L'Arte è l'editing di un'idea

Ascolta su spotify

Non perdere il prossimo articolo

Scrivi la tua email e ricevi la prossima pagina quando viene pubblicata.
DDA LeadForm
Uscite settimanali
Completamente gratuito
Diario D'artista
Diario D'artista
L'Arte è l'editing di un'idea
Loading
/

Più volte vi ho parlato della mia tecnica della pizza.

L’ho chiamata così perché mi ricorda appunto la lievitazione della pasta madre. In generale, si può dire che un’opera d’arte è come un piatto: ha una sua ricetta, una certa dose di improvvisazione.

L’opera d’arte è lei stessa una storia.

E questo è valido anche per le storie. Ovviamente, andare a scavare su tutte le luci e ombre del processo creativo è un abisso nel quale non voglio sprofondare oggi.

Quindi, per mantenermi sano, affronterò la mia tecnica: quella cosa tangibile, limitata, che ci dà tante certezze e, a volte, ci impedisce di trovare il nostro cuore. Ma spesso ci aiuta a volare.

Per me, tutto parte da un’intuizione, un’idea, che è fermentata dentro di me. Come lo abbia fatto è un mistero, ma è un misto di fisiologia e intellettualità.

È un processo passivo, in cui la parte attiva è proprio il "come vivere": cosa leggere, cosa mangiare, chi frequentare, a cosa dare attenzione.

Tutte queste cose sono i fertilizzanti del nostro orto e, come ogni cuoco sa, un buon piatto è fatto all’80% di buoni ingredienti.

Dopo che l’idea fermentata si manifesta finalmente dentro di me, davanti a me, allora nasce un senso di responsabilità verso quell’afflato.

Mantenerlo vivo. Farne qualcosa. Usarlo. Creare.

E così me lo tengo stretto, ma lo lascio vagare dentro di me ancora libero. Non lo scrivo, non lo dico nemmeno.

Lo lascio lì. È troppo fragile per affrontare il mondo, meglio tenerlo tra le pieghe del pensiero.

Piano piano, anche a mia insaputa, cresce, diventa qualcosa di tangibile, non ancora definito, ma comincia a essere costellato di parole: parole alte.

Vecchiaia. Vendetta. Amore. Destino.

A quel punto so di avere qualcosa che devo cominciare a crescere e a formare con la mia volontà. La tecnica. L’imposizione della volontà sull’idea.

La tecnica serve a domare il caos.

Superato il Rubicone, i miei studi cominciano a venire ogni giorno a bussare:
"Che cosa vuoi dire?"
"Come lo vuoi dire?"

Ancora non lo so! urlo a me stesso, invano.

Non c’è nulla da fare, l’idea ormai è padrona del suo campo e mi urla una cosa sola:
"Scrivimi! Buttami giù da qualche parte che sennò me ne vado e non mi rivedi mai più!"

scopri i miei romanzi

E allora ecco che scrivo la prima frase, spesso in una cartella chiamata "Idee di storie".

Dopo aver ceduto al capriccio dell’idea, aspetto. Anche perché, a volte, c’è un’altra idea pronta a bussare alla mia porta nel frattempo.

Poi, però, arriva quel giorno in cui mi capita di ripensare di più a un’idea in particolare.

Proprio quella là.

Come mai mi torna in mente?

Forse perché mi è necessaria. Perché mi parla. Perché è interessante. Sì, è lei.

Ed ecco che comincia una fase più dimensionata, in cui decido che di quel blocco di marmo ne farò un’opera.

Ora non si scherza più.

Bisogna rientrare nei cardini: primo atto, secondo, terzo, quarto, quinto. Evento scatenante. Arco del personaggio. Debolezze, desideri. Chi, dove, come, quando e perché.

Risposte! Che prontamente mutano, perché l’atto creativo non è finito, anzi, si è semplicemente spostato verso altri livelli, più "alti", se vogliamo.

L’importante è mantenere vivo il fuoco che ha animato questo processo: quell’idea iniziale.

Quando ci riesco, l’idea iniziale diventa come una frase scolpita nel marmo.

A volte, quella frase è diversa dall’idea. Non può che essere così.

Un’idea è mutevole, non ha forma. Una frase è fatta di parole. Una frase è una definizione immutabile.

Ma grazie a questa frase immutabile, trovo la forza e la disciplina per andare avanti fino alla fine.

Cercando, con tutte le mie forze, di farla diventare bellezza, motivo di vanto e di sostentamento.

Alla prossima pagina.

Articolo scritto da  Flavio Parenti
Sono un attore, scrittore e regista nato a Parigi e cresciuto in Italia. Ho lavorato in film, serie TV e teatro, collaborando con registi di fama internazionale. Sono appassionato di storytelling e amo sperimentare con diverse forme d'arte per raccontare storie.
4.2 5 voti
Voto
Iscriviti alla discussione
Notifica di
guest
19 Commentsi
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
css.php
19
0
Clicca per commentarex