
“Dove risiede l’ispirazione?”
Ricordo il mio primo anno di recitazione presso la Scuola di Genova. Ci venne affidato l’incarico di apprendere un testo a scelta tra tre opzioni: un estratto di un libro, una favola e un testo legale. Mi toccò un passaggio del “Mein Kampf”, un estratto difficile che richiedeva un’intensa energia per essere declamato. Lì, dovevo interpretare le deliranti idee di Hitler sulla gioventù sportiva.
Un giorno, salii sul palco e, prima di iniziare, attesi. Diversi secondi trascorsero prima che la mia insegnante mi esortasse: “Cosa stai facendo? Stai aspettando l’ispirazione? Devi recitare.” Ancora oggi quelle parole echeggiano in me come un monito. Certo, serve l’ispirazione, ma bisogna anche agire, agire e ancora agire. Niente genera più ispirazione dell’atto di creare. È una sfida agonistica, il sudore dell’anima, la mente che si riscalda fino a incendiare i pensieri, dimenticando i propri problemi per accedere a quel misterioso luogo dove nascono le idee.
Non è tanto una questione di dove si trova l’ispirazione, ma piuttosto di come la si cerca. Credo che si trovi nell’atto, nel gesto. Ogni arte ha il suo gesto, strettamente legato al suo strumento. La parola per l’attore, La penna o la tastiera per lo scrittore. Lo strumento musicale per i musicisti, il disegno per l’architetto e così via.
Un altro elemento fondamentale è: “Non fidatevi dei pensieri generati in una stanza chiusa.” Non potrei essere più d’accordo. Camminare all’aria aperta, con il mondo che scorre al ritmo dei nostri passi, è un incredibile stimolo per la creatività. Camminare favorisce la circolazione del sangue, in modo più dolce e organico rispetto all’esercizio in palestra. Ci permette di interagire con il mondo che ci passa davanti. Da piccolo mi divertivo a immaginare che non ero io a camminare, ma il mondo sotto di me a ruotare. Amo camminare, come mia nonna che lo ha fatto fino a quando le è stato possibile. Più invecchio, più noto che le persone longeve sono solitamente grandi camminatori. Non credo sia una coincidenza.
Camminare era una prerogativa anche degli antichi greci, maestri di filosofia, etica e morale. I “Peripatetici”, studenti di Aristotele, erano così chiamati perché il filosofo insegnava mentre camminava nel portico del Liceo, la scuola da lui fondata ad Atene. I filosofi erano grandi camminatori, ed è comprensibile, perché è camminando che arrivano le idee migliori.
Un’altra fonte di ispirazione sono le persone che ci sono vicine, che conosciamo bene e che possono guidarci o servire da esempio. Vi rivelerò un segreto: ho sempre “studiato” i miei genitori in tutto. Volevo capire in cosa eccellevano e in cosa avrei potuto migliorare rispetto a loro, magari evitando i loro errori o le loro distrazioni. I nostri modelli, che siano i genitori, persone famose, amici, rappresentano una grande fonte di ispirazione.
Infine, ci siamo noi stessi a fungere da fonte di ispirazione. Tuttavia, questo è un tema che potrebbe generare un intenso dibattito. Credo che, crescendo e avvicinandoci alla fine della nostra esistenza, abbiamo via via l’opportunità di diventare il riferimento per noi stessi, ma si tratta di un percorso lungo e graduale che non può – e non deve – escludere il mondo esterno.
A volte, mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco, perché è da tanto che non mi osservo veramente. Notando una ruga, un sorriso, un volto più scavato, mi viene da ridere. Mi chiedo: chi è davvero quella persona che vedo di fronte a me?
Spero di non scoprirlo mai del tutto, per avere sempre l’opportunità di incontrare me stesso ogni tanto e chiedermi come sto.
Alla prossima pagina.
❤️✨✨👏
Sei di una schiettezza fuori dal comune
È proprio così, camminare fa molto bene. Il cervello si ossigena e le idee prendono forma. Il mio cognome Attina’ ha origine greche, quindi penso sia questo il motivo per cui sono un gran pensatore, poeta, scrittore.
Grazie Flavio
Io trovo l’ispirazione lavorando, altre volte nel buio della notte, altre ancora contemplando la natura ma concordo con te che camminare sia uno stimolo, oltre ad essere un ottimo antistress. Durante il lock down l’impossibilità di fare lunghe passeggiate è stata la cosa che mi è mancata di più.
L’ispirazione si può trovare davvero dappertutto. Camminare è sicuramente un buon modo per trovarla e poi fa molto bene.
Grazie per questa pagina. 😉
A giovedì.
Di questa pagina, che ho ascoltato con molta attenzione mi rimangono soprattutto due idee, la prima è l’importanza del camminare, che ho inteso come metafora della vita, non è restando fermi che fai esperienza e cresci, ma uscendo da noi stessi; l’altra è l’opposto, osservarsi dì fronte allo specchio per scoprire ogni volta qualcosa di noi che ci fa sentire diversi, sempre nuovi, avere il tempo di prenderci cura del nostro fisico e della nostra anima. Grazie Flavio, sempre fonte di ispirazione
Un saluto dalla tua amata Genova Flavio
Enrico Tesi ❤️ Zena
Mi sento una privilegiata, sono stata allevata dai nonni, due guerre mondiali, pandemia spagnola, una grande fede che mi ha sempre spinto a cercare le origini del bene e del male. Mai dato nulla per scontato. Sermoni, notizie, chiacchiere… dico sempre si, si, ma poi vado a curiosare. L’ispirazione la prendo dal mio vissuto.
👍
Ciao Flavio, leggerti è veramente interessante , incanti chi ti legge e sei un buon esempio per chi ti segue !! Sei un grande 💪💓
Mimma Lupia grazie mille
Flavio Parenti grazie a te caro Flavio che ci diletti con il tuo bel parlare …. Ti sento come uno di famiglia!! 💯🥰
Ciao Flavio grazie della tua analisi mattutina 😀
Grazie perché da quello che scrivi mi fai sempre riflettere e mi aiuti molto con la tua esperienza. Io adoro camminare.
Patrizia Cantalanotte anche io 🚶♂️
Meraviglioso
Ciao Flavio sei bravissimo
Ciao Calogero 🙂
Le flâneur 🚶🏻
Un ora fa mi ha tel una mia amica, mi ha detto che il 25/6/2023 per televisione daranno un marito di troppo, sono molto contenta. Finalmente!!!
Buon inizio settimana
Ispirazione rimane essenziale come ricerca interiore e passeggiate come i filosofi tutto fa pensare ed e’ parte di un percorso geniale
Grazie, Flavio. Un’altra pagina molto interessante dove apprezzo oltre al contenuto sempre istruttivo e specialistico, generosamente condiviso, la spontaneità con cui parli di te stesso con il piacere di comunicarcelo, risultando autentico .
Guardandoti allo specchio magari potessi vedere ciò che vediamo noi persona buona e gentile che col tempo migliora anche se ancora cerca orizzonti alla prossima Flavio Grazie un abbraccio
Sembrerà strano, ma camminando ho dei lampi di genio 🤣🤣🤣🤣ovvero, trovo soluzioni a problemi che ho in quel determinato momento. Guardando le persone che mi circondano, ascoltando stralci di discorsi, osservando i gesti di qualcuno che sta conversando…. è un po’ come l’ispirazione per gli artisti….o no, Flavio? 😊
Sei veramente un “tutto”!! Sei una mente eccelsa gentile Flavio. Complimenti 😘
Gabriella Selvi ❤️
Ciao, Flavio.
E’ particolarmente interessante il tema di quest’oggi.
E poi si parla molto dell’assenza di ispirazione… la classica ‘pagina bianca’ per gli scrittori… e vale molto anche per la musica.
Io penso che sicuramente camminare è fonte di ispirazione, ma ancor più la natura, immergersi in essa…
Molti scrittori infatti si trasferiscono in maestose case di campagna e lì trovano l’ispirazione. Io penso sia molto personale trovare l’ispirazione (anche per scrivere una canzone) e certamente per me il silenzio aiuta.
Grazie, come sempre, per questo spazio.
See you,
Cinzia
👏👏👏👏
Per me il segreto per trovare l’ispirazione è smettere di cercarla. Più ci si fissa sulle cose e meno arrivano. Mi è capitato di passare giornate intere alla ricerca di un’idea, senza risultato. Poi mi mettevo a letto la sera con la testa sull’orlo dell’esplosione e dicevo: “ok adesso basta, adesso riposo”. Boom! Lampo di genio. Quando ci si rilassa è come se il cervello sgombrasse una stanza satura e fosse finalmente pronto ad accogliere. Perché in realtà l’ispirazione la si può trovare ovunque e in qualsiasi momento. Lo sforzo maggiore è mettere noi stessi nella condizione di poterla ricevere. Proprio come hai scritto: non è tanto il dove, ma il come. Ho saputo che una cosa simile accade a tante donne che non riescono a rimanere incinte. Proprio quando abbandonano l’idea e iniziano a vivere l’intimità come momento e non come scopo, ecco che arriva la sorpresa. Non so dare una spiegazione pratica a tutto questo, ma so per certo che è così. Vale per l’ispirazione artistica e per tante altre cose 🙂
Avendo letto – e nemmeno tutto – il “Mein Kampf” per preparare un esame sul nazismo, posso immaginare le difficoltà con le quali ti sei dovuto misurare per declamarne un brano. Difficile far “accettare” alla propria mente alcune espressioni deliranti, in contrasto col proprio pensiero, e ancor più dover porre enfasi nella loro recitazione. Comprensibile l’esitazione iniziale, che forse poco aveva a che fare con l’ispirazione. In quella circostanza hai scoperto il valore del “fare”, del passare all’azione, che permette di prendere il controllo della situazione e dare forma o voce a idee che già esistono nella nostra mente, a livello conscio o inconscio. Condivido la tua opinione sul camminare; credo che, oltre i ben noti effetti sul fisico, favorisca la concentrazione. Quando studiavo lingue, ritenevo molto utile leggere brani ad alta voce, camminando per la stanza nella quale mi trovavo. Rispondendo infine alla tua domanda, dove pensiamo risieda l’ispirazione, non posso che risponderti “ovunque nell’universo”. Qualsiasi cosa, anche la più piccola e apparentemente banale, può essere fonte di ispirazione per una mente curiosa e brillante. Anche il nostro aspetto che cambia con l’età e che a volte fatichiamo a riconoscere, soprattutto nell’età matura, perché se il corpo invecchia, la mente dell’artista resta sempre giovane. Buona giornata e grazie per questo nuovo brano.
Ciao Flavio
Grazie
Camminando camminando ho le migliori ispirazioni per i miei scatti, quanto mai le tue parole risuonano in me familiari, tutto mi parla quando sono ” strada facendo” osservatrice ….e questo vale anche quando ad ispirarmi sono le anime a me care ….. grazie si grazie, per le tue parole che portano sempre ad una riflessione interiore e volendo a sempre nuove fonti di ispirazioni ….
In stima
Sofia 🙏
Riflessioni universali direi! L’idea che più mi è vicina fra tutte è che per accedere al luogo misterioso della creazione delle idee é necessario fare come un esodo da sé stesso, ma un esodo vero, non apparente o parziale. Questa condizione ci rende accoglienti, aperti a quel quid misterioso che é l’ispirazione, che non é vero che é dentro di noi. Camminare ci tiene svegli, ci libera, sotto tanti aspetti. Quindi é un atto coraggioso fare spazio dentro noi stessi, dimenticarci di noi stessi e lasciarci condurre dove anche noi non sappiamo. Una sfida sempre più difficile nel mondo di oggi.
Il vuoto è l’unico inizio possibile
Amo molto camminare perché fa bene al fisico e allo spirito. Nei momenti bui sono molto disfattista, in questo coinvolgo le persone a cui voglio bene. Trovo sollievo nella peripatetica (Aristotele) che mi permette di coordinare l idee.Fare un analisi di sé stesso è difficile. Penso che l attore ha una chance in più nel manifestare la sua gioia e non, attraverso la recitazione.
bellissima lettura davvero intensa complimenti
Di questa pagina, che ho ascoltato con molta attenzione mi rimangono soprattutto due idee, la prima è l’importanza del camminare, che ho inteso come metafora della vita, non è restando fermi che fai esperienza e cresci, ma uscendo da noi stessi; l’altra è l’opposto, osservarsi dì fronte allo specchio per scoprire ogni volta qualcosa di noi che ci fa sentire diversi, sempre nuovi, avere il tempo di prenderci cura del nostro fisico e della nostra anima. Grazie Flavio, sempre fonte di ispirazione.
Ciao Flavio Buona giornata 😘
Ciao Flavio, come vedi ti seguo ancora e mi complimento per quello che scrivi, non sono incoerente mi piace solo la sincerità.💯❤️🌿
grazie per la pagina di oggi davvero interessante
non finisci mai di sorprenderci bella questa idea che i filosofi peripatetici stavano bene perchè camminavano e che quando siamo fuori casa stiamo meglio perchè più ossigenati e in contatto con gli stimoli esterni e con le persone vicine che ci sono di ispirazione .Non si smette mai di imparare nemmeno nel misterioso evento del sonno e del sogno .
Continua sempre a guardarti allo specchio e ci troverai il motivo per cui noi amiamo seguirti su queste pagine e nella tua attività creativa alla prossima grazie Flavio