la nostra vita.
Si potrebbe dire che anche le religioni hanno anche loro una forma di destino implicito, dal momento in cui tutto è "opera di Dio", e quindi vi è un grande disegno.
Sono cresciuto un una famiglia agnostica e razionalista, sono un amante della scienza, ma sono anche molto curioso e aperto ad ogni interrogativo. Verso i 20 anni mi sono appassionato di astrologia, con la volontà, però, non di scoprire il mio futuro, ma me stesso. Trovo che sia uno strumento interessante per l'esplorazione di noi stessi. Per guardarci allo specchio e cercare, tra le definizioni e i suggerimenti della carta natale, cosa ci piacerebbe essere. Sono proiezioni e a volte "profezie che si autorealizzano" come direbbero.
La profezia che si autorealizza è quella cosa nella quale crediamo così tanto che la facciamo diventare vera solo per avere ragione. É uno strumento molto potente, alla base di moltissime scuole di "self-improvement", filosofie orientali ma produce anche errori madornali. Eh sì, perchè se, per malaugurata fortuna, ci convinciamo di qualcosa di negativo o di sbagliato come per esempio, che "tutti gli uomini sono cattivi." Faremo di tutto per avere ragione e provarlo agli altri. Quindi ci circonderemo solo di coloro che proveranno il nostro punto, cioè in questo caso, di uomini cattivi.
Insomma, ci auto produciamo un destino negativo.
E la volontà in tutto questo? Esiste, può lottare?
Nella mia saga, la volontà dell'anima ha un nome, si chiama "Amore". L'amore può tutto, può rompere le regole stabilite, unire l'inconcepibile e molto di più. É una potenza creativa, ma anche distruttiva e, nell'Anello di Saturno, l'amore sarà il protagonista assoluto, ma invisibile, di tutto.
La mia sfida personale è riuscire a completare i cinque volumi e uscire con il primo volume a Giugno 2024. Poi pensavo di pubblicare un volume ogni 3 mesi, questo vorrebbe dire che l'ultimo volume uscirebbe a giugno dell'anno dopo. Cosa ne pensate? 3 mesi tra un volume e l'altro sono troppo tempo? O troppo poco tempo?
Vi aspetto nei commenti,
Alla prossima pagina.